SETTA O COMUNITA' CRISTIANA?
San Tommaso , sono come san Tommaso , quando vedrò con i miei occhi i migranti uscire dal vescovado dal n. 10 di via vescovado , domiciliati provvisoriamente nel palazzo di monsignore e dall’ex seminario allora crederò che si è fatto ciò che si doveva fare , parole di Gesù come che si leggono nel Vangelo di Luca
Che a Biella o Biellese che ci sia stata così tanta disponibilità verso i migranti lo leggo solo ora nel giornale “ Il Biellese “ , i migranti sono stati un “ pallino “ dei due don Mario quando ancora si definivano extra comunitari , il vescovo ha sopportato non supportato l’opera dei due confratelli ; conoscendoli è stata dettata da loro al vescovo un’unica condizione ( conditio sine qua non ) che avrebbero ospitato gli extracomunitari punto e basta . Circa la Congregazione dell’Oratorio sono anni che ospita a pagamento ; ai tempi dei tempi ospitava studenti , c’è stato poi il periodo dei giocatori di pallacanestro unitamente a lavoratori , poi gli extra comunitari , oggi i migranti .
Più che ospitalità è una forma di “ pensionato “ che la comunità ha sempre attuato per finanziarsi , avendo la disponibilità di spazi , credo se non erro che sia la Caritas che provvede alle rette dei migranti come provvedeva a quelle degli extra comunitari ; per questo motivo distinguerei l’esperienza dei due don Mario da quella della Congregazione dell’Oratorio . Anche se i sacerdoti ricevono un rimborso , questi li ospitano nelle loro case , non in appositi spazi che prima già fungevano da refettori e dormitori in una forma di studentato – pensionato . Quello che a mio avviso per una Chiesa povera , per una Chiesa in uscita dovrebbe essere fondante è l’accoglienza gratuita : “ gratuitamente avete ricevuto ( le offerte , le elemosine ) , gratuitamente date ( le offerte , le elemosine ) “ è Vangelo , è Parola del Signore ….. cioè elemosina senza contraccambio, nel perfetto stile cristiano ,nella perfetta autonomia , privandosi ad esempio dell’oratorio di Cossila S.Grato, mettendo a disposizioni i fondi per la futura incoronazione della Madonna di Oropa , dei lavori ( tolti i tetti ) nella cattedrale ,alla rinuncia dei pellegrinaggi farsa e della tre giorni nel Resort 4 stelle o dei mercatini in Baviera, ospitare sì ma togliendosi qualcosa, rinunciando a qualcosa , non ricevendo sovvenzioni . Poi l’uso degli spazi , il vescovado, o la casa delle vacanze di monsignore a Montesinaro , il seminario ( così ha fatto il cardinale Bagnasco ) , spazi vuoti , perché per monsignore è comodo dire ai suoi parroci di ospitare perché è il Papa a chiederlo quando lui nello spirito dei sacerdoti del Tempio , non muove un dito , ma carica gli altri di pesi che non possono portare , dice e non fa : “ Come diocesi desideriamo essere in piena sintonia con la richiesta di Papa Francesco per l’accoglienza dei profughi “ scrive monsignore , ci sta dicendo che ciò è fatto , non di sua iniziativa ( dunque non è d’accordo ) ma perché l’ha richiesto il Papa . Cari amici di chiesa controcorrente , non è mai stata pensata né da lui né dalla troica l’ospitalità ai migranti , e prima ? Il fenomeno non è di oggi se nel 2011 il parroco di Ronco di Cossato ha iniziato ad ospitare , monsignore è indietro di 4 anni , e poi doveva arrivare un Papa dall’Argentina per dire ad un pastore della Chiesa che l’ospitalità , il dare gratuitamente e senza averne un contraccambio deve essere lo scopo della sua stessa vita ? Ma a monsignore non conviene pensarci o non ci arriva ?
Monsignore scrive sul suo giornale che anche dei connazionali necessitano di assistenza …… per poi dare ai pensionati suoi amici rimborsi e stipendi ….. ipocrisia, questo sarebbe il suo piano di far fronte al fenomeno migranti, questa sarebbe la “ risposta ad un imperativo evangelico vincolante per la fede “ : fate ,così che io possa dire facciamo , intanto ci pagano e noi non spendiamo , io coordino e penso , “ la lettera pastorale ….. riassunto tra la conversione giubilare alla Misericordia con l’accoglienza “ , ma in vescovado , in casa mia non li voglio , ma essendo io a decidere , non perché lo voglio io ma perché il Papa lo vuole , alloro dico e obbligo i miei subalterni ( che poi sono i preti ) ad ospitare i migranti …… semplicistico per lui molto impegnativo per gli altri . Non credo sia quello che intende il Santo Padre , ma un vescovo di provincia , provinciale di modi , di vedute e di pensiero .
La conclusione della lettera non avrebbe dovuto essere “ Il prossimo Giubileo della Misericordia ci renda lieti nel vivere l’accoglienza , come espressione di carità evangelica “ ma più appropriatamente doveva concludersi così : “ Il prossimo Giubileo della Misericordia vi renda lieti nel vivere l’accoglienza , come espressione di carità evangelica” perché monsignore all’accoglienza partecipa solo con la lingua e forse neanche con quella . Voglio evidenziare l’ultima nota stonata , la solita mediocrità e caduta di stile ……… : al parroco di Ronco di Cossato non vengono sistematicamente pubblicate dal giornale diocesano le sue prese di posizione , o semplicemente le sue osservazioni , mentre gli viene dato ampio spazio per la questione migranti perché lo vede coinvolto in prima persona dunque è pubblicità a monsignore . Ma dov’è monsignore, e mi rivolgo anche al suo figlio prediletto l’abatino della Valle di Oropa , amministratore del giornale , la libertà e la pluralità di vedute del vostro giornale , anche lì dimostrate di usare le persone , dimostrate quell’arroganza che è caratteristica della classe che domina , cioè che è incapace di governare, del potere costituito che ritiene le persone pedine , carne da macello da usare e abusare e poi gettare . Ragiona così una setta diabolica , non una comunità cristiana !