RIMORSI DI COSCIENZA... FORSE!!!!

20.01.2016 06:37

Io non so cosa stia capitando , lo presumo , come mi accusa il faraone , mi accusa , sono reo di avere il vizio di presumere , di mettere insieme le cose , di ragionare , mentre Dio ci spinge a ragionare liberamente , un suo ministro vorrebbe indurre a non pensare e non speculare ad accettare passivamente ciò che lui presume e che impone quale unica verità ; dunque dopo questa premessa vi racconto dei fatti cari amici di Chiesa Controcorrente perché siate voi , liberamente a speculare a mettere insieme le cose , a presumere a trarre delle conclusioni , non altri per voi . A dicembre un confratello che siede in uno dei tanti consigli di amministrazione mi ha contattato chiedendomi di non fare il suo nome , ma autorizzandomi però a farvi sapere che è membro di uno di questi CDA cattolici e mi ha raccontato ciò che vi sto , a mia volta , per raccontare perché in piena crisi di coscienza . Io vi riporto a modo mio cioè con il beneficio del dubbio , non addentrandomi più di tanto , dunque osservando a distanza , aspettando di verificare di persona . Mi racconta che per la gestione di una realtà diocesana di cui lui è parte , nel passaggio di incarico tra una ditta di servizi e l’altra è stato riassorbito, dalla subentrante , un certo numero di personale che però ,per nuove direttive , non avrà assicurate le ore lavorative che gli erano prima garantite . L’operazione avrebbe dovuto avere lo scopo di portare , all’ente , un risparmio economico , ma la cosa assurda è che il risparmio avvenga sul personale soprattutto da parte di un ente ecclesiastico . Ci sarebbe da chiedersi perché la diocesi mette gente per strada . E comprendo perché il confratello abbia e soffra rimorsi , perché sente ribollire la coscienza . Allora perché non prende posizione all’interno del CDA ? Si dichiara non all’altezza e di avere accettato quell’incarico amministrativo solo perché gli è stato richiesto … insomma per tappare un buco ! Per senso del dovere , altri lo fanno per la carriera ….. ma le competenze ? Ma non è finita …. Il personale con le ore decurtate , mi è stato detto che dovrebbe ( dubitativo e aspetto una secca smentita ) essere impiegato dalla nuova ditta di servizi per servire i pasti presso il domicilio dei migranti . Ora se , e ribadisco se , questa è l’attenzione per i migranti ,cioè il salvare capra e cavoli , da una parte far recuperare le ore ai lavoratori e dall’altra far fare bella figura alle associazioni di volontariato , beh allora è proprio un insulto alla gratuità, non esiste più gratuità , non esiste solo una scialba e grigia e spersonalizzata e spersonalizzante elemosina ; se questo è la pastorale della carità o sociale o quel cavolo che volete , allora si chiuda tutto , non ha senso l’esistenza di un sistema del genere . Circa il personale , se questo è il rispetto per i lavoratori , in questo caso nel giro di pochi anni sarebbe la terza volta che vengono passati come pacchi postali da una ditta all’altra con sempre più mansioni , inoltre gli hanno posto sul capo la spada di Damocle la cui ombra o proiezione li segue ovunque vadano …. è lo spettro dell’essere lasciati a casa …. ed attraverso l’opera di sapienti consiglieri ora gli si modifica anche il salario ….. ma la pastorale del lavoro cosa dice …. ma lì , ci sono rappresentati dei lavoratori ? o se non ricordo male solo degli imprenditori ? Ma in generale tutte le altre pastorali cosa dicono e i preti ex operai e i preti in generale , non sentono ribollire la loro coscienza ? e il dovere di un cristiano , è di occuparsi dei soli migranti o di tutti i lavoratori ? ma nelle associazioni di volontariato , esiste ancora la gratuità se poi pagano i servizi ? E i CDA cattolici , in cui preti e fedeli laici sono solo capaci di spendere e spandere in viaggi fuori porta dispendiosi e in luculliani pasti e sono incapaci di mettere a profitto stabili vuoti , perché fanno le scarpe ai lavoratori invece di iniziare a contenere le spese superflue e dare a gente competente e accorta l’amministrazione dei loro beni ? Al confratello consiglio da uomo di Dio , di fare l’uomo di Dio , cioè di intraprendere una difesa ad oltranza della giusta causa ( costi quel che costi ) allo scopo di fare trionfare la giustizia che altro non è che la dignità di quei lavoratori che sono persone e non pedine come invece sono ritenute da alcuni membri di quel CDA . Difesa al oltranza significa portare tutto all’attenzione di chi governa la diocesi sia lui a pronunciarsi basta trincerarsi dietro a quell’ atteggiamento qualunquista del non vedere , non sentire , non parlare , si assuma una volta tanto quelle responsabilità che competono ad un uomo , ad un credente , ad un cristiano …… ad un pastore …… naturalmente tutto con il beneficio del dubbio ….. e intanto il sistema sta perdendo pezzi ….. i confratelli stanno prendendo coscienza …… un motto ?… Dio lo vuole !!