PRIMA DI PELL

08.08.2016 06:16

Al Santo Padre , nel suo ritorno dalla GMg , è stata rivolta anche una domanda che riguardante gli abusi su minori , chiamando in causa il cardinale australiano George Pell . Il Papa ha risposto testualmente : “ Dobbiamo aspettare il corso della giustizia e non fare prima un giudizio mediatico , un giudizio delle chiacchiere . Bisogna stare attenti a quello che deciderà la giustizia . Una volta che giustizia ha parlato , parlerò io “ . Sacrosante parole , dunque per il cardinale Pell attendiamo , ma per il vescovo della mia città , la giustizia brasiliana si è espressa con una sentenza di condanna e il vescovo ha nascosto il fatto , richiamando il missionario incardinato e condannato per conferirgli un incarico in diocesi , ma non denunciandolo all’autorità ecclesiastica e questo è il fatto e su questo fatto la comunità aspetta che il Santo Padre si pronunci ….. come dice lui , si aspetta che parli . Giustizia secondo misericordia , ma giustizia questo si aspetta i santi della chiesa che è in Biella . Questo fatto , questo penoso fatto , ingiusto fatto , ha fatto il giro del web e della stampa nazionale …. questo vescovo oltre a coprire un reato ha messo in difficoltà la madre Chiesa e ha chiamato in causa lui , il Santo Padre e non è vittima di una ingiustizia “ chi è causa del suo mal pianga se stesso “ . Lui , uomo di potere non se ne rende conto , e come uomo di potere riesce a far tacere la sua coscienza che gli urla contro ,urla perché in essa è racchiuso l’urlo di Dio e della o delle vittime di quella feccia che questa diocesi ha inviato in missione, supportato , finanziato e alla fine ne ha protetto e nascosto le porcate . E non è finita perché , un’altra porcata l’ha coperta il presule di questa città , c’è un’altra condanna ad un prete ,ma questo è stato spostato in un altro parrocchia e non ci sono state azioni di denuncia all’autorità ecclesiastica competente da parte della curia cittadina nei confronti dell’orco , se non un’ azione risarcitoria che non è compensativa . Questo deve lasciare il presbiterio e la diocesi deve farsi carico di promuovere l’azione di riduzione allo stato laicale per giustizia , onestà . In diocesi i borghesucci lecca piedi dell’occupante di Palazzo , mi diranno che dico le stesse cose , è vero le dico e le ripeto e ripeto anche che solleverò altre storie , perché sono altre le porcate volutamente celate , nascoste . Quando qualche mese fa , è emerso dalla stampa , che nella diocesi di Biella un prete missionario pedofilo ha goduto dell’omertà del suo vescovo e dei suoi collaboratori cioè il consiglio episcopale e di altri , soprattutto chi in quegli anni era in missione o di quelli che frequentavano le missioni , un gruppo di ragazzi via web si sono messi in contatto fra di loro raccontandosi . Vi anticipo una sola battuta di quello scambio ….. sui fatti capitati anni fa ( per la legge prescritti , ma per la Chiesa no , questo sia chiaro per il vescovo di questa città che deve indagare o sarà indotto a farlo volente o nolente ) nella vita di un oratorio “ top “ cittadino tra il vice parroco ed un gruppo di ragazzi che frequentavano le attività . Uno degli ormai ex ragazzi , raccapricciato dalle confessioni degli altri , si dichiara disponibile a riportare il tutto all’attuale vescovo : “ visto che nell’ambiente io ci bazzico , se qualcuno vuole venire con me perlomeno dal vescovo a sentire cosa dice , io ci sono …. “ , la risposta di un altro è disarmante ma chiara , trasparente , cristallina e coraggiosamente controcorrente : “ … da questo vescovo ? no fidati … per un caso analogo, poi finito tragicamente , passai dalla parte del torto , io quasi come un delatore o un visionario o un fesso che confonde accoglienza cristiana con altro …. Mi sentii di merda per come scaricò barile … storia lunga di cui questa ciliegina era solo uno degli aspetti “ . E’ cristiano fare chiarezza su questi fatti e rendere giustizia a questi fedeli : “ … io sono ateo , ovvio non solo per questi motivi ma … “ ha dichiarato uno degli ex ragazzi dopo l’esperienze viste , subite , passate , e poi accusano il sottoscrittoi di spingere all’ateismo e allo scandalo la comunità cristiana , e ad sostenere ciò è uno che tradisce il sacramento del matrimonio e si strofina , parato e compiaciuto tra le gambe della troica diocesana e del suo capo , ricevendone in cambio potere . Questo vescovo non può più rimanere tra noi a compiere la sua missione , non è pastore , è mercenario , è fuggito davanti ai lupi e i lupi hanno rapito le pecore , anzi ha ceduto , venduto ai lupi le sue pecore , ha lucrato sulle sue pecore . Ha perso la sua serenità e la sua lucidità , perché non è più un uomo libero , la sua libertà l’ha persa nel momento in cui volutamente e tragicamente non ha ascoltato l’urlo della sua coscienza , ha eluso l’urlo di Dio dentro di sé , l’ha soffocato mettendogli la sua mano sulla bocca . Santità , prima di Pell ci sia Biella !