...... Questo è il mio corpo .....
02.06.2018 09:22
“ ……. Prendete questo è il mio corpo …… Questo è il mio sangue …. “ lo abbiamo appena sentito proclamare nel Vangelo di Marco , in questa II domenica dopo Pentecoste , solennità del SS. Corpo e Sangue di Cristo , e queste parole le sentiremo ripetere solennemente tra poco nella consacrazione , parole pronunciate da Gesù che si sono tramandate intatte nei secoli attraverso la Tradizione . Riflettevo , in questi giorni che queste parole sono proclamate , non solo nella solennità del SS. Corpo e Sangue di Cristo , che oggi celebriamo , ma anche nella celebrazione del sacramento del matrimonio di Federico e Carolina , che oggi reciprocamente si promettono davanti a Dio e alla comunità cristiana riunita , eterno amore perché l’amore è eterno cioè è da sempre e per sempre . Quelle parole che Gesù pronuncia e ciò che dopo accadde sono la dichiarazione dell’ amore supremo e assoluto che Dio rivolge all’uomo …. l’uomo ….. l’amato da Dio , che è l’amante . L’amore che l’uomo conosce da Dio , che Dio dimostra all’uomo è il totale dono di se stesso all’altro , totale nel corpo “ …. questo è il mio corpo … “ inteso come la persona nella sua totalità ben definita , configurata , individuata da San Paolo …. la persona ….. corpo , anima e spirito …. ma non basta ….. non è ancora bastante ….. con quel “ …… Questo è il mio sangue …. “ che abbiamo sentito proclamare , Gesù , Dio , intende la vita , perché anticamente si riteneva che il sangue veicolasse la vita , ciò che animava il corpo . Dio , l’amante , dunque dà , consegna all’uomo , l’amato , se stesso , si consegna nella sua completezza , nella sua persona , nella sua natura … la divinità … sua vita , il sangue di Dio . Dio fa questo , e Dio è l’amante colui dal quale esce e si manifesta l’amore …. amore che Dio crea , genera sino a farlo essere persona …. Spirito . Dio dà , perché unico e solo capace di creare dal nulla , dalla polvere l’uomo ,corpo , anima e spirito oggetto dell’amore , dalla Parola l’universo ,il creato , il tutto visibile e invisibile . L’uomo riceve ma non può dare , ecco perché è l’amato , cioè colui che riceve l’amore che proviene dall’amante . Se Dio è capace di dare , per far essere ciò che non è , o non è ancora stato , allora Dio dona , regala , cioè dà senza attendere o pretendere il contraccambio . Dunque per definizione amo quando dono , quando do senza pretendere o attendere qualcosa in cambio . Sant’Agostino nelle Confessioni scrive : “ …. tu piaci e meriti di essere amato e desiderato , al punto che arrossisco di me e rifiuto me per scegliere te , e non bramo di piacere né a te né a me , se non in te … “ questo è amore ….. amore gratuito , dono , regalo , è rapporto tra l’amante e l’amato , è la complicità tra l’amante e l’amato . E’ nell’altro che mi realizzo , è in quel “ .. in te .. “ di cui Agostino scrive , o meglio confessa , cioè prende da dentro , da sé , dal suo profondo , dal suo intimo e rivela . L’amore dunque è confessione e rivelazione , come leggiamo nel Salmo 50 , 8 “ …. Ma tu vuoi la sincerità del cuore …” e Agostino , nelle Confessioni , a commento di questa frase del Salmo scrive : “ Voglio quindi realizzarla nel mio cuore davanti a te nella mia confessione … “ . La confessione , la rivelazione è lo svelamento , quello spogliarsi completamente davanti all’altro , all’amato , per farsi conoscere o essere conosciuto per ciò che si è , come ancora scrive Agostino : “ ….. Signore, tu mi conosci veramente come sono … “ dunque nel mio svelamento , nella mia nudità . Dare il proprio corpo , la propria vita , il darsi dell’amante all’amato , e dell’amato all’amante , genera e generare è dare la vita , vita …. è originare vita è il portare dentro è il far crescere dentro , per poi far crescere fuori , per trasmettere , tramandare nel tempo , nell’eternità . Nel matrimonio c’è unione , si celebra l’unione , attraverso una propria liturgia , e possiamo usare questa terminologia “ sacra “ perché l’amore proviene da Dio , perché l’amante è Dio mai l’uomo che è l’amato , oggetto dell’amore , non soggetto . L’amante è l’autore dell’amore , l’uomo è solamente l’attore che senza l’autore non avrebbe parte nel palcoscenico della vita . Il matrimonio , cioè la vita , dunque la vita , è unione , unione intima , e ancora uso le parole di Agostino per esprimere questo concetto di unione intima , parole che l’amato rivolge , indirizza all’amante : “ Non faccio questo con parole e voci della carne , ma con parole dell’anima e grida della mente , che il tuo orecchio ben conosce … “ . L’unione è , deve considerarsi unione totale , nulla nell’unione è parziale , di parte , o se vogliamo provvisorio , tutto è definito e definitivo ….. così nel matrimonio è un figlio , così è la vita comune …. così è la vita cristiana , perché qui siamo tra cristiani fratelli , la vita è definitiva , è per sempre , ve lo rammento con forza l’eternità è parte del nostro credo . Così nell’Eucarestia …. è il prendere quel Corpo e portarlo alle labbra , alla bocca , per assumerlo , portarlo dentro perché sia parte , divenga parte , mi faccia parte , partecipe dell’eternità . Se offro il mio corpo e il mio sangue , la mia vita , non risparmio nulla di me come scrive Agostino “ …. non bramo di piacere né a te né a me , se non in te …. “ . L’unione dunque è finalizzata alla consacrazione , che è azione che rende sacro attraverso un rito , si legge nel vocabolario della lingua italiana , ma nel dizionario leggiamo anche un altro significato di sacro cioè l’essere reso immortale . Dobbiamo ben riflettere su questo termine, l’atto della consacrazione rende immortali perché il sacro è immortale e l’azione che ne deriva è tale per sempre , in eterno ….. ci si consacra per sempre , definitivamente , così i sacramenti che oggi celebriamo il matrimonio prima e l’Eucarestia poi …. ma soprattutto la vita cristiana se vissuta cristianamente diviene , come i sacramenti , consacrazione , azione definitiva , eterna , per sempre . Concludo citando ancora una volta , l’ultima , Sant ‘Agostino . Queste parole possano essere di buon auspicio per tutti i presenti , nessuno escluso e possa essere di buon auspicio per tutti i rapporti che si instaurano tra di noi fratelli cristiani : “ … Confesserò , dunque , quello che so e quello che non so di me ; perché anche quanto so di me lo conosco per tua illuminazione , e quanto non so di me , lo ignorerò fino a quando la mia tenebra non diventerà come il meriggio alla luce del tuo volto …. “ ….. chi ha orecchie per intendere , intenda .