... terra e cielo ... cielo e terra ...

15.01.2022 14:21 “ ... Questo , a Cana di Galilea , fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù ; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in Lui ... “ . Con queste parole Giovanni conclude il brano di Vangelo poc’anzi proclamato oggi II domenica del Tempo Ordinario . Giovanni annota nel suo Vangelo che i discepoli a Cana di Galilea dopo avere visto , dunque constatato di persona che l’acqua contenuta nelle anfore di pietra era divenuta vino , vino buono e abbondante “ ... credettero in Lui ... “ . Dunque i discepoli riposero la loro fede in Gesù dopo avere visto i “ ... segni compiuti da Gesù ... “ testimonia l’evangelista Giovanni . I discepoli videro , fecero esperienza diretta di eventi che Giovanni chiamò segni e che noi oggi traduciamo con la parola miracoli . Dunque fratelli cristiani eventi soprannaturali , i miracoli , spinsero i discepoli a fidarsi di Gesù , a riporre in Lui la loro fede , a credere in Lui , a ciò che diceva , predicava : videro e credettero sulla scorta dell’invito che Gesù fece a Giacomo e Giovanni : “ ... Disse loro: «Venite e vedrete»... “ (Gv.1,39 ) Ma allora fratelli le radici della nostra fede , la fede che noi oggi riponiamo in Gesù, il credo che professiamo che origini ha ? Da dove e da cosa scaturisce ? Possiamo affermare con sicurezza che per la maggior parte di noi la nostra fede , il nostro credo non ha origine dall’esperienza diretta con eventi soprannaturali , non ha origine dalle stati testimoni o beneficiati da miracoli . O forse è proprio da un miracolo che ha origine la nostra fede ? E’ ancora l’evangelista Giovanni a raccontare che ( Gv.20,26-31 ) : “ ... Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani; stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non essere più incredulo ma credente!» Rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno!». Molti altri segni fece Gesù in presenza dei suoi discepoli, ma non sono stati scritti in questo libro. Questi sono stati scritti, perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome ... “ . Noi dunque secondo Gesù ( è Parola del Signore ) siamo beati perché a differenza di Tommaso e dei discepoli non siamo stati testimoni dei segni , dei miracoli compiuti da Gesù ma abbiamo creduto a quei segni , e credendo abbiamo riposto fede in Lui . La nostra fede , il nostro credo , il nostro credere dunque deriva dal fatto che abbiamo ascoltato e creduto a ciò che è stato scritto nella Sacra Scrittura di quei segni , di quei miracoli , di quegli eventi infatti la Parola di Dio di quegli avvenimenti attesta : “ ... Questi sono stati scritti, perché crediate ...” . La Parola di Dio per la nostra fede è divenuta mezzo che ha condotto e indotto il credere , a credere che “ ... Gesù è il Cristo ,il Figlio di Dio ... “ come afferma Giovanni nel suo Vangelo (20,31 ). I beati fratelli cristiani , cioè noi , sono coloro che per fede credono in ciò che sperano dunque che non vedono , come scrisse Paolo agli Ebrei (11,1-3) : “ ... La fede è fondamento delle cose che si sperano e prova di quelle che non si vedono ...” e continua : “ ... Per mezzo di questa fede gli antichi ricevettero buona testimonianza ... “ e conclude : “ ... Per fede noi sappiamo che i mondi furono formati dalla parola di Dio, sì che da cose non visibili ha preso origine quello che si vede ...” . Gesù dunque ripone in noi fiducia , più di quanta ne riponiano noi in Lui . Malgrado la nostra condizione ha più considerazione di noi che secondo il suo giudizio siamo “ ... quelli che pur non avendo visto crederanno ... “ di quanta ne abbia riposto in coloro che hanno vissuto con Lui , che con Lui hanno diviso quel tempo, il suo tempo , il loro tempo : i discepoli e del giudizio del Signore sappiamo quanto sia giusto , si legge infatti nell’Apocalisse di San Giovanni Apostolo ( 15,4 ) : “ ... i tuoi giusti giudizi si sono manifestati ... “ . Fratelli cristiani secondo la Parola di Dio , che è Dio stesso -“ ... e il Verbo era Dio ... e il Verbo si fece carne ... “ si legge nel Prologo dell’evangelista Giovanni – credere a ciò che non si vede è dunque la nostra identità , una forte identità , e la fede è prova delle cose che non si vedono seguendo il ragionamento Paolino , e Dio noi qui presenti non lo abbiamo visto , non è visibile lo afferma nella sua prima lettera l’apostolo Giovanni ( 4,20 ) : “ ... Chi infatti non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede ... “ e ancora Giovanni nel suo Prologo (1,18 ) scrisse : “ ... Dio nessuno l'ha mai visto : proprio il Figlio unigenito,che è nel seno del Padre,lui lo ha rivelato ... “ . Fratelli se la fede è definita prova , significa che è tangibile , è opera , un’opera che viene colta dai nostri sensi , è ciò che Gesù insegnava alle folle che lo interrogavano su cosa dovevano fare per compiere le opere di Dio , lo racconta ancora l’evangelista Giovanni (6,28-29 ) : “ ... Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo fare per compiere le opere di Dio?». Gesù rispose: «Questa è l'opera di Dio: credere in colui che egli ha mandato»...”e il Salmo 65 così recita : “ ... Venite e vedete le opere di Dio ... “ perché come afferma Giovanni nell’Apocalisse ( 15,3 ) “ ... Grandi e mirabili sono le tue opere,o Signore Dio onnipotente ... “ . La fede dunque , il nostro credo , non può fare a meno del soprannaturale , degli eventi soprannaturali , cioè di ciò che supera l’umano , il terreno , cha va oltre il terreno , l’umano . Il miracolo , il segno , è che l’uomo creda in ciò che non vede , creda in ciò che spera , creda in ciò che gli è stato predicato , creda nella Parola di Dio e di essa si fidi e ad essa si consegni , si abbandoni , per evocare un atteggiamento matero : si lasci cullare . A proposito di ciò , ricordo quanto affermò , il 10 settembre 1978 nel suo terzo Angelus Papa Luciani, Giovanni Paolo I tra qualche mese beato : “ ... Dio è papà ; e più ancora è madre ... “ . Lasciarsi cullare dalla Parola è lasciarsi cullare dallo spirito di Dio che è paterno e materno al tempo stesso e chi non solo è stato figlio ma anche genitore comprende bene il senso e il signifacato profondo di queste parole . Il miracolo l’unico miracolo , l’unica opera che è ogni giorno davanti ai nostri occhi cioè che Gesù è il Figlio di Dio che si è incarnato , ha assunto la nostra natura umana , per farsi del tutto uguale a noi fuorchè nel peccato , come scrisse Paolo nella sua lettera agli Ebrei ( 4,15 ) : “ ... essendo stato lui stesso provato in ogni cosa, a somiglianza di noi, escluso il peccato ... “ e ciò per essere con noi sempre : “ ... Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo ... “ ( Mt.2820 ) affinchè il carico gravoso della nostra esistenza che Gesù definisce con queste parole ( Mt. 6,34 ) : “ ... A ciascun giorno basta la sua pena ... “ possa essere percepito da noi come un “ giogo ... dolce ... “ e “ ... un carico leggero ... “ .( Mt.11,30 ) Sì fratelli cristiani , rispondendo alla domanda iniziale ovvero se la nostra fede avesse origine da un miracolo , sì , possiamo risposndere che essa ha origine da un miracolo perché credere è per se stesso un miracolo , il miracolo che unisce la terra al cielo e il cielo alla terra .