PRI-PRU-PRA... AL CONVEGNO

22.10.2015 09:36

Leggo , nella triste pagina di  “ vita ecclesiale “ sul giornale di monsignore , un articolo su il convegno di Firenze  a firma del vicario episcopale per la pastorale , ostico da leggere , ma in fondo lui si rivolge al mondo teologico , non certo a noi  poveri ignoranti lettori del giornale , io casuale , una occhiata veloce al bar , è un giornale che pratica la censura , che non prende mai posizione, piuttosto  partigiano , è una pubblicazione che non desta il mio interesse .

Vi riporto uno dei suoi alti ed articolati pensieri : “ Il 5° Convegno affronterà il trapasso culturale e sociale che caratterizza il nostro tempo e che incide sempre più nella mentalità e nel costume delle persone , sradicando a volte principi e valori fondamentali per l’esistenza personale , familiare e sociale “ . Ho letto a mia mamma 90enne questa frase , le ho chiesto cosa aveva capito , ha sorriso e in dialetto piemontese , rivolgendosi al dotto autore ( che avrà fatto sicuramente colpo sui grandi teologi abbonati al suo giornale , da Bruno Forte a Piero Coda per giungere al card. Kasper )  la canuta vecchietta gli ha consigliato di scrivere come mangia . Poi la ” palla “ finale che la nostra diocesi vuole porsi in atteggiamento di profondo ascolto delle assemblee zonali , una “ palla “ che produce l’allungamento del naso , come nel racconto di Collodi , Pinocchio , di monsignore ed il suo vicario episcopale per la pastorale hanno il naso lungo e per quello che si sono ritirati con la ” mangia e bevi “ a Spotorno , per attendere che il naso ritornasse alle dimensioni normali , lì , nel bueno ritiro ligure , si sono astenuti dal raccontare panzane ai fedeli , dunque il naso si è  ritirato .

E’ già tutto scritto altro che atteggiamento ……. e giù parole ,parole di parolai , per parlare , tanto per parlare , far prendere aia alla bocca ….. bla,bla…bla .

Poco sopra all’articolo del gran teologo , in grassetto la notizia della settimana , ma che dico dell’anno , “ Guidata dal Vescovo “ stampata in colore rosso  “ LA DELEGAZIONE BIELLESE IN TOSCANA “ in nero , poi i nomi dei componenti la delegazione e qui francamente cadono le braccia per non dire altro , la stessa gente , da anni , che da anni frequenta la diocesi , la parrocchia , le associazioni , gli stessi nomi , le stesse facce,  quelli di “ noiartri “ , quelli che fanno degli incarichi un lavoro e se sopra raccontavano palle , qui le palle le fanno proprio venire ….. basta  la stessa gente , siete noiosi , non avete ricambio , siete sterili , morti , defunti . Il cristianesimo è novità , è la novità , è la buona notizia , è la buona novella , è l’uomo nuovo, è cambiamento , rivolgimento , sottosopra , rivoluzione , è Dio l’Onnipotente  che si fa uomo , non degli uomini che si fanno dio, che amano rendersi idoli ( e con ciò ridicoli )  il saluto nelle piazze , i primi posti nelle sinagoghe , diceva 2000 anni orsono Gesù , e le cose non sono cambiate e non cambiano , ma cambieranno  . Tra le truppe cammellate di sempre e per sempre svetta sempre dio , lui , il pri – pru – pra  - pre – provicario di questo e di quello , una macchietta tutto fare , il Mastro Lindo della diocesi , poi i vari operatori , insegnanti , segretari , animatori tutti sono qualcosa mentre il Cristo che è Dio non è nulla , si presenta come uomo , si incarna nelle semplicità di un corpo umano e nasce in una stalla , non tra i profumi , le onorificenze e i titoli che sfoggiano i membri di una celebrata delegazione, ma tra l’odore forte del letame di un bue e di un asino , mentre questi ( i componenti della delegazione ) devono essere presentati come qualcosa , qualcuno , non possono essere degli emeriti sconosciuti ! No , perché gli sconosciuti non frequentano più , perchè si sono stufati dei modelli che una pastorale becera e sterile ha per anni imposto e impone , con lo scopo di monopolizzare la gente “ normale “ ottenendone il volontario allontanamento . Quei nomi imposti mi dicono , ci dicono che da anni non è cambiato nulla , che siamo in mano alla cultura classista e dello scarto , parole di Papa Francesco , non come quelle che sono pubblicate opportunamente nelle rubrica sottostante l’articolo e l’annuncio che commento , parole che servono a tenere tranquilla la gente , a sedarla , come Marx annotava più di un secolo fa “ la religione è l’oppio dei popoli “ . Il Santo Padre è uomo incapace di sedare è uomo di azione è compatriota di Ernesto Guevara , il Che , ha la rivoluzione nel sangue , gli scorre nelle vene il cambiamento , il sovvertire per e con giustizia , non certamente come i ducetti che presiedono la diocesi e danno origine alla curia , gerarchetti in orbace , che ordinano la vita degli altri , mentre loro pasciuti sono stretti nei loro ridicoli abbigliamenti  , sono macchiette , maschere da carnevale , sono talmente inesistenti da non produrre neppure ombra . In Toscana , dovevano portare i fedeli che rappresentano questa nostra chiesa biellese ,  la gente che portano, gente addestrata ad obbedire , sopramobili , che fanno fare sempre bella figura ,perché tacendo , rappresentano e non incidono .

Dovevano portare la normalità , non gente come scrive virgolettato il pri-pru-pra….. ( non si sa se siano sue parole o una citazione ) “ Essere testimoni di Cristo attraverso gesti di vita nuova e di umanità diversa “ c’è da chiedersi cosa significa oggi , in diocesi , vita nuova e umanità diversa , forse che i componenti delle delegazione sono modelli di vita nuova o di umanità diversa ? Forse per monsignore si , ma noi , figli di buona donna , di diversità e novità , non ce ne siamo mai accorti . Se questa gente è portata e presentata a Firenze ( perché questo si legge tra articolo e annuncio ) , come testimoni di Cristo perché la  loro vita è gesto di vita nuova e umanità diversa , beh allora siamo alle solite :  all’auto-proclamazione dell’ eccellenza biellese , che di fatto non è altro che la manifestano dell’ indecenza biellese .

Non c’è bisogno di raccomandare alla delegazione la sobrietà della sistemazione nel capoluogo toscano , sicuramente sarà ospite , presso un Convento o una Casa di religiosi , che fornirà a loro l’essenziale , nello spirito della lettera che Paolo scrive a Timoteo “ quando abbiamo di chè mangiare e di che coprirci ,contentiamoci di questo ….. “ questo lo raccomando al pri-pru-pra …… che è piuttosto godereccio ; ricordate poi , che siete mantenuti con i soldi dell’associazione don Ferraris , siate rigorosi di sobrietà , esigenti e critici nei pasti e nella sistemazione in albergo , di qui si inizia a conformarsi a “ gesti di vita nuova “ e ad essere “ umanità diversa “ . Impari monsignore lei ed il suo pro … non so di cosa .