... SS.Trinità carico dolce e leggero ...

11.06.2022 13:41 “ ... Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso ... “ .Questa affermazione di Gesù l’abbiamo ascoltata poc’anzi nel brano di Vangelo dell’apostolo Giovanni che la Liturgia della Parola ci ha proposto oggi solennità della SS Trinità . Fratelli il brano ci invita all’ascolto perché oltre a quello che Gesù ci ha detto, molto deve essere ancora detto cioè c’è ancora molto da ascoltare che è fondametale per la nostra crescita spirituale , infatti la scrittura è ascolto e invita all’ascolto : “ ... Ascolta, Israele ... “ si legge nel Libro del Deuteronomio ( 6,4 ) . La nostra crescita spiriruale è affidata allo Spirito Santo è lui delegato ,dopo la venuta del Cristo ,ad insegnare, a ricordare ciò che il Signore ha insegnato,lo afferma Gesù stesso ( Gv.14,26 ) : “ ... Ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli v'insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto ... “ . Ciò che il Signore ha comunicato , ciò che Dio ha rivelato all’uomo è contenuto, trascritto nella Sacra Scrittura , Parola di Dio , ossia in tutti quei libri canonici che costituiscono la Bibbia . Dio ha poi ispirato altri libri , altri autori che sono stati poi riconosciuti parte della Tradizione della Chiesa ma la sua Parola è contenuta nella Bibbia . Tutti i libri che costutuiscono la Bibbia sono ispirati dallo Spirito Santo in obbedienza a quanto il Signore stesso ha affermato e cioè che molte sono le cose che devono ancora essere dette . Sicchè la Rivelazione è contenuta nella Parola e la Parola deve essere esplorata , analizzata , interiorizzata dall’uomo perché è in essa che sono contenute le cose che devono essere ancora dette, cioè svelate , comprese, perché quella è la Parola di Dio e non ve ne sono altre . Le molte cose che sono ancora da dire sono state rivelate nella Parola di Dio , nella sacra Scrittura ; responsabilità dell’uomo , del discepolo , è cercarle, scoprirle, svelarle durante la sua intera vita di ascolto e alla sequela del maestro , cioè di Colui che ha parlato e che parla, che insegna perché ha da insegnare ,da trasmettere; Colui che detiene la Parola , Colui che parla a tutti perché conosce la lingua di tutti essendo Lui Dio, Colui che è : “ ... tutto in tutti ... “ ci ricorda San Paolo .(1 Cor.15,28 ) Giovanni conclude il suo Vangelo (Gv.21,24 ) con queste parole :“ ... Questi è il discepolo che testimonia queste cose e le ha scritte, e noi sappiamo che la sua testimonianza è vera. Vi sono ancora molte altre cose compiute da Gesù che, se fossero scritte una per una, penso che il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivere ... “ . Tutto ciò che il Signore ha detto e fatto è possibile estrarlo, desumerlo dalla Parola scritta , Parola di Dio , Dei Verbum titolo della Costituzione Dogmatica sulla Divina Rivelazione approvata il 18 novembre 1965 dai Padri Conciliari , che al Capitolo III ( par.11 ) così si eprime : “ ... Le verità divinamente rivelate, che sono contenute ed espresse nei libri della sacra Scrittura, furono scritte per ispirazione dello Spirito Santo . La santa madre Chiesa, per fede apostolica, ritiene sacri e canonici tutti interi i libri sia del Vecchio che del Nuovo Testamento, con tutte le loro parti, perché scritti per ispirazione dello Spirito Santo (cfr. Gv 20,31; 2 Tm 3,16); hanno Dio per autore e come tali sono stati consegnati alla Chiesa per la composizione dei libri sacri, Dio scelse e si servì di uomini nel possesso delle loro facoltà e capacità, affinché, agendo egli in essi e per loro mezzo, scrivessero come veri autori, tutte e soltanto quelle cose che egli voleva fossero scritte. Poiché dunque tutto ciò che gli autori ispirati o agiografi asseriscono è da ritenersi asserito dallo Spirito Santo, bisogna ritenere, per conseguenza, che i libri della Scrittura insegnano con certezza, fedelmente e senza errore la verità che Dio, per la nostra salvezza, volle fosse consegnata nelle sacre Scritture . Pertanto «ogni Scrittura divinamente ispirata è anche utile per insegnare, per convincere, per correggere, per educare alla giustizia, affinché l'uomo di Dio sia perfetto, addestrato ad ogni opera buona»... “ . La Costituzione Dogmatica afferma che la Parola di Dio insegna con certezza, fedelmente e senza errori la verità per la nostra savezza . Ogni qual volta il ministro proclama il Vangelo all’assemblea , cioè a voi fratelli cristiani , è tenuto , alla fine della lettura, pronunciare, sottovoce queste parole : “ ... La parola del Vangelo cancelli i nosti peccati ... “ . La Parola di Dio proclamata all’assemblea e da essa ascoltata e accolta perdona i nostri peccati cioè salva . Il Signore non ha segreti per noi , ha detto ciò che serveper la nostra salvezza una volta sola . Semmai siamo noi a serbare segreti, ne è un esempio il comportamento dei nostri progenitori Adamo ed Eva , che cercarono di nascondere la loro azione al Signore ; di più ,nascosero se stessi ( Gen.3,8-10 ): “... Poi udirono il Signore Dio che passeggiava nel giardino alla brezza del giorno e l'uomo con sua moglie si nascosero dal Signore Dio, in mezzo agli alberi del giardino. Ma il Signore Dio chiamò l'uomo e gli disse: «Dove sei?». Rispose: «Ho udito il tuo passo nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto»... “ . Mai il Signore si nasconde all’uomo , anzi ha fatto conoscere tutto ciò che era conveniente alla nostra crescita , maturazione sia fisica che spirituale cosicchè potessimo conoscere : “ ... tutto ciò che ho udito dal Padre l'ho fatto conoscere a voi ... “ sono parole pronuciate da Gesù . ( Gv. 15,15 ) L’uomo , diversamente da Dio ,da solo non riesce a portare il peso della Parola , non è capace di essere fedele, coerente, si desume da quanto S.Paolo scrisse al discepolo Tito nella seconda lettera a lui indirizzata ( 2,13) : “ ... se noi manchiamo di fede, egli però rimane fedele,perché non può rinnegare se stesso ... “ . L’azione di trasmissione della Parola è triplice ,perchè coinvolge la SS. Trinità nelle sue persone , il Padre , il Figlio e lo Spirito Santo lo insegna Gesù stesso (Gv.16,14-15 ) : “ ... Egli ( lo Spirito Santo ) mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve l'annunzierà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà del mio e ve l'annunzierà ... “ . Senza la SS.Trinità , che oggi onoriamo solennemente , non potremmo ascoltare nè comprendere la Parola pronunciata da Gesù nella sua predicazione . La predicazione di Gesù è frutto di ciò che Il Padre gli ha trasmesso perchè Figlio e, di ciò che lo Spirito Santo ha a Lui ispirato .Si legge infatti nel libro del profeta Isaia ( 11,2 ) : “ ... Su di lui si poserà lo spirito del Signore,spirito di sapienza e di intelligenza,spirito di consiglio e di fortezza,spirito di conoscenza e di timore del Signore ... “ . Analogamente noi fratelli cristiani , non potremmo comprendere dunque trasmettere la Parola se non fossimo assistiti dalla SS.Trinità che trasmette a noi lo Spirito di intelligenza,che permette a noi di comprendere la Parola , che la rende a noi comprensibile affinchè la si possa vivere dunque trasmettere. Siamo stati fatti oggetto dell’attenzione della SS.Trinità , ci è stato concesso di prendere possesso di :“ ... Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì,né mai entrarono in cuore di uomo ... “ si legge nella Sacra Scrittura e Paolo, nella sua prima lettera inviata alla comunità cristiana che era in Corinto , affinhé ci rendessimo conto che nulla è tenuto a noi segreto ,che abbiamo in noi le potenzialità per comprendere, che analogamente al Cristo siamo figli di Dio dunque partecipi della vita stessa della SS.Trinità ,e sempre per analogia potessimo divenire partecipi delle qualità proprie della SS Trinità e delle possibilità e della forza che da essa derivano : “ ... Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: «Sràdicati e vai a piantarti nel mare»... “ si legge nel brano di vangelo dell’evangelista Luca .(17,5 ) Il giusto atteggiamento per entrare in dialogo con la SS.Trinità è descritto nel libro della Genesi quando il Signore incontrò Abramo ( 18,1-3 ) : “ ... Poi il Signore apparve a lui alle Querce di Mamre, mentre egli sedeva all'ingresso della tenda nell'ora più calda del giorno. Egli alzò gli occhi e vide che tre uomini stavano in piedi presso di lui. Appena li vide, corse loro incontro dall'ingresso della tenda e si prostrò fino a terra, dicendo: «Mio signore, se ho trovato grazia ai tuoi occhi, non passar oltre senza fermarti dal tuo servo ... “ tre uomini dunque , tre corpi ma una sola divinità “ il Signore “ sono l’immagine , la figura della Trinità . E’ il Signore che per sua volontà viene a noi incontro , è Lui che ci ha scelto, lo insegna Gesù ( Gv.15,16 ) :” ... Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda ... “ . A noi fratelli non rimane che l’accoglienza , l’umiltà di accogliere il Mistero , che è la capacità di portare il peso , un peso che è a detta di Gesù è dolce e leggero : “ ... Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero». ( Mt.11,28-30 )