STORIE DI PRETI
“ I due monsignori cominciano a parlare subito dopo che il cameriere ha portato il carpaccio di tonno e il battuto di gamberi rossi . Prima se n’erano stati zitti . Scorrendo la listi dei vini bianchi per cercare quello giusto da abbinare alla pietanze , sbocconcellando il pane alle noci , guardandosi annoiati in giro , alla ricerca di un volto noto da salutare nel giardino del ristorante ai Parioli . Inforchettato il primo gambero .. “.
Quando ho letto , le prime righe del prologo del libro “ Avarizia “ del giornalista Emiliano Fittipaldi , non mi sono stupito dell’attenta descrizione che ho riportato dei due preti al ristorante , è il loro mondo , il mondo dei preti , di quel 90% di preti di cui vi ho sempre narrato le gesta non certo edificanti . E’ quella , la descrizione delle ferie o delle gite che i superiori del seminario di questa diocesi offrivano a noi seminaristi , più volte vi scrissi che mangiavamo gli spaghetti allo scoglio a Bergamo ( di sopra ) e i funghi al mare , alle cinque terre in Liguria , naturalmente fuori stagione ed in ristoranti “IN” e il rito della scelta del vino era , per loro , la vera “ liturgia “ materia del loro insegnamento e c’era chi apprendeva ed ha ben appreso . Più volte ho invitato i fedeli della mia diocesi a non versare più soldi al Seminario , perché le offerte raccolte venivano spese così , circa l’Associazione don Ferraris purtroppo finanzia le mangiate e le permanenze , le “ gozzovigliate “ nel resort 4 stelle di Spotorno e in quelli che vengono spacciati , dal faraone , come pellegrinaggi mentre sono viaggi di piacere a cui appiccicare una messa , una meditazione e le Lisbona by night . Sono anni che invito i fedeli a non dare più soldi a questa gente che fa della vita religiosa un’orgia di cibo e di potere , ma non ci credono e devono leggere su un libro ciò che capita in certa chiesa , ma convincersi che qui non è così , mentre lì , qui , è come lì , è torbido perché il 90% del clero lo è per sue specifiche convenienze e si coalizza affinchè il 10% rimanente non dia fastidio alla loro vita agiata e sporca , soprattutto sporca , perché chi sperpera così il denaro raccolto per uno scopo ben preciso , la formazione del clero o l’elemosina , è dannato se non si emenda ,si è dato al diavolo che esiste , eccome esiste benché loro lo neghino , perché alcuni di loro lo incarnano , altro che aprire le porte sante a destra e sinistra . Il faraone è al corrente di queste porcherie ,di queste bassezze , perché ad accompagnare i seminaristi nei tour culinari c’erano due dei suoi pro - vicari , mentre è lui che guida il clero negli pseudo pellegrinaggio nei resort 4 stelle . Ma quello più godereccio di tutti è il gigante della carità , che io ho ribattezzato il nano dell’elemosina …. quello ci fa tutti fessi , ci ha fatto tutti fessi e farà sempre tutti fessi , con la sua aura di uomo dei poveri e per i poveri e i superiori del defunto ( nel vero senso termine cioè colui che ha portato a termine la sua missione ) seminario , sono tutti canonici cioè preti che dovrebbero vivere la vita del coro .
E’ Vangelo , il profeta non è disprezzato che in patria , avrei potuto tacere , annuire e fare finta di niente , oggi sarei al mio posto , non avrei perso parte del mio lavoro , non avrei subito quel farmi terra bruciata attorno , ve l’ho già scritto sono anàtema , condannato dai preti che mi hanno consegnato alle persecuzioni del braccio secolare i loro amici borghesi piccoli , piccoli per dirla come Monicelli . Ma che uomo sarei e che prete sarei , se non lottassi contro l’ingiustizia …. Torno con la memoria a domenica scorsa alla visione del film Francesco , quando , l’allora superiore dei Gesuiti padre Bergoglio , intimava ai preti che vivevano nella favelas il Vangelo di Cristo , di lasciare quella gente , di abbandonarla : “ vi uccideranno “ cercava di spiegare loro il futuro Francesco , non ottenendo obbedienza , perché come dirà lo stesso Padre Bergoglio in una altra parte del film , l’importante è seguire la propria coscienza . Mi hanno ucciso ma non posso non essere uomo , non posso non essere prete , rinunciare ad essere corpo , anima , spirito , persona , dovrei snaturarmi , non posso tacere , assecondare un sistema massone di intendere la Chiesa , lo facciano pure gli altri confratelli con le loro top model io , “ Non ci sto “ diceva anni fa Oscar Luigi Scalfaro nella sua funzione istituzionale di Presidente di questa Repubblica e tutti ricordiamo bene il perché ed il per come di quell’affermazione . Come si conclude il prologo del libro , che mi è stato regalato da un prete di questa diocesi , che non appartiene al clero del 90% cioè quella maggioranza che fa affari , gode dei banchetti e della bella vita e che ha fatto del sacerdozio una professione e la soddisfazione delle loro compensazioni , della loro pancia , di cui la troica ne è la massima espressione ; il prologo si conclude come si concludono le grandi abbuffate dei mangioni e beoni goderecci : “ Il monsignore posa la forchetta e si pulisce la bocca con il tovagliolo . Il prete che conosco bene gli versa un po’ di vino nel bicchiere , un Sacrisassi Le Due Terre . Il canuto reverendo alza il calice , strizza un occhio per osservare con attenzione il colore giallo paglierino attraverso il cristallo , beve due lunghi sorsi , poi sorride ……… A proposito , noi non abbiamo contanti . Stavolta il ristorante lo paga lei ? “ ….. si cari amici di Chiesa Controcorrente ….. paga chi contribuisce alla formazione spirituale dei preti …. ed è questa ? Fategli mancare la materia prima , i soldi , lo sterco del diavolo e mandateli a casa e ……… al più presto !