PROGRAMMI A LUNGA SCADENZA

19.05.2016 08:20

La liturgia della Parola ieri , ha proposto la lettera di Giacomo Apostolo , e colpisce la sua ispirata affermazione : “ Ora mi rivolgo a voi , che dite - Oggi o domani andremo nella tal città e vi passeremo un anno e faremo affari e guadagni - mentre non sapete quale sarà domani la vostra vita! Siete come vapore che appare per un istante e poi scompare “ . Se penso che in diocesi si lavora già da qualche anno per ciò che si presume dovrà capitare nel 2020 , beh , allora la Parola di Dio è vana e vana è la nostra fede , direbbe Paolo . Si fanno programmi a lunga distanza , per riempire , in questa diocesi , gli incolmabili vuoti della assenza di una “ novità della e nella pastorale “ vaneggiando e proponendo eventi eccezionali allo scopo di concentrare l’attenzione , di polarizzare il santo popolo di Dio verso, come scrive Giacomo, ad un : “ vapore che appare per un istante e poi scompare “ . Questa strategia ha come risultato l’inibizione dell’unico programma a lunga scadenza che sono la fede e la speranza . Concordo con l’affermazione dei Papi di questo e dell’altro secolo che hanno auspicato per l’Europa la necessità di una nuova evangelizzazione , il clero dunque , per bocca dei Pontefici , ha bisogno di essere ri – evangelizzato e ri -cristianizzato altro che ordinare preti i primi che capitano a tiro per tappare buchi attraverso una pennellata di formazione , e ripeto attraverso una pennellata di formazione ……. e via ….. pronti per la mischia . Paolo afferma che la fede pone il fondamento nelle cose che si sperano , ma è sperabile oggi , in questi nostri tempi , l’incoronazione della sacra effige della Madonna di Oropa che dovrà avvenire nel 2020 ? Sono questi i segni dei tempi ? Può un progetto di questo tipo influenzare la pastorale per gli anni che ci separano dalla data dell’incoronazione che sarà il 15 agosto 2020 ? E’ fede in , o fede per , un progetto di questo tipo ? E’ spendibile e che impatto avrà , un progetto di questo genere per le generazioni di questo tempo ? E’ giusto che la raccolta del denaro necessario per acquistare una corona preziosa , un gioiello , con cui adornare una statua , benchè venerata , debba impegnare per così tanti anni la pastorale di una chiesa locale che dovrebbe essere proiettata verso l’ uscita , mentre l’impressione è che con questo tipo di operazione si ripieghi su se stessa ? E’ questo il modo di realizzare l’auspicio del Papa per una Chiesa in uscita ? Ma quando ieri , si è letta questa Parola , da parte di tutto il clero e dei fedeli di questa diocesi non è insorta la curiosità e l’accostamento della Parola con quell’anacronistico progetto , dal gusto , a tratti , persino reazionario e ingiusto verso gli umili , i poveri, i miti e verso la stessa figura della Vergine Maria , donna semplice , donna del popolo , conducente una vita ritirata e sobria ( con Giuseppe si recarono al Tempio portando una coppia di tortore per riscattare il bambino non certo un grasso vitello ) . Io diedi un’idea , una traccia per celebrare quel momento che ha purtroppo da venire con le borghesi modalità e categorie già pensate ; nell’articolo che scrissi tempo fa dal titolo “ fotosintesi clorofilliana “ celebrativo della ricorrenza solo attraverso all’austera e sobria ma signorile liturgia che ha sempre contraddistinto nei secoli il Santuario Mariano e ad abbundantiam celebrando il tempo con i segni dei tempi , ma non sarà neppure preso in esame perché è una voce controcorrente . Questa gente forzerà la mano al Signore , non seguendo la scrittura , scrive Giacomo : “ Se il Signore vorrà … “ no qui vorrà l’uomo , si imporrà il burocrate , i borghesi , non certo l’Uomo delle beatitudini , né la Donna del “ fiat voluntas tua”. lo stesso luogo , il santo monte subirà la violenza del kitsch , che lo snaturerà . Si cercherà di fare come scrive Giacomo “ affari e guadagni “ questo sarà l’evento il vero evento per cercare di sanare i debiti con appunto eventi finalizzati agli affari e ai guadagni e sarà un fallimento , come da anni , abbandonata la linea della sobrietà e della devozione coloro che si sono succeduti nell’ amministrazione hanno fatto del Santuario una gestione fallimentare perché finalizzata al turismo , al profano , ma non al sacro . Siamo sempre più chiamati come clero, a recarci a Canossa , per sostare fuori dalle porte chiuse della città a piedi nudi , vestititi solo di un saio e con il capo cosparso di cenere , nell’attesa che quelle porte si aprano quando e come scrive Giacomo : “ Se il Signore vorrà …. “ . Tra pochi giorni ( il giorno 28 c.m. ) si riunirà e si insedierà la commissione per la celebrazione di quello che la gerarchia ( preti e laici ) di questa diocesi considera un evento ,l’evento epocale …. ma cari amici di Chiesa Controcorrente l’Evento , convenite con me , l’unico Evento degno di nota e di venerazione avviene tutti i giorni , nella celebrazione della Santa Messa , quando si fa presenza reale nella Mensa della Parola e nella Mensa Eucaristica il Signore Gesù …. Dio ! Fuori da questo contesto ci sono: i professionisti del sacro e il resto , cioè ciò che avviene oltre l’Evento , che lo si comprende attraverso le affermazioni di due grandi Dottori della Chiesa : Tommaso D’Aquino che alla fine della sua esistenza terrena affermò che le opere teologiche da lui scritte ,rispetto alla visione beatifica a cui ebbe il privilegio di assistere , erano paglia ; e Teresa la Grande che coniò e visse il celebre motto diffusosi tra i fedeli : “ Solo Dio basta “ …… dunque non certamente le affermazioni di una commissione che si riunisce solamente per celebrare laicamente la fine del mandato di un funzionario del sacro che poco e male ha svolto , come vescovo , il suo governo in questa provincialissima chiesa biellese .