RIVOLUZIONE
“ Si rallegrino il deserto e la terra arida , esulti e fiorisca la steppa ….. “ non sono parole , è Parola di Dio , è poesia , è canto quella di Isaia … è profezia , sapiente visone , sguardo buttato là , al di là , nei secoli che devono venire , nel divenire …. in ciò che deve venire e che viene …. che è venuto per me , per noi , per tutti noi fratelli cristiani … “ Si rallegrino il deserto e la terra arida , esulti e fiorisca la steppa ….. “ . Rallegrarsi è ciò che la liturgia , oggi , in questa III domenica di Avvento ci suggerisce e ci invita a prendere coscienza , a perseguire e lo fa attraverso le parole di Isaia proclamate nella prima lettura , mentre l’apostolo Giacomo nella seconda lettura ci esorta ad essere costanti cioè perseveranti , fermi , ci introduce in una forma di fede , di speranza . Solo la fede , solo la speranza con la fermezza , la perseveranza può ardire di credere nel cambiamento totale , radicale …. la fede , può cambiare il deserto e la steppa in giardino rigoglioso e fiorente …. vengono alla mente le parole di Gesù che Luca ( 17,6 ) riporta : “ … se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso - sradicati e vai a piantarti nel mare - , ed esso vi obbedirebbe “ ….. Aborriamo per cultura alla parola rivoluzione , ma il Signore la ripropone a noi e per noi in “ tutte le salse “ usando un popolare modo di dire …. usa e abusa non della parola , ma del suo senso , del suo implicito e intenso significato ….. rivoluzione , rivolgimento radicale , perché il deserto e la steppa non divengono giardino senza una capovolgimento , un mutamento radicale e senza poi la cura , la mano sapiente di chi sa far crescere ordinatamente , attraverso appunto alla cura , all’interessamento …. don Lorenzo Milani insegnava ai suoi ragazzi il celebre motto degli universitari americani “ I care “ … “ mi interessa , sono interessato “ cioè conosco , valuto , scelgo dunque cresco . Sempre , il cristiano , il credente deve portare nel cuore la scintilla della rivoluzione e sempre ad essa deve essere preparato , deve saper tendere … lo sa bene il contadino che vive a stretto contatto con quel rivolgimento della natura …. dall’arido inverno alla rigogliosa primavera , sino all’abbondanza del raccolto , così , annualmente il ciclo della vita passa sotto i suoi occhi …. è la rivoluzione , il cambiamento radicale che guida le stagioni , ma che oggi , distaccati , lontani da una vita agreste , bucolica , non sappiamo più riconoscere , non riusciamo più a coglierne i segni , il significato . Il cambiamento è costante , giornaliero , percepibile e visibile anche e sopratutto nel nostro corpo che cambia giorno dopo giorno ….. infanzia , adolescenza , maturità , anzianità …. stagioni che si susseguono … in una parola rivoluzione , evoluzione , sviluppo graduale e completo ma radicale , drastico . Il cristianesimo è crescita , sviluppo graduale e completo ma radicale , drastico e a ciò liberamente si aderisce …. dunque il cristianesimo è proposta di crescita ,di sviluppo graduale e completo ma radicale e drastico a cui è richiesta una risposta che introduce in un deserto , in una steppa che i nostri occhi vedono mutare ordinatamente in giardino , secondo i tempi che devono essere , che devono susseguirsi , succedersi . Si entra sempre nel deserto , nel silenzio , e si lavora affinchè questo divenga giardino , si trasformi , dapprima irrigandolo , portando l’acqua , fonte della vita e poi curando che ogni lembo di terra di quell’appezzamento venga a contatto con la vita e con la cura , cioè l’amore . Rivoluzionare dunque significa portare la vita , e la vita è il cambiamento profondo drastico , radicale , questa è la vita cristiana che attinge nel deserto e dal deserto l’idea , il progetto del giardino , dal Silenzio alla Parola , sempre alla presenza , perché non c’è mai assenza , neppure nel deserto , ma solo Presenza perché questa è disponibilità totale perché presenza , continua ed eterna disponibilità . Disponibilità al cambiamento , questo è progresso , il progredire verso … il progredire per …. con …. mai la vita cristiana , come spesso sentiamo dire , è regressione … sempre è progresso perché fomentata dal cambiamento , fomenta cambiamento , atto rivoluzionario che muta … il segno lo dà Gesù alle nozze di Cana , quando muta l’acqua in vino o quando trasforma la morte in vita “ Lazzaro , vieni fuori …. “ ( Gv.11,43 ) quando ridona la vista ai ciechi , la parola ai muti , l’udito ai sordi …. segni inequivocabilmente rivoluzionari che cambiano radicalmente e drasticamente uno stato in un altro stato , come il contadino ….. dalla semina al raccolto , come il concepimento e la nascita di un essere umano …. rivoluzione , rivoluzioni , rivolgimenti , divenire , continuità , progresso , vita . Giacomo nella seconda lettura , sembra indicarci costanza nella rivoluzione , cioè nella capacità cristiana al continuo cambiamento , al continuo mutamento , al continuo rivolgimento , alla evoluzione che è crescita ordinata che ha fine , scopo , che indirizza a … che apre a …. Gesù attraverso i segni e la sua Parola cioè a tutto se stesso viene , a cambiare , a far evolvere , a far essere l’essere , il nostro essere , il nostro modo di essere . Attendiamo dunque di essere , da colui che è e che sarà .