SONO I PRINCIPI CHE VOGLIONO IL PAPA RE

19.12.2014 09:54

Ricevo dalle sorelle clarisse di Camerino gli auguri per l’imminente Natale. Il loro biglietto reca sulla prima pagina una frase di papa Francesco che così recita:” dite a tutti, che pregare non è perdere tempo, adorare Dio non è perdere tempo, lodare Dio non è perdere tempo”. Questa frase mi ha colpito, anche perché in questi giorni ho assistito ad una trasmissione televisiva sul canale di rai storia che raccontava i fatti riguardati i fatti le madri di Plaza de Mayo a Buenos Aires. Ho accostato a questo fatto le parole pronunciate da papa Francesco, una vera e propria esortazione, e credo di comprendere, capire la formazione del santo padre, un uomo che ha vissuto i drammi della dittatura, della crisi economica e della povertà nelle e delle periferie da cui quell’esortazione sgorga spontanea nella vita di un cristiano credente  e praticante. Lì c’è la forza, quelle parole sono la sintesi e la ricapitolazione di una vita in prima linea, mentre qui si specula per invitarlo al Santuario di Oropa… La speculazione dovrebbe essere indotta a prendere coscienza che come scriveva profeticamente don Ferraris “stiamo andando sempre più giù”, sprofondando in una crisi che più che economica è crisi di valori, è crisi morale, è crisi spirituale. Siamo sull’orlo di un baratro e come i giorni passati c’insegnano la terra sta piano piano scendendo a valle, staccandosi scivolando con il pericolo di un crollo imminente che inghiottirebbe tutti verso il basso… Tremendo per tutti. Come Chiesa locale invece d’invitare il papa ad Oropa o organizzare pellegrinaggi nel primo anniversario della “forzata” discesa della sacra effige in città, come esorta papa Francesco si annunci: “dite a tutti che la preghiera non è perdere tempo, adorare Dio non è perdere tempo, lodare Dio non è perdere tempo”. E’ singolare constatare che per più di due anni presso la Chiesa cittadina della SS Trinità il venerdì e sabato sera è stato esposto il SS Sacramento affinchè il santo popolo di Dio potesse pregare, adorare e lodare il suo Signore e che nei due anni non si sia mai detto a tutti di quest’occasione mentre si è detto, che durante le veglie guidate dal vescovo si doveva sospendere l’esposizione, che tre ore per sera erano un’esagerazione, bastandone due, sino ad indurre ad annullare quell’occasione di preghiera, adorazione e lode a Dio. Secondo il giudizio di alcuni alti prelati il papa è vecchio, porta le scarpe nere, lascia intravedere, sotto la talare, la camicia sui pantaloni scuri, non porta i gemelli ai polsini della camicia… Conosce però molto bene la preghiera, l’adorazione e la lode e la promuove con il suo esempio quanto non fanno quei principi che vorrebbero il papa re.