ATTO SINODALE

16.10.2015 08:45

Avrebbe potuto chiudersi ieri il Sinodo , con il racconto e dopo il racconto , in sala stampa, del delegato di lingua spagnola che ha raccontato come un bambino durante la cerimonia della sua prima comunione, ricevuta l’Eucarestia , prima di assumerla l’abbia spezzata in due parti offrendone una al padre divorziato, presente in Chiesa , ma che per la sua condizione si era astenuto dal riceverla .

“ Se non ritornerete come bambini non entrerete nel Regno dei cieli “ è il monito di Gesù ed è vero questo fatto ne è prova . Quel gesto , quell’atto , proprio di un bambino , del suo senso di giustizia , della sua pulizia , della sua semplicità e prontezza , ma anche della sua fantasia e determinazione è gesto evangelico , suscitato da Dio stesso in una sorta di miracolo pubblico che segnerà la storia dell’uomo dunque la storia della salvezza : è il segno del Sinodo  . Quel gesto ha salvato migliaia di cristiani e preti che per anni seguendo la legge , quella della pulizia delle stoviglie , del fariseismo applicato, si sono riempiti la bocca di giudizi e hanno operato divisioni e offeso delle coscienze, quel gesto ripropone il gesto del Cristo che sale sulla croce che si spezza per noi  che ci riporta alla comunione  . Quel bambino ha urlato al creato , cioè all’universo intero e al suo Creatore che è finalmente e definitivamente finita , ha avuto termine quella chiesa beghina , borghese , benpensante e perbenista , farisaica e che il trionfo è per la Chiesa unica ,santa , cattolica ed apostolica , la Chiesa che ama , dunque che è atto concreto , attenta ai segni , ai gesti . La misericordia è posseduta da chi è bambino nel cuore , per chi , adulto , è bambino, per colui che torna con e nella fede bambino  . Quel tornare all’origine , alla genuinità della fede , della prima fede , all’atto di fede ,  il dividere con , il dividere per unire , è la manifestazione che Dio predilige i piccoli e parla attraverso i piccoli , cosa che i cardinali che hanno firmato poi ritrattato , durante il Sinodo quel documento , partorito nel segreto, sotto banco , nel buio dei figli delle tenebre ,dunque nella vergogna , quell’atto che è divisione , atto di sfiducia , dovrebbero ben riflettere e tornare alle proprie parrocchie rinunciando ai loro uffici e ministeri ,ai loro titoli  tornando come bambini , che nel cristianesimo significa rinascere dall’alto : “ … se uno non nasce dall’alto non può vedere il regno di Dio “ , è parte del colloquio che Gesù intavola con Nicodemo . Quel bambino è l’essenza del pensiero cristiano , è pura dottrina cristiana , secoli di studi e la Parola stessa è riassunta in un gesto semplice , essenziale , nell’atto in cui l’amore del Figlio per il Padre è lo Spirito che muove a compiere il gesto che diviene segno indelebile d’amore che si ripete e perpetua , tanto più che quel gesto è lo spezzare il pane “ …. prese il pane , lo spezzo , lo diede ….“ pronunciamo nella consacrazione , è il Cristo stesso che attraverso a quel bambino spezza quel pane , si fa pane e si spezza per dare sollievo e portare misericordia . Ripensino bene quei preti che per anni hanno tenuto lontano chi desiderava ricevere il Signore , ricevere il suo perdono , la sua paterna misericordia e si vergognino quei cristiani, farisei ( e sono purtroppo la maggioranza quella maggioranza che governa con delega , che è lasciata governare da compiacenti pastori , che altro non sono che sedicenti mercenari ) che per anni sentendosi giusti , hanno fatto battaglie perché l’Eucarestia non venisse spezzata con fratelli che soffrivano. C’è voluto un segno pubblico , un miracolo che non ha nulla di diverso dai miracoli eucaristici sparsi per questo mondo ,  per manifestare la misericordia di Dio  e proprio attraverso un bambino , “ .. oggi è nato per noi un bambino … “ e il mondo gioisce , la nuova vita , nuova linfa , continuità , la realizzazione e la trasmissione della Tradizione . Quel gesto è novità , è la buona notizia è la buona novella è Vangelo è Parola vissuta e trasmessa  è Presenza , quell’atto di fede è come confida Gesù a Nicodemo e che Giovanni riporta nella sua cronaca : “ … quello che è nato dallo Spirito è spirito .……. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce , ma non sai da dove viene né dove va : così è chiunque è nato dallo Spirito “ . Si, possiamo dirlo ed affermarlo , ne siamo stati testimoni , lo Spirito ha soffiato al Sinodo e sul Sinodo , quel racconto vale una vita , vale un’attesa è l’attesa , vara un nuovo corso della Chiesa , è atto e gesto rivoluzionario  quell’atto è il segno dei tempi di questi nostri tempi , che si aprono con la misericordia di Dio , ora è tempo che “ chi ha orecchie per intendere intenda “ .