QUELLI CHE PILATESCAMENTE COSTRUISCONO MURI!!!
In Genesi , l’autore narra la costruzione della torre di Babele , siamo al capitolo undicesimo , mentre il capitolo decimo si concludeva con la mappatura delle generazioni che avevano tratto origine dai figli di Noè in cui leggiamo : “ Da costoro , si dispersero le nazioni sulla terra dopo il diluvio “ . Con queste parole si conclude il capitolo decimo , mentre il capitolo undicesimo si legge in Genesi con l’affermazione che in tutta la terra , quelle generazioni la cui origine aveva avuto inizio con i figli di Noè , parlava un’unica lingua : “ Tutta la terra aveva un’unica lingua e uniche parole “. L’umanità dopo il diluvio ritrova la sua via , che non è verso la costruzione del bene , della solidarietà , del rispetto reciproco , ma sente la necessità di costruire una città con una torre “ … la cui cima tocchi il cielo … “ si legge in Genesi , e ancora “ …. e facciamoci un nome per non disperderci su tutta la terra …“ . E’ il delirio di potenza , la voglia di affermare la propria forza , una identità che è solo potere e grandezza dunque violenza , fisica e verbale . Vogliono raggiungere il cielo , non si sentono parte del cielo , vogliono conquistare il cielo , ciò che per loro non è sulla terra , vogliono elevarsi anziché essere elevati , perché nella terra si sappia , si diffonda la paura , la forza della loro città , del loro credo . La costruzione di quella città è la costruzione di una divisione , di mura che dividono ma che non uniscono , in Europa , dopo la seconda guerra mondiale , dopo l’annientamento di parte dell’umanità ( una catastrofe , che ci riporta con la mente ed il cuore al diluvio biblico ) si sentì l’impulso di dividere anziché unire , Berlino fu il simbolo della divisione tra …… fratelli ( Caino ed Abele ) . Quella torre , quella città è costruita tutte le volte che ci pensiamo artefici della nostra esistenza , che ci sentiamo degli dei , non Dio , ma degli dei ,degli idoli , imponendoci e ponendoci al centro dell’attenzione e soffriamo nel vedere che altri hanno le nostre stesse velleità , la guerra la si fa per affermare le nostra velleità , il nostro essere dei , il voler imporre i nostri idoli . E’ il potere che fa innalzare le torri, che fa costruire le città con fossati e mura , che fa in modo che ci si chiuda al mondo , ci si incurvi verso se stessi è l’incurvitas , l’egoismo , la smania di affermazione e successo , la propensione al peccato . Ciò che avviene a Babele avviene dopo l’esperienza del diluvio , di cui , chi scruta ed ascolta il respiro dell’universo , dice che quello scrosciare di acqua e devastazione , quel rombo, risuoni, eccheggi , ancora tutt’oggi nell’universo , così come per le popolazione che sono state colpite dallo tsunami ricordano con orrore il rumore , il rombo dell’onda devastante . L’uomo dunque è fatto per innalzare muri , per porre ostacoli , per costruire chiusure e prima ancora di materializzarle , di realizzarle , le innalza e le costruisce dentro di sé . Ecco che l’intervento pedagogico di Dio , rende quella città sabbia , fa in modo che senza violenza sia abbandonata e le cui rovine ed il racconto che si legge restino come segno , come monito per le future generazioni , per noi fratelli cristiani . Quel delirio di potenza è solo caos , quell’avanzare nella costruzione di quel muro e di quella torre è incomprensione , confusione , dispersione che porta all’abbandono di se stessi , al vagare , non allo stanziare . A Babele , l’uomo non comprende più se stesso e abbandonando quell’opera di divisone vaga da solo per ricostruirsi la sua vera identità , il suo vero essere , il suo vero esistere , che è il contatto con Dio , non cercando di conquistarlo , ma lasciandosi conquistare , attraverso lo svuotamento che è cammino verso la pienezza , verso la realizzazione della propria capacità . I discepoli secoli dopo , riuniti , cioè comunità , Chiesa , assemblea, odono quel fragore che viene dal cielo , quel fragore che vaga nell’universo e che è colto dalle orecchie di chi sa ascoltare , è un fragore tremendo , Luca ( autore ispirato del libro degli Atti degli Apostoli ) infatti, lo descrive così , come lo sentiamo proclamare o leggiamo in Atti “ …. un vento che si abbatte impetuoso …. “ ma sono comunità , Chiesa , c’è disponibilità , apertura , umiltà nell’avere accolto Dio nel Cristo . Il Signore come a Babele scende , nella sua forma trinitaria in mezzo a loro non per dividere , ma per unire , saldare attraverso il fuoco e non per disperdere confondendo , ma per inviare dotati , dotti di conoscenza e sapienza , mezzo questa di unità e comprensione . A Gerusalemme ( al tempo di Gesù , come lo è ancora oggi metropoli cosmopolita ) si coglie subito questo evento , uomini semplici sono rivestiti di sapienza e conoscenza , ciò che dicono è comprensibile e comunicabile , la Parola di Dio , fatta carne in Gesù , il Cristo , il figlio di Dio , Dio è spendibile , è degna di fede , è mezzo di unione , di unità , di coesione , è espressione di amore verso ……” le grandi opere di Dio “ , queste sono le parole scelte dall’autore ispirato per concludere il racconto della Pentecoste in Atti . Fratelli cristiani i muri che si innalzano oggi non sono quelli che tengono i migranti fuori dai confini dei nostri paesi , come vogliono farci credere , non lasciamo che si banalizzi la Parola da certa omiletica o politica del ribasso , i muri che oggi vengono innalzati sono quelli che , chi pilatescamente se ne lava le mani ci induce , ci obbliga ad innalzare nei nostri cuori , proponendoci di indignarsi per quei muri materiali ma subdolamente permettendo che si costruiscano muri che riducono il cristianesimo e Dio a qualcosa da raggiungere attraverso ai gradini di una scala o con l’ausilio di un ascensore . A proposito di ciò ci viene in aiuto Galileo Galilei con la sua affermazione : “ …. l’intenzione dello Spirito Santo , è d’insegnarci come si vadia al cielo, e non come vadia il cielo “ . Come secoli prima , quando S. Agostino ,Padre della Chiesa , commentando il libro della Genesi , affermò la necessità di tenere distinte nella Scrittura le verità di ordine religioso che , garantite dalla rivelazione divina , sono oggetto di fede e sono strettamente connesse alla salvezza dell’anima , dalle nozioni di ordine naturale che sono oggetto di ricerca razionale ed entrano quindi nel limite delle possibilità umane … è non tenendo presente ciò , che quella città e quella torre vennero abbandonate e di esse , perchè costruite in mattoni anzichè in pietra non restò nulla e , chi ha orecchie per intendere , intenda .