RENDERE CONTO
Lo sapete cari amici di Chiesa controcorrente che per i preti è stata predisposta un’assicurazione di rimborso spese ospedaliere molto conveniente che arriva a rimborsare il 40% delle spese odontoiatriche. Ogni prete con parte del suo stipendio aderisce a questa iniziativa. L’assicurazione poi è estesa anche ai dipendenti ed alle loro famiglie dell’Istituto che gestisce i rapporti economici, contributivi, pensionistici ed assicurativi dei sacerdoti, e sino qui ci sta, ma che sia esteso ai membri del cda e loro collaboratori (e a questo punto mi chiedo anche se alle loro famiglie) non mi trova affatto d’accordo. Così i pensionati che siedono in quel cda usufruiscono anche di quest’agevolazione ed inoltre quelli non sono mai in normale avvicendamento. Inoltre avevo chiesto a Monsignore (per favore sia chiaro, come suggerisce il papa) se nell’assicurazione (per noi preti obbligatoria) potevano essere inseriti anche i miei figli (l’obbligatorietà mi aveva costretto a recedere dal contratto in corso con altra compagnia assicurativa) questo mi aveva risposto che lui non sapeva nulla e di rivolgermi ad un’impiegata dell’Istituto ( della serie non vedo, non sento, non parlo). Ora mi chiedo se il clero è a conoscenza che sta mantenendo con le sue quote, laici che sono pensionati, che ricevono uno stipendio e un gettone di presenza cioè un secondo stipendio e presumibilmente che ha anche altre rendite. Un clero che è monoreddito e che non va mai in pensione. I preti mantengono quindi questa gente, e mi chiedo se il cda dell’assicurazione ne è informato, perché al prossimo consiglio mi presenterò e dettagliatamente (è avvisato il rappresentante del clero mio confratello) pretenderò di conoscere i nomi dei laici che usufruiscono (e se usufruiscono) di quest’agevolazione perché come associato ho il diritto di essere informato dettagliatamente. Gli amici di Monsignore perché è lui che li nomina, sono sicuramente dei privilegiati, hanno tutto il tempo che vogliono perché pensionati, godono della loro pensione, hanno un secondo stipendio, ora anche un’assicurazione, mentre un giovane disoccupato o occupato a termine deve fare le code presso la struttura sanitaria pubblica perché per gli amici di Monsignore il tempo è denaro. Vergognarsi non è più di moda e l’arroganza va per la maggiore e naturalmente io e i miei figli siamo… figli di buona donna. L’altro ieri vi ho implorato, oggi vi urlo: conversione!... Cambiare modo di vedere le cose.