STIAMO MORENDO...
“ Stiamo tutti morendo… Dobbiamo ricercare la vita in un sorriso”. E’ una frase pronunciata, tra il protagonista e il coprotagonista di un celebre film. In essa c’è una lettura fine della nostra condizione ” Stiamo tutti morendo”: e della via di uscita da questa nostra inesorabile condizione, “dobbiamo ricercare la vita in un sorriso”. Il cristiano, noi cristiani siamo sani realisti, dal momento in cui nasciamo iniziamo a morire, così cioè prendiamo coscienza che “stiamo tutti morendo” noi e gli altri; e nel corso degli anni con il loro passare ne facciamo esperienza e ce ne convinciamo. Possiamo dire che ci educhiamo non a questa idea ma a questa realtà. L’affermazione di questa frase, è una presa di coscienza, sana presa di coscienza, e conoscenza di ciò che siamo, e di ciò che saremo. Dopo lo stacco dei puntini, ecco l’imperativo, l’ordine, il dovere: “dobbiamo”. Siamo chiamati al senso del dovere dal senso stesso del dovere, è una reazione all’azione, reagisco con coscienza e per coscienza ad una presa di coscienza. Confronto la realtà con la coscienza, con un processo di conoscenza. Se da una parte prendiamo atto di una fine, della fine prossima a venire, dall’altro abbiamo il dovere di ricercare, cioè nuovamente cercare la vita. La vita si riceve, quindi la si deve custodire, amministrare, e in questa fase spesso la perdiamo se la diamo per scontata, se il vivere è dato per scontato, è ridotto ad abitudine, a consuetudine, cioè perde di valore e anche di significato: è il destino della gratuità. Se non pago una cosa questa non ha valore secondo una sempre più corrente mentalità, frutto di una edonistica educazione all’egoismo dove la vita diviene mia, mi appartiene, è un mio bene ad uso e consumo, proprio perché non costa nulla, l’ho trovata. Tra la mia vita ed il lavoro è più importante il lavoro, perché questo l’ho conquistato, e mancando questo crolla tutta l’impalcatura e la mia vita che non è mia può essere rimossa, tolta, spenta perché non c’è più ciò che penso sia il motore, il lavoro, non la vita. Ebbene quella vita, il ricominciare la vita sta in un’altra azione gratuita, grazia, un sorriso che è la materializzazione della speranza. Se spero sorrido, e se sorrido vivo e se vivo non sono morto, né posso morire e se vivo ricerco e se ricerco conosco e se conosco comprendo la mia eternità. Ecco perché aspettiamo un bimbo che nasce, ed ecco perché quel bimbo è posto in mezzo a noi:” e prese un bimbo e lo pose in mezzo a loro”… Perché vita… Che riaccende il sorriso.