... profeta e profezia ...

03.07.2021 14:25 Fratelli , i segni , le parole ,la Parola sono in mezzo a noi . Lo spirito che entra in Ezechiele in quei giorni , come in noi ogni giorno , ci fa alzare in piedi per ascoltare , ci dispone ad accogliere . La Parola è seminata , proclamata , divulgata ; nostro dovere , nostra responsabilità è porsi e disporsi a comprendere che in mezzo a noi si trova , è presente il profeta , dunque la profezia . La prima lettura di questa XIV domenica del Tempo Ordinario che è stata poc’anzi proclamata è esplicita dunque c’è da prendere coscienza , meditare sino a ruminare ciò che è stato proclamato : “ ... Ascoltino o non ascoltino .... sapranno al meno che un profeta si trova in mezzo a loro ... “ . Dunque è la Chiesa ad assumere ed incarnare le fattezze del profeta ; la Chiesa proclama , divulga , tramanda la profezia ,dunque mai la si può accusare di tacere o di avere taciuto o di non essere stata presente . La Chiesa proclamando la Parola divulga , diffonde , trasmette la profezia , dunque è responsabilità e dovere di chi ascolta, di chi riceve la Parola , trarne il messaggio in essa contenuto . Ognuno di noi fratelli è libero di ascoltare , dunque può anche non ascoltare , può escludersi dalla Parola , ma non può dire che la Parola non sia proclamata , né può dire che la Chiesa non sia latrice della profezia . La tendenza comune è comunque non ascoltare la Parola perché la Parola è dura , radicale ,essenziale non incline al compromesso , scevra da ogni compromesso e la conseguenza che deriva dall’ascolto della Parola è dividere più che unire lo afferma Gesù stesso e Luca lo trascrisse nel suo Vangelo (12,51) : “ ... Pensate che io sia venuto a portare la pace sulla terra? No, vi dico, ma la divisione ... “ . E’ terribile ciò ? E’ un messaggio malsano attraverso dure parole , al limite dello scandolo ? No , è sana pedagogia educativa , allo scopo di far evolvere , di far maturare di rendere retti , di far stare in piedi , ritti , di saper scegliere , di essere parte , dunque di distinguersi e distinguere . Attraverso quel linguaggio e quella Parola, Dio stuzzica , induce l’uomo , ognuno di noi fratelli a scegliere , ad assumersi e gravarsi della responsabilità di credere e, si sceglie dopo un percorso meditato , logico , dopo attente riflessioni , valutazioni , sintesi . Dal libro del profeta dunque si comprende che è lo spirito che induce l’uomo a scegliere ; lo spirito induce alla riflessione , obbliga all’intimità , all’introspezione . Seguite questo ragionamento . Non può esserci democrazia se c’è unanimità , là dove impera l’unanimità governa, regna , domina la tirannia , l’omologazione . La scelta , l’atto di scegliere distingue non omologa . La democrazia non è unanimità ma governo di una maggioranza scelta e di una minoranza o opposizione scelta . In democrazia è necessaria, potremmo dire che è vitale l’opposizione dunque la non unaminità . L’atto di scegliere dunque ha origine dalle differenze , dalle diversità , non dalla unanimità ma dall’esistenza della maggioranza e della minoranza ( l’ opposizione ). La democrazia permette alle parti , alle differenze di coesistere e tra di loro di interagire per fare sintesi, cioè governare trasformare la potenza , la possibilità di agire , in azione , in atto . La minoranza, opponendosi, induce la maggioranza e funzionare al meglio delle proprie capacità. L’atteggiamento dell’opposizione dunque è costruttivo e al tempo stesso distintivo e più costruisce più si distingue , acquista valore , visibilità . Si distingue prorprio perché costruisce attraverso la pressione verso chi governa . Potremmo dire che l’opposizione , la minoranza governa pur non governando dunque obbliga a governare . E’ l’opposizione che definisce una buona maggioranza ; lavora al meglio di sé per divenire lei stessa maggioranza e , la maggioranza coloro che governano , dal lavoro dell’opposizione è stimolata a concedere ciò che la minoranza propone , contesta facendone un’azione propria , un proprio merito . Sembra assurdo ma è così , se ci sofferma a riflettere , si va in questa direzione . La minoranza , l’opposizione stimola l’azione ; l’opposizione duqnue è il motore trainante della politica intendendo per politica le eloquenti e storiche definizioni di Giorgio La Pira “ ... politica , azione per il bene comune della polis , della città ... “ e di S. Paolo VI : “...La politica è la forma più alta ed esigente della carità ... “ . Dio dunque attraverso la sua Parola ,induce l’uomo a scegliere e ad agire , in buona sostanza a far politica e ciò ha come conseguenza la costituzione, attraverso la divisione, di maggioranze e minoranze in ogni luogo sociale come per esempio la famiglia ; è Gesù stesso ad affermarlo ( Lc.12,52-53 ) : “ ... D'ora innanzi in una casa di cinque persone si divideranno tre contro due e due contro tre;padre contro figlio e figlio contro padre,madre contro figlia e figlia contro madre,suocera contro nuora e nuora contro suocera» ... “ . La logica cristiana fratelli , non è superficialità, ciò che Dio chiede all’uomo è fede , dunque profondità ; Dio chiede all’uomo di credere in Lui , di fidarsi e affidarsi totalmente ,ciecamente a Lui , di scegleiere Lui , in contrapposizione a ciò che il mondo , il mondano , con le sue seduzioni, impone all’uomo ovvero essere alternativo a Dio , sostituire Dio . Dunque , quando l’uomo sceglie di porsi alla sequela di Dio , si pone drammaticamente in opposizione al mondo. Gesù lo insegna , lo afferma con la sua Parola e lo testimonia con la Croce ( Gv.17,14 ) : “ ... Io ho dato a loro la tua parola e il mondo li ha odiati perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo ... “ e ancora ( Gv.15,18-19 ) : “ ... Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma io vi ho scelti dal mondo, per questo il mondo vi odia ... “ per concludere con queste parole ( Gv.16,33 ) : “ ... Vi ho detto queste cose perché abbiate pace in me. Voi avrete tribolazione nel mondo, ma abbiate fiducia; io ho vinto il mondo! ....”. Fratelli Gesù ha vinto il mondo con la Croce , con la Passione che è sì dolore ma anche sentimento , trasporto , impegno , spirito di abnegazione , fede . Questa profezia la Chiesa è chiamata a trasmettere , una logica che certamente non le giova che non raduna o attira folle smisurate , ma piccoli numeri , piccoli resti di umanità , il piccolo resto di cui la Sacra Scrittura si fregia , il poco , la debolezza . La prova provata di ciò ? Chi fratelli cristiani si dispone a seguire chi afferma : “ ... la forza infatti si manifesta pienamente nella debolezza ... infatti quando sono debole , è allora che sono forte ... “ ? E’ quanto è stato letto poc’anzi nella seconda lettura di questa domenica . E’ questa la o una mentalità vincente ? No affatto, per questo mondo non lo è, ma noi proclamiamo attraverso le parole che Paolo inviò nella sua prima lettera alla comunità cristiana che era in Corinto (1,23 ) : “ ... noi predichiamo Cristo crocifisso, scandalo per i Giudei, stoltezza per i pagani ... “ . Gesù a questa logica , a questa nuovo modo di rapportarsi con il mondo , a questa nuova realtà , a questa logica contrapposta a quella di questo mondo , si legge nel Vangelo di Marco, : “ ... si meravigliava della loro incredulità ... “ . Se non siamo disposti a rischiare tutto ciò che abbiamo accumulato in questo mondo per porsi, rivestiti della sola fede, alla sequela del Signore è meglio sostare e attendere di vivere l’esperienza del profeta Ezechiele cioè l’incontro con lo spirito . Ricordo a questo proposito una frase del Vicario Generale di questa diocesi,Don Antonio Ferraris, che il 4 aprile 1984 annotava queste parole : “ .... andremo sempre più in giù, fino a quando non ci sarà un gruppo di uomini e di donne che vivono intensamente la vita interiore. Quando nelle nostre comunità cristiane ci sarà il nucleo, che per convinzione vive decisamente la propria vita cristiana; cerca gli aiuti indispensabili che sono la preghiera, la continua preghiera; cerca i sacramenti, se è possibile cerca anche la confessione frequente per la direzione spirituale allora, senza sapere il perché, le genti si convertiranno, le genti cambieranno, riceveranno lo Spirito Santo ancora una volta .... ”. Si deve aspettare lo Spirito Santo ? Ma è già stato in noi infuso fratelli ,ora nostra responsabilità è creare le condizioni per riceverlo ancora una volta .