PRETIFICIO

22.06.2016 09:09

Monsignor Ariel S. Levi di Gualdo, teologo gesuita , nominato Vescovo da papa Francesco ha scritto un libro dal titolo “ E Satana si fece trino “ con il sottotitolo “ Relativismo individualismo disubbidienza analisi sulla chiesa del terzo millennio “ . Mi trovo in sintonia con il contenuto del libro , infatti molto di ciò che lì è scritto è riscontrabile su questo sito a dimostrazione che non sono certamente io il cretino o l’esaurito , come il consiglio episcopale delle mia diocesi con l’approvazione di quel manipolo di borghesi perbenisti che gli fanno da corona ritengono , ma significa che ho le idee ben chiare e dimostro di sapere cogliere e soprattutto osservare , discernere e comparare . Scrive il teologo gesuita : “ I seminari di oggi , non sono fucine di formazione ma di deformazione umana , spirituale e teologica , che sortiscono spesso l’effetto di rendere i soggetti clericali nel cervello anziché cristiani nell’anima , cosa imputabile a diversi fattori , il più drammatico dei quali è la mancanza di veri formatori dotati di carisma umano e spirituale in grado di impiantare negli altri i talenti sviluppati che hanno ricevuto dalla grazia di Dio “ . Il presule , poi, entra in merito sull’abolizione del celibato , che molti preti progressisti cavalcano , pensando di raccattare consensi e simpatia nei loro ristretti ambiti radical scic o liberali , ma in fondo borghesi , salottieri , quelli con la puzza sotto il naso , che raccolgono le peggio famiglie modello , i peggiori modelli di fedeli e di preti o psuedo tali , che pensano che l’abolizione del celibato sia la grande conquista sociale della Chiesa . Per il presule “ un prete non adeguatamente formato al sacerdozio otto volte su dieci esploderà attraverso pulsioni sessuali disordinate , le rimanenti due attraverso uno amore smodato verso i beni materiali , che a loro modo segneranno lo sfogo di una dimensione affettiva e sessuale devastata , che invece di avere come oggetto donne , uomini o peggio bambini , si manifesterà per mezzo di una passione maniacale per i soldi , unita a una totale mancanza di generosità verso i singoli e la comunità “ . Per mons. Levi di Gualdo , i seminaristi sono stati privati di una educazione ad essere : “ maschi concreti calati nella realtà della società e della famiglia cristiana … “ le cui cure dovrebbero essere affidate : “ ….. a presbiteri e laici di provata fede , equilibrio e maturità umana , spirituale e sessuale ….“ : Fa , inoltre , riferimento ai pericoli a cui il prete , che non vive in una Chiesa unita ,può andare in contro ,divenire cioè : “ …. un arido funzionario di culto ……. “ che “ …. si limiterà a trasformare la parrocchia ….. in una bottega al dettaglio che smercia sacramenti , che aprirà e chiuderà seguendo gli orari degli studi professionali cittadini …. “ . Comparando quanto ho trascritto con la mia formazione ricevuta , concordo pienamente con il presule : “ …. sono spariti da decenni concetti come spirito di sacrificio , disciplina , penitenza , capacità di sapersi privare con gioia del necessario per i bisogni ed il bene degli altri . Non parliamo poi della vita sobria , della fuga dai vezzi e dalle voghe mondane , del tenore di vita a tratti scandaloso condotto da certuni ………. “ e risultato di questa ineducazione porta il prete ad essere : “ … figlio di questo mondo , seppure prete di mestiere …. “ che “ …. non sarà mai un educatore , tanto meno un testimone credibile del Vangelo , solo un libero professionista di quell’azienda chiamata diocesi …. “ . Nel suo schietto linguaggio , mons. Levi di Gualdo battezza i seminari con il termine : “ pretifici …. nei quali il dramma dell’io voglio anziché Dio vuole da me , è stato celato attraverso magistrali finzioni che a volte impregnano quelle mura , tra le quali molti decretano sin dal periodo della formazione la morte del senso ecclesiale e del nostro umanesimo cristiano …. “ . Poi il Vescovo e teologo gesuita si domanda : “ I rettori , i padri spirituali dei seminari , dove erano quando questi germogli ( seminaristi ) sfarfallavano leggiadri sotto i loro occhi ? Per caso a colloquio con il Vescovo per rassicurarsi e dirsi vicendevolmente che col tempo , questi ragazzetti ….., sarebbero maturati da soli una volta divenuti preti , mutandosi per incanto col Sacro Ordine in maschi equilibrati nello spirito e nel corpo , per miracolosa opera dello Spirito Santo ? “ E si chiede infine : “ Dov’era , il discernimento dei vescovi ossessionati dalle statistiche numeriche del clero quando impartivano il Sacro Ordine ….. e quali pesi porteranno sulla coscienza certi vescovi e certi rettori … “ e conclude : “ Sono quesiti che nella Chiesa ( e io aggiungo per grazia di Dio ) stanno sorgendo …. “ . Il linguaggio schietto e diretto e le argomentazioni di S.E. mons. Levi di Gualco ricordano quelle di questo sito , il presule ha descritto la situazione riscontrabile in quello che fu l’ambiente del seminario della mia diocesi che oggi , per grazia di Dio è chiuso , sbarrato , mantenuto in vita formalmente dal “ Mucchio selvaggio “ ( consiglio episcopale ) per garantire un incarico in più , dei 15 che già , all’arrogante vicario episcopale in carriera e , prossimamente , divideremo , sempre con Mons. Levi di Gualco , le sue osservazioni sul tema del carrierismo ecclesiastico .