SLOGAN
Quel continuo , ripetitivo ,” Non vi lasceremo soli “ è solamente lo slogan che le alte cariche dello Stato continuano a ripetere come un disco rotto …. proclami solamente proclami . La gente delle zone colpite dal sisma lo hanno capito , infatti parlano già del tempo in cui i riflettori si spegneranno e allora ….. sarà pianto e stridore di denti . E’ nel Dna del politico non dare seguito alle promesse , parlare per slogan essere sempre in campagna elettorale , il referendum è alla porte , si fa campagna referendaria anche così , carpendo la fiducia dei bisognosi , baci , abbracci , visite e poi ….. . Li hanno già lasciati soli , nel momento stesso che proclamano slogan , li hanno già affidati alla corrente , alla deriva . Pochi mesi fa , in tempi brevi , si sono riuniti hanno emesso il decreto salva banche , a danno dei risparmiatori , che sono stati truffati da funzionari e impiegati costretti dai cda a “ piazzare “ prodotti scadenti e , risalendo la filiera dell’istituto di credito , l’impiegato , il funzionario , il cda , la direzione centrale e gli organi di controllo , quel prodotto scaduto l’hanno rifilato all’ultimo della lista , violando il risparmiatore , carpendone la fiducia . Nessuno oltre questo è stato sanzionato , a rimetterci è stato il truffato colui che è stato indotto ad investire … li hanno lasciato soli e li hanno anche “ buggerati “ facendoli passare per speculatori , quando la regia della speculazione è stata dell’istituto di credito e dei suoi impiegati . La banca continua nelle sua opera di “ malaffare “ i suoi dipendenti hanno conservato il posto di lavoro e magari per essersi prestati , a favore dell’istituto , hanno percepito o percepiranno un premio di produzione a fine anno . Il governo con le sue massime cariche hanno lasciato soli dei cittadini , permettendo che fossero rovinati e facendo gli interessi delle lobby , dei gruppi di interessi che stanno dietro le banche . Li hanno lasciati soli e lasceranno soli anche questa gente , che nel sisma ha perso tutto , come d’altra parte i truffati e la prima avvisaglia è la ricerca delle responsabilità dei privati , lecite , doverose , ma deresponsabilizzanti , lo Stato indicherà una ditta , un nome dopo anni di sentenze corsi e ricorsi e cassazioni e magari ricominciando da capo e ….. avrà fatto il suo dovere , mai si sostituirà al privato cittadino , mai lo patrocinerà nelle sedi legali che nel frattempo oltre ad “ arrangiarsi “ dovrà ricostruire e ricomprarsi tutto il necessario per vivere , dovrà sopravvivere . Li hanno già lasciato soli , sospendendo le tasse , invece di esentare quelle popolazioni , esentarle per almeno il valore di ciò che hanno perso , dovranno poi fare fronte anche al pregresso e per coloro che hanno perso la loro attività commerciale ? Si aggiusteranno , il referendum sarà passato , le alte cariche dello Stato scadute e avvicendate non si ricorderanno più di niente e di nessuno , e il terremoto sarà ridotto a termine di confronto statistico con questo e con quello , di questo secolo e degli altri . Ricordo, di avere assistito ad un programma televisivo sulla calamità del Vajont , ricordo che l’allora Presidente del Consiglio Giovanni Leone che promise giustizia ai superstiti di quel disastro annunciato , anni dopo fu tra gli avvocati del collegio di difesa che patrocinò coloro che furono la causa di quella tragedia . Il popolo , la popolazione , i cittadini devono contare sulle loro forze , solo su quelle . Siamo già partiti con il piede sbagliato , anche l’Europa di ciò che invierà , poco e non di più di quello che è stato proclamato come fondo di Stato , circa 300 milioni di euro , di cui sono disponibili solo 50 , non saranno a disposizione per la ricostruzione dei privati . D’altra parte che si debba ricorrere alla proprie forze lo ha già dimostrato il Presidente della Repubblica che , correndo al capezzale di suo fratello Presidente della Regione siciliana ( altra popolazione abbandonata dallo Stato e oggetto per anni degli slogan della classe politica ) colpito a morte dalla mafia, lo portò personalmente all’ospedale senza aspettare nessuno . Poi ricordo che durante il terremoto che colpì l’Irpinia un tuonante Sandro Pertini ( indimenticabile Presidente delle Repubblica ) si dichiarò disponibile a gestire direttamente quel fiume di denaro e di aiuti umanitari che giunse , all’indomani del sisma , nelle casse della camorra e non in quelle delle istituzioni . Queste esperienze non hanno insegnato nulla alla classe politica che invece di cercare una figura super partes per gestire questa che sarà una crisi fa circolare il nome di un politico di area rimasto senza un incarico istituzionale ,( prima della gente , i componenti della casta o come direbbe Marx della classe ) li hanno già lasciati soli , le luci dei riflettori si stanno spegnendo e i tappeti rossi srotolati per le passarelle di coloro che rilasciano il biglietto da visita con la dicitura “ politico “ stanno per essere arrotolate e sistemate in chissà quale altro luogo in cui carpire la buona fede del popolo . Quella gente non allargherà mai le braccia come il Cristo in croce per contenere la sofferenza ed il disagio umano ben scriveva Pascoli nella poesia … 10 agosto …. Ritornava una rondine al tetto : l’uccisero: cadde tra spini : ella aveva nel becco un insetto : la cena dei suoi rondinini . Ora è là , come in croce , che tende quel verme a quel cielo lontano; e il suo nido è nell’ombra , che attende , che pigola sempre più piano . ……… E tu , Cielo , dall’alto dei mondi sereni , infinito , immortale, oh! d’un pianto di stelle lo inondi quest’atomo opaco del Male ! Ho terminato , porterò nella mia mente l’immagine di quella donna anziana che accarezza il volto del Presidente della Repubblica in visita nei luoghi colpiti dal sisma ringraziandolo ….. ma non si sa di cosa …., a lui chiedo di smarcarsi dal borghese formalismo , dal populismo esasperato di uomini capaci solo a promettere, mai chiedere ma obbligare , ad auto referenziarsi …… per quelle carezze si smarchi e almeno lui , come il primo tra i cittadini di questo Paese stia dalla parte del popolo , perché anche se eletto dall’ istituzione deve difendere gli interessi del popolo di cui è parte , del Paese che rappresenta , oltre che della bistrattata e vilipesa Carta costituzionale .