QUESTO NON ALTRO

17.09.2016 21:58

“ Ascoltate questo …… “ abbiamo sentito pronunciare dal profeta , dalla voce di Dio . La prima lettura di questa XXV domenica del Tempo Ordinario si apre con queste parole “ Ascoltate questo…. “ cioè siate attenti alla voce , acuite i sensi , percepite , portate dentro , nell’intimità , nel profondo , fate posto alla novità , all’insegnamento , a ciò che indispensabile , essenziale, allo specifico “ …. questo … “ e non altro . L’ascolto presuppone non solo l’attenzione della mente , ma anche del corpo. Per ascoltare ci si dispone anche fisicamente , tutta la persona definita dalla teologia paolina cioè corpo ,anima , spirito è tesa , protesa all’ascolto . Dio parla , Dio si manifesta attraverso la Parola , perché Dio stesso è Parola , Parola vivente , che vive e fa vivere , che fa essere e che è , leggiamo nel prologo del Vangelo di Giovanni ( 1,14 ) “ E il Verbo si fece carne ….” e in quel ripetersi di “ E dio disse …. “ che si legge nel libro della Genesi . L’ascolto dunque non è passività come la parola non è solo attività , l’ascolto e parola sono entrambe attività ….. dietro la disposizione all’ascolto c’è volontà , libera volontà , dunque attività . L’uomo è colui che reagisce , e l’ascolto è l’azione cioè ciò che precede la reazione . L’uomo reagisce all’ascolto , l’ascolto dunque è azione che precede la reazione . La parola è stimolo alla reazione , stimola dunque l’azione . Lo stesso Dio è azione , che stimola alla reazione ecco perché parla , si fa ascoltare e comprendere , si manifesta attraverso la Parola , è Parola stessa …. E’ azione cioè conoscenza che stimola alla conoscenza dunque strada alla sapienza , alla saggezza , alla realizzazione di se stessi , propone ciò che non si conosce , richiama ciò che si è dimenticato o volutamente eluso , perché all’azione se c’è vita corrisponde una o la reazione . Si reagisce se c’è vita , se c’è volontà di essere , di esistere …. un morto non reagisce più a qualsiasi genere di stimolo , in un cadavere non c’è più vita , c’è stata ecco perché Gesù afferma che Dio è il Dio dei vivi e non dei morti , leggiamo in Matteo ( 22,32 ) : “ ……. Egli non è il Dio dei morti , ma dei vivi …. “ è il Dio di coloro che ascoltano , che sanno ascoltare ,quindi elaborare dunque speculare . Non è limitata a questa vita questa affermazione , infatti la pericope tratta dal vangelo di Matteo appena citata è preceduta da queste parole di Gesù : “ Io sono il Dio di Abramo , il Dio di Isacco , il Dio di Giacobbe … “ questo a farci comprendere che anche nella vita di là , si ascolta , si ascolterà , si conoscerà ancora e ancora si interagirà , la Parola dunque è eterna ed è mezzo e fonte di comprensione sempre e per sempre . Di là non sarà come qua sicuramente , il corpo risorto è un corpo glorificato , la Parola sarà unica , non plurima come lo è ora , noi viviamo ancora la dispersione avvenuta a Babele , la forzata e indotta confusione pedagogica , dove la parola , per volontà dell’uomo , è divenuta segno di divisione e non più di unione , di unità . Leggiamo nel libro della Genesi ( 11,1 ) : “ Tutta la terra aveva una sola lingua e le stesse parole … “ questo spinse l’uomo all’idolatria di se stesso , ad una esagerata considerazione di sé , alla troppa sicurezza ….. Proseguendo , nella lettura del testo Sacro constatiamo che l’uomo vuole raggiungere il cielo e farsi un nome , affermarsi per ciò che non è : “ … Venite costruiamoci una città e una torre la cui cima tocchi il cielo e facciamoci un nome per non disperderci su tutta la terra ….. “ (Gen. 11,4 ) . L’uomo non vuole vivere ma sopravvivere , si accontenta del solo sopravvivere ergendosi ad autore e regista della sua propria esistenza , senza guardare fuori dai suoi confini , un autarchico egoista che idolatra solo se stesso e al massimo il suo clan , ponendosi al centro di una misera esistenza , che lo porta, come abbiamo sentito nella prima lettura tratta dal libro del profeta Amos , a : “ ….. calpestare il povero e sterminare gli umili del paese …. “ ecco perché il Signore , il Creatore , leggiamo in Genesi ( 11, 6-7 ) confonde le lingue : “ … questo è l’inizio della loro opera …. Scendiamo dunque e confondiamo la loro lingua , perché non comprendano più l’uno la lingua dell’altro …. “ . La cessazione della costruzione di quella città , Babele , e della sua torre e la dispersione di quella popolazione già in sé divisa , è segno dell’inizio di un processo pedagogico ,dunque di crescita ….. come l’universo ha avuto inizio con la grande esplosione dal suo nucleo , dal suo centro verso …. il Big Bang e,ora piano , piano tutto viene richiamato verso il centro , verso il nucleo , l’origine , così l’uomo attraverso la Parola , che da parole è divenuta Parola cioè richiamo , richiamo al nucleo , all’origine , ha iniziato il suo faticoso cammino verso la meta , l’unica meta : Dio , centro e origine . Il cammino è faticoso , segnato dalla contraddizione perché da subito , fin da subito la Parola è riconosciuta come contraddizione ….. chiare e profetiche sono le parole di Simeone : “ Ecco , egli è posto a caduta e rialzamento di molti in Israele , come segno di contraddizione ….. affinchè i pensieri di molti cuori siano svelati .. “ ( Lc. 2,34 – 35) . La Parola dunque, abbiamo appena letto in Luca , è segno di contraddizione ma è anche dura ( Gv. 6,60 ) : “ questa parola è dura , chi può ascoltarla ? “ e pietra di inciampo ( Is. 8,14 ) : “ Egli ( Il Verbo , la Parola ) sarà laccio e pietra d’inciampo “ ed è inoltre scandalo e stoltezza : “ … noi invece annunciamo Cristo Crocifisso : scandalo per i Giudei e stoltezza per i pagani …” ( 1Cor. 1,23 ) …… Questo è dunque fratelli cristiani la Parola , è questa che va riconosciuta ,ascoltata e adorata …. viceversa , come dà voce a Dio il profeta Amos , : “ si calpesta il povero e si sterminano gli umili del paese “ …..