PRONTO ALLA RIFORMA

07.05.2016 08:27

Riporto di seguito il comunicato che il consiglio episcopale ( massimo organo di governo della diocesi , composto dal vescovo , dal suo vicario generale e due vicari episcopali ) ha inviato al giornale “ Eco di Biella “ ( perché fosse pubblicato integralmente ) a seguito del mio amaro sfogo apparso nel vostro sito cari amici di Chiesa Controcorrente con il titolo “ come a Boston “ . Il comunicato inizia con l’infelice e non corretta espressione : “ Con amarezza si deve constatare l’uso della diffamazione e della calunnia come mezzo di comunicazione ….. ( ma da quando commentare la verità è una amarezza? ) e lo dico oggi, dopo che il vicario generale di questa diocesi ( lui non il vescovo ) rilascia un’ intervista sul giornale diocesano in cui in buona sostanza conferma ciò che è riportato sul vostro sito cari amici di Chiesa Controcorrente e sconfessa il comunicato del consiglio episcopale di cui lui stesso che ne è parte , ne è l’artefice … sì : un prete di questa diocesi è stato condannato per violenza su minori ed il reato è prescritto . Proseguendo nella lettura del documento si legge che questo prete , è ammalato e soprattutto ha ben operato nell’ambito del suo incarico pastorale in terra di missione ( atto di un pietismo di bassa lega ) ….ora ,il consiglio episcopale, ha il dovere morale e materiale di spiegare a tutto il mondo cristiano e non , che cosa significa quell’operare “ con generosità in mezzo ai poveri “ e deve renderne conto soprattutto a questa popolazione biellese , che per anni nella Quaresima di fraternità , si è prodigata per le missioni diocesane . Poi mi chiedo perché il comunicato , pubblico , redatto su carta intestata riporta l’affermazione che c’è una sentenza di assoluzione , quando il vicario generale nell’intervista rilasciata al giornale diocesano parla di prescrizione su di una sentenza di condanna , …. “ oh scusate “ ma la colpa è stata nell’informativa del vescovo titolare della diocesi oltre oceano che , non io , ma il comunicato e l’intervista menzionano . Ancora il consiglio episcopale ha il dovere di spiegare perché scrive che non è stata affidata nessuna responsabilità pastorale diretta al soggetto prescritto, quando a pag. 59 , dell’annuario diocesano edito nell’anno 2015 ( lo scorso anno ) , nell’elenco dei sacerdoti incardinati residenti in diocesi si legge che il prescritto ( non si deve dire il condannato ma nemmeno l’assolto ) è vicario parrocchiale , carica che secondo l’art. 547 del Codice di Diritto Canonico , recita che : “ il vicario parrocchiale è nominato liberamente dal Vescovo diocesano …… “ . Sino a qui è chiaro , direi cristallino , limpido , nel comunicato il tentativo di calunniare chi ha dato un’ informazione precisa , chi sta e stava dalla parte della verità. Mi fa orrore l’arroganza e la supponenza con cui il comunicato si conclude : “ pessimo metodo di comunicazione di cui si risponde davanti a Dio e , nel caso , anche davanti alla giustizia dei tribunali umani “ …. minaccia e intimidazione non più usata nell’intervista tutto zucchero e miele . Ne risponderà davanti a Dio chi ha taciuto , chi come a Boston ha taciuto su fatti delittuosi , e questo cari amici di Chiesa Controcorrente non sono io , risponderò sicuramente per altro ma non per questo silenzio ! Mi ricordo un titolo di un film dei fratelli Vanzina “ Sotto il vestito niente “ ….. se non si è guidati da una vita sobria , cristiana , da una vita di fede e devozione , invece dei viaggi , delle abbuffate e tutto ciò che da anni annuncio e denuncio senza essere creduto , anzi screditato ,beh allora sotto il vestito non c’è proprio niente , più niente , quella gente che ha taciuto , che è stata connivente con un fatto deplorevole , non crede più , sono mestieranti del sacro non preti . Credo e mi aspetto e posso dire ci aspettiamo in diocesi , l’azzeramento del consiglio episcopale , perché chi lo compone ha dimostrato incapacità di consigliare nel modo corretto il vescovo mettendolo in imbarazzo …. il non veritiero comunicato è “ carta che canta “ così come la verità che tardivamente è stata comunicata , con la coda tra le gambe e le orecchie basse, a mezzo della stampa amica . Mi rivolgo anche quella cerchia di borghesi perbenisti che hanno fatto terra bruciata intorno a me e che mi calunniano sotto banco , colpendomi sul piano umano e professionale , dopo questo scivolone dovrebbero lasciare gli incarichi che occupano , me lo sento addosso il loro disprezzo ,mi vedrebbero volentieri alla gogna , il loro rancore mi riporta alla mente il filmato del processo che subirono quei giusti guidati dal giovane ufficiale tedesco il conte Claus Schenk von Stauffenberg nel quale il giudice nazista che presiedeva il processo latrando e vomitando odio e rancore durante gli interrogatori , emetteva le sentenze di condanna a morte tramite impiccagione a ganci da macellaio . Ci vogliono anni per riconoscere la verità , anni e tanta umiltà che quel comunicato non conteneva come non la contiene l’intervista giustificativa rilasciata dal vicario generale . Al vescovo , a cui ho sempre scritto con chiarezza , trovando sempre una porta chiusa mi confronto solo sulla Sacra Scrittura e precisamente lo invito a meditare il libro primo di Samuele : “ Gli uomini di Davide gli dissero : “ Ecco il giorno in cui il Signore ti dice : Vedi metto nelle tue mani il tuo nemico , trattalo come vuoi …… Davide si alzò usci dalla grotta e gridò a Saul : “ O re mio signore …. Perché ascolti la voce di chi ti dice : Ecco Davide cerca la tua rovina ? …… Mi guardi il Signore dal fare simile cosa al mio signore , al consacrato del Signore , dallo stendere la mano su di lui perché è il consacrato del Signore ……. Riconosci e dunque vedi che in me non c’è alcun disegno iniquo né di ribellione ; né ho peccato contro di te ; invece tu vai insidiando la mia vita per sopprimerla . Sia giudice il Signore tra me e te e mi faccia giustizia il Signore nei tuoi confronti , poiché la mia mano non si stenderà su di te . Come dice il proverbio antico : Dagli empi esce l’empietà, e la mia mano non sarà contro di te “ dunque piena collaborazione , se ha piacere , soprattutto nel discernimento di nuovi collaboratori , quel discernimento che in questi anni ha dimostrato di non possedere . La verità vi farà liberi , sono parole di Gesù e oggi sono più libero ….. Circa la negata conoscenza di altri casi di pedofilia in diocesi , mi chiedo se dopo le tante verità celate , nascoste dal comunicato e dall’intervista che doveva essere la verità tutta la verità …. Ripeto ma sarà poi così ? Dobbiamo crederci ? Siamo sicuri ? Chi ne è garante ? Chi si smentisce ? “ Concludendo “ ( diceva Mike Bongiorno dalla cima del monte Cervino pubblicizzando una nota casa produttrice di grappa ) in questa diocesi è tutto da riformare , seriamente da riformare , dai pensionati di lusso , alle famiglie modello e alle cariche ecclesiastiche …… tutto da riformare , seriamente da riformare ….. io per il mio vescovo sono a disposizione … quando vuole … il come si discute … come Davide sono prudente e attendo paziente e come al solito sarò pronto a riferire .