SECOLO,SECOLARE, SECOLARIZZATO, SECOLARISMO

12.08.2015 09:08

Durante l’omelia pronunciata per la festa di S. Lorenzo martire patrono di Genova , l’arcivescovo della città, il card. Bagnasco , ha parlato di secolarismo  : “ che sempre ha cercato di assimilare la Chiesa a categorie mondane …” e ancora : “ Forse la Chiesa in occidente sta diventando minoranza , in mezzo ad un deserto di secolarismo diffuso …… “. L’arcivescovo di Genova si riferisce anche al modo di vivere dei preti ? In fondo la secolarizzazione è, secondo il dizionario delle lingua italiana la riduzione alla vita laica di chi ha ricevuto ordini religiosi , e la parola secolare è la contrapposizione della parola ecclesiastico . Dunque sono i preti a scegliere uno stile di vita che non è il loro ma quello del secolo , del mondano . Di fronte alla mondanità non reggono , si sentono attratti ,da ciò che questa offre denaro , potere , sesso . Operano in borsa cioè investono denaro ,che tra l’altro non è loro , lo giocano ,lo rischiano , operano all’interno delle banche , nei consigli di amministrazione , si adoperano per conoscere e frequentare la gente che conta perché anche  loro possano contare , sono depositari di un potere che gli è riconosciuto e che li rode da dentro come un tarlo , sentono la mancanza dei piaceri della famiglia e li vivono morbosamente , senza pensare ai doveri che incombono in una famiglia , ne spiano l’intimità per ricostruirsela a modo loro lasciandosi spesso andare . Quando un prete si lascia andare alla mondanità  , che Paolo avverte “ non conformatevi alla mentalità di questo secolo …. “ quando vi si conforma perde la sua dignità e la sua libertà ; diviene un burattino un pagliaccio nelle mani di correnti laiche di appartenenza ma clericali di formazione, reazionari che ardiscono ad un intervento del potere ecclesiastico nella vita politica di tutto  i giorni, del quotidiano   . C’è un sodalizio diabolico tra il prete secolarizzato ed il laico clericalizzato entrambi sono fuori posto , vivono una dimensione non loro , che non gli appartiene , sono degli infelici . Per i preti vale ciò che affermava quel sacerdote psicologo salesiano , cioè che le vocazioni autentiche alla vita sacerdotale o religiosa in percentuale si stimano in circa il 10% , mentre il rimanente 90% è il risultato di diabolici calcoli di puro opportunismo , il 30% per smania di denaro e di potere , il 30% per accaparrarsi  un posto sicuro in società senza tante responsabilità , il 30% per devianze di tipo sessuale . Categorie mondane , che fanno a gola dunque al 90% di questi uomini , gli uomini di Dio ; sono la tentazione , le tentazioni di Gesù nel deserto . Il profeta Geremia sentenzia : “ Mi hai sedotto Signore , e io mi sono lasciato sedurre “ oggi molti preti possono affermare “ mi tentano e io mi lascio tentare “ . Ridotti ai minimi termini attendiamo di andare giù , sempre più giù sino a toccare il fondo ,per poi risalire , ma questa risalita deve essere accompagnata dallo Spirito Santo, altrimenti non c’è risalita , ripresa . Scrivo queste cose al clero in vece sua monsignore o monsignori , contando anche il vicario generale  ,perché , benché sia compito vostro , voi non siete in grado di farlo , forse  perché non ci credete ; credete e vedete luoghi pieni di gente festante e gioiosa , ma quei luoghi non sono le chiese ma le gite che voi proponete e alle quali vi  accodate  , dove la gente è in vacanza ed è contenta di esserlo . I preti , vescovo in testa , sono divenuti degli accompagnatori di viaggi , delle guide turistiche , quando non divengono dei G.O. , animatori dei club turistici più esclusivi che fanno ridere , che devono far ridere ….. ma spesso fanno pena  . Il card. Bagnasco sa bene la potenzialità del clero , come noi lo possiamo constatare nelle nostre diocesi , cari amici di Chiesa Controcorrente . I preti secolarizzati sono una vergogna per la Chiesa come lo sono d’altra parte i laici clericali , insieme , quel connubio ,da origine ad un potere devastante che può essere tradotto in  clerico-fascista un regime autoritario , chiuso , reazionario anche violento . La violenza sta nell’esclusione , sistematicamente usano l’anàtema paolino , che è l’ostracismo per salvare violentemente il loro regime . Questo ,da noi , in diocesi si è visto molto bene nella parrocchia del duomo con l’esclusione di fatto del vice parroco dalla vita parrocchiale ,perché non allineato alle direttive non tanto del parroco , ma delle top model , le famiglie modello o i modelli di famiglia proposte da parroco e idolatrate dal vescovo ; e  lo si è rivisto nella sospensione del contributo che l’ufficio del sostentamento clero eroga ad un prete incardinato in diocesi , perché in discernimento per un periodo di prova in un ordine religioso . In fondo ha ragione il card. Bagnasco ovvero che la missione della Chiesa è quella di predicare il Vangelo e di farne le opere , oggi è tutto fuorchè quello , e si è esclusi se si fa quello , e di questo monsignore davanti a Dio pagherà le conseguenze per avere appunto permesso a preti e a laici di svendere un patrimonio secolare che non gli appartiene , che deve solamente amministrare , che è di Dio e di tutti . L’arcivescovo di Genova , per concludere , propone la figura del Santo martire Lorenzo : colui che tiene fermo il principio ,  “ un pensiero se si vuole intransigente “ sottolinea il presule , “ che ha pagato con la vita “ conclude , e il cardinale afferma che Lorenzo ha pubblicamente dissentito e che è andato controcorrente rispetto e al potere politico e al potere di allora . In ultimo il Santo martire Lorenzo era diacono , dunque propongo questa figura a quei diaconi che si sono ridotti a fare da galoppini e portaborse ai monsignori perdendo la loro libertà e la loro dignità e quello spirito di servizio che dovrebbe animare il ministero in seno alla santa Chiesa Cattolica .