... sul suolo sacro ...

19.03.2022 14:01 “ ... «Mosè! Mosè!» Ed egli rispose: «Eccomi». Dio disse: «Non ti avvicinare qua; togliti i calzari dai piedi, perché il luogo sul quale stai è suolo sacro» ... “. Fratelli sono le esatte parole che Dio rivolse a Mosè , trascritte nel libro dell’Esodo e proclamate nella prima lettura di questa III domenica di Quaresima. Il luogo nel quale Dio parla , nel quale Dio appare è dunque suolo sacro , terra sacra . Ma Dio non è presente in tutto il creato Lui che ne è l’autore , il Creatore ? Quando Paolo nella sua prima lettera inviata alla comunità cristiana che era in Corinto ( 15,28 ) afferma : “ ... perché Dio sia tutto in tutti ... “ e ancora quando afferma nella lettera inviata alle comunità cristiane presenti ed operanti in Roma ( 8,19-21 ) : “ ... La creazione stessa attende con impazienza ... la speranza di essere lei pure liberata dalla schiavitù della corruzione, per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio ... “ non evoca la presenza di Dio ovunque e in chiunque ? Ovunque perché se si leggono i primi capitoli della Genesi si comprende che Dio è ovunque perché tutto da lui procede , ogni cosa creata è un preziosissimo tassello di un perfettissimo “puzzle” che è il creato , l’universo, nulla di ciò che è stato creato può fare meno di ciò che è stato creato . E poi , Dio è in chiunque ; questa affermazione è supportata da quanto la Sacra Scrittura riporta nei primissimi capitoli del libro della Genesi ( 1,26 ) : “ ... E Dio disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza» ... “ poi nel vangelo di Giovanni ( 14,9-11) nel rimprovero rivolto all’apostolo Filippo “ ... Chi ha visto me ha visto il Padre .... io sono nel Padre e il Padre è in me ... “ e ancora nella prima lettera dell’apostolo Giovanni ( 3,1-2 ) : “ ... Quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente! Carissimi, noi fin d'ora siamo figli di Dio ... “ . Fratelli in questi tempi di guerre ,e le guerre sono da sempre ,chiaro è il messaggio cristiano , esso è da sempre e per sempre lo stesso, ovvero Dio è presente in tutto e in tutti duqnue ogni luogo della terra , dell’universo è sacro perché creato da Dio che in esso è presente , e ogni uomo è sacro perché fatto ad immagine e somiglianza di Dio , dunque non è ammesso nessun genere di violenza verso il genere umano perché legato da un legame di fratellanza fra chi lo compone e il suo Creatore ; né verso il creato , l’ambiente , perché consegnato da Dio creatore al genere umano affinchè sia da esso amministrato , cioè curato e mantenuto ma non sfruttato perché renda al genere umano quelle condizioni affinchè esso stesso possa vivere dignitosamente ; e questo vivere dignitosamente significa vivere nel creato per il creato . Fratelli essere figli di Dio , non è solo poesia o letteratura , essere figli di Dio singnifica comprendere che la nostra natura non è solamente umana , e che ciò che è a nostra portata non ci appartiene . Gregorio vescovo di Nazianzo scrisse questa esortazione nei suoi Discorsi “ ... Riconosci l’origine della tua esistenza ( intentendo per esistenza il creato ) ..... Riconosci inoltre , che sei diventato figlio di Dio , coerede di Cristo e , per usare un’immagine ardita , sei lo stesso Dio ... “ . L’uomo ,dunque il genere umano, è sì di natura umana , ma essendo figlio di Dio al pari di Cristo ,è anche di natura divina, e riconosce nel creato l’opera del Padre , e lo stesso creato è da ritenersi in parte anche opera sua perché figlio del creatore , figlio di Dio . Dunque l’uomo è parte del creato e nello stesso tempo lo stesso creato è in qualche modo , per volontà di Dio , opera sua . L’uomo è chiamato a comprendere che essendo figlio deve comportarsi come il Padre , pensare come il Padre , agire come il Padre ; è il rimprovero che Gesù rivolse a Pietro (Mc. 8,33 ): “ ... tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini ... “ . Se Dio, il Padre crea, l’uomo , il genere umano , partecipa alla e della creazione godendola , conservandola , amministrandola , ri-creandola cioè trasformandola per le proprie esigenze ,per le proprie necessità , necessità solidali ,volte al bene comune , alla comunità universale , appunto cattolica . Il genere umano è compartecipe della creazione dunque non può ledere, danneggiare la creazione ,né qualsiasi suo componente così commetterebbe un gesto di anti - creazione , dunque di dvisione dell’unità che è la creazione , origine di tutto e, dividendo diverrebbe l’artefice della divisione ,il divisore, termine con il quale la lingua greca indica da sempre il diavolo . L’uomo dunque non può separare ciò che Dio ha unito , l’unità che Dio ha disposto, stabilito , l’unità tra Dio e il creato, tra Dio e l’uomo e tra uomo e uomo , l’unità , l’orrigine della creazione : “ ... Quello dunque che Dio ha congiunto, l'uomo non lo separi ...” è il monito che si legge nel vangelo di Matteo . ( 19, 6 ) La guerra al creato , cioè l’azione bellicosa che il genere umano scatena contro il creato , è dunque diabolica e come afferma il Salmo 63 ( 7 ) : “ ... un baratro è l'uomo e il suo cuore un abisso ... “ . La violenza contro il creato , sia contro l’uomo ( contro l’altro da sé ) sia contro l’ambiente è opera del divisore , perché divide l’ordine primordiale ,opera del Creatore , del Padre , di Dio e se del Padre dei figli . La guerra , la violenza contro il creato rompe l’armonia famigliare , porta la discordia e l’azione che da essa deriva : la violenza, la violenza come dottrina , etica , come modus vivendi . La guerra calpesta il luogo sacro ,violenta la terra , vi entra ,penetra ; la calpesta non con gli accorgimenti dovuti , entra e penetra contro la volontà dell’uomo e del divino , entra e penetra la natura dell’uomo , violando , violentando la natura dell’uomo . Il serpente nel giardino ha portato la discordia nel rapporto che Dio aveva instaurato con il genere umano e con l’ambiente con conseguenze nefaste , quelle che condussero al fratricidio ( Caino e Abele ) e quelle che codussero al diluvio universale : “ ... Il Signore vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che ogni disegno concepito dal loro cuore non era altro che male ... “ si legge nel libro della Genesi ( 6,5 ) . Il Signore, il Creatore dunque è stato costretto a subire la violenza di quella parte di genere umano che ha rinunciato all’unità , alla pienezza , alla propria interiorità per dedicarsi solamente alla parte più superficiale dell’uomo , alla sola parte umana , alla carne , sopendo, sopprimendodi fatto la componente divina della sua natura . Se si esclude la componente spirituale , divina dell’uomo , se si esclude la fede dalla nostra esitenza a farne le spese è la ragione e il “ ... il sonno della ragione genera mostri ... “ titolo di una celeberrima incisione del pittore spagnolo Francisco Goya . La ragione dunque va tenuta sveglia , desta dalla fede e l’uomo di pace è colui che è capace di mantenere in equilibrio il rapporto fede-ragione , spirito e carne ; sbilanciare l’equilibrio del rapporto genera violenza , prevaricazione . Una violenza , una prevaricazione che ha avuto il suo apice con l’arresto e la condanna a morte di Gesù . Il genere umano si è spinto oltre il limite, al punto di mettere le mani addosso a Dio ( Gv.18,12 ) : “ ... presero Gesù e lo legarono ... “ per poi torturarlo , deriderlo , processarlo , condannarlo ed infine ucciderlo. Il genere umano ha ucciso l’autore della vita , è l’accusa che Pietro rivolse al popolo raccolto al Tempio : “ ... voi rinnegaste il Santo, il Giusto, e chiedeste che vi fosse concesso un omicida; e uccideste il Principe della vita, che Dio ha risuscitato dai morti. Di questo noi siamo testimoni ... “ . ( At.3,14-15 ) Colui che calpesta con rispetto la terra santa la percorre, la vive e la ritiene sacro suolo e costui è testimone della morte e della risurrezione del Signore . Colui che riconosce la sacralità della terra e cammina su di essa con rispetto fa sue le parole che Simon Pietro rivolse a Gesù : “ ... Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna; noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio ... “ .