RICEVO, RINGRAZIO, TRASCRIVO E COMMENTO

25.06.2014 16:41

Cari colleghi, cari amici,

vi scrivo questa lettera, probabilmente l'ultima che riceverete in relazione a queste elezioni, nella quale vorrei provare a esprimere alcune idee su quanto è successo in queste ultime due settimane, pur sapendo di abusare ulteriormente della vostra pazienza.

Vi scrivo senza ovviamente sapere il risultato del ballottaggio, perché sento la necessità di spiegare alcune scelte che ho fatto e che mi accingo a confermare. Vi scrivo dopo aver cercato di far sedimentare le emozioni che ho provato in questi giorni, in cui un neofita della politica come me si è trovato in grave difficoltà a valutare ed affrontare eventi imprevedibili, almeno per me.

Inizio con lo sbalordimento per il risultato personale assai gratificante, che mi ha fatto sentire vicinissimi molti di voi. Anche se è un'esagerazione, mi sembra quasi di poter vedere i volti delle 149 persone che mi hanno votato. Mi sono sentito investire da un flusso di fiducia e di speranza rivolto nei miei confronti e nei confronti del gruppo di persone che con me si erano proposte, a partire da Antonio Ramella Gai. Sin da martedì scorso, quindi, ho avuto ben chiaro che ci aspettava la grande responsabilità di non tradire le attese di chi aveva creduto in noi.

Come sono andate le cose certamente lo sapete, sostanzialmente ciò che è uscito sui giornali è corretto. Sapete anche le varie posizioni e le motivazioni delle scelte fatte dalla lista Buongiorno Biella. Su di esse ognuno di voi ha certamente la sua personale opinione, sulla quale sarò lieto di fare tutti gli approfondimenti che vorrete, così come del resto ho già fatto in questi giorni con chi ho incontrato.

Per quanto riguarda la possibilità di apparentamento con le liste a sostegno di Marco Cavicchioli, essendo stato personalmente presente all'incontro da loro richiesto, ho potuto riscontrare che di fatto tale possibilità non è mai stata da loro contemplata.

Invece, sapete certo che il gruppo, nel corso di una votazione che si è svolta venerdì sera 30 maggio, ha scelto a maggioranza di apparentarsi con le liste che sostengono Dino Gentile, a seguito di una pressante e coinvolgente proposta giunta proprio dal candidato sindaco.

In questo scenario, io ho votato contro, per motivi ideali e politici. Ideali, perché nel corso della campagna elettorale ho sostenuto con forza la necessità di un'alternativa alla precedente amministrazione e rimango fermamente convinto che ci sia bisogno di un profondo rinnovamento delle persone che sino ad ora hanno amministrato la nostra città e dei metodi che hanno utilizzato. Politici, perché nutro molti dubbi sulla possibilità per Dino di tener fede agli impegni di rinnovamento e di cambio di passo, pur pubblicamente confermati.

Per sgombrare il campo da ogni equivoco, preciso che ritengo la scelta della lista assolutamente legittima, presa in buona fede e in modo democratico. Tra l'altro, con le altre persone di Buongiorno Biella in questi mesi ho condiviso un percorso entusiasmante, sia sotto il profilo dei rapporti personali, sia per la novità del progetto che abbiamo presentato. Devo anche un ringraziamento particolare ad Antonio, per l'impegno e la dedizione dimostrata nel dar vita e spessore al gruppo e nell'accompagnare i primi passi di un nuovo soggetto politico. Le divergenze di opinione non intaccano la stima nei suoi confronti e nei confronti della lista.

Andrea Foglio Bonda

Ricevo, ringrazio, trascrivo e commento la lettera che Andrea Foglio Bonda ha inviato ai sostenitori della sua lista, prima del ballottaggio. Fa piacere leggere: “ Come sono andate le cose certamente lo sapete, sostanzialmente ciò che è uscito sui giornali è corretto”. Allora posso ora permettermi di porre la domanda: ma io non dovevo essere smentito dal capo lista? Dopo la lettura della lettera che precede la presente posso affermare che oltre ad essere smentito dall’ideatore di quella lista (Susta), è  smentito anche da chi nella sua lista ha ottenuto più preferenze “149” , “ il risultato personale così gratificante” commenta Foglio Bonda. Ciò che è stato scritto dai giornali allora, era dunque corretto, cioè che la coerenza nella cattolica lista  Buongiorno Biella, si era persa per strada, non era più un valore. Un altro fatto che emerge leggendo fra le righe la lettera e,  che fa onore solamente all’attuale sindaco della nostra città, è che  per coerenza (lo aveva dichiarato in campagna elettorale), non ha voluto apparentarsi con la lista cattolica nella fase del ballottaggio. “Tale possibilità” cioè l’apparentamento scrive ancora Andrea Foglio Bonda “non è stata da loro (le liste che appoggiavano Cavicchioli)” contemplata” a dire,  confermare, riconoscere, che loro sono stati coerenti e noi no. Dopo aver affermato e scritto: “rimango convinto che ci sia bisogno di un profondo rinnovamento delle persone che sino ad ora hanno amministrato la nostra città e dei metodi che hanno utilizzato”, beh, mi domando come è possibile, dopo queste affermazioni, con quelle persone e quei metodi, fondare, dare vita al polo, all’area, ad un’aggregazione dei  moderati? E mi chiedo  dov’è di casa, in queste affermazioni, la coerenza? Ancora  nella lettera si legge: “nutro  molti dubbi sulla possibilità per Dino (Gentile), di tenere fede agli impegni di rinnovamento e di cambio  di passo, pur pubblicamente confermati”… “ Colpito e affondato” è il gergo usato ai miei tempi, quando ragazzo, di nascosto, durante le ore di lezione, giocavo con il mio compagno di banco a battaglia navale, è questo il commento che mi permetto di esprimere, avvertendo poi l’ex sindaco, di guardarsi bene le spalle  dai nuovi aderenti all’area dei moderati. In ultimo vorrei analizzare l’atteggiamento della lista che ha  rappresentato il mondo cattolico, (che ha ottenuto, sotto banco la benedizione delle alte cariche diocesane), quel mondo di tolleranza e di rispetto, (affermazione più del pensiero liberale, che del mondo cattolico nel quale si dovrebbe parlare di amore fraterno, di amore per il prossimo), ebbene chi rappresenta il mondo cattolico si permette di etichettare gli avversari, da una parte i comunisti, (che li hanno scartati) e dall’altra “i fascisti e i leghisti” con cui poi  apparentati perché gli altri non li hanno voluti. Confesso che sono confuso, lo ammetto. Una cosa però mi è chiara, che Andrea Foglio Bonda per ciò che ha dichiarato,  per coerenza deve dimettersi da consigliere comunale. In ultimo è noto, perché nel mondo cattolico, che è pettegolo, non si riesce a mantenere i segreti imposti, ( e potrei dirvi per mia diretta esperienza neppure quelli coperti dal segreto confessionale), è noto che i vertici diocesani , attraverso il giovane pro-vicario episcopale hanno consigliato a Andrea Foglio Bonda di non presentare le sue dimissioni da consigliere comunale, ma di rimanere al suo posto, non per amore o amicizia o stima, ma per mantenere attraverso l’uso di uomini fidati, il controllo su questioni ritenute, vitali, basilari dai vertici diocesani: Oropa, Piazza Duomo, cattedrale ma  non certo i poveri. Importante è avere le mani in pasta, da una parte come già scritto, attraverso l’uso strumentale di uomini fidati, per poi iniziare a tessere una fitta ragnatela di contatti attraverso amici, conoscenze e quant’altro con i nuovi inquilini di Palazzo Oropa, definitisi pubblicamente di sinistra, per le questioni pratiche e di specifico interesse sopra elencate, tipico atteggiamento borghese piuttosto che ecclesiastico o clericale. Ecco ad Andrea Foglio Bonda consiglierei di non lasciarsi usare, riferisca al giovane pro-provicario che rappresenta i vertici diocesani, di metterci lui la faccia, di perdere lui la faccia, perché è comodo sedersi dietro le fila a manovrare senza rimetterci nulla, mantenendo, solo di facciata, integra e vergine la propria immagine. Concludo  che nella mia pazzia mediatica, come mi aveva etichettato, il leader di Buongiorno Biella, mi sento di consigliare ad Andrea Foglio Bonda di lasciare ad altri lo scranno di Palazzo Oropa, per onorare gli impegni presi con il suo elettorato e per coerenza.

donandreagiordano