TREMATE TREMATE LE STREGHE SON TORNATE

25.10.2014 10:06

Prendo a prestito lo slogan usato negli anni ’70 dal movimento femminista per giustificare il mio rientro dopo il silenzio nella giornata di venerdì, in quanto non sono stato bene fisicamente, è l’età, non sono stato bene per cui non ho potuto incontrarvi giornalmente cari amici di chiesa controcorrente, non importa, v’incontro oggi, sviluppo comunque il tema che avevo previsto perché riflettendo in questi giorni e più ancora oggi , mi sono stancato di questa diocesi, di questo fariseismo fluttuante, e siccome tra circa cinque anni andrò in pensione mi sono proposto di vagare, vagabondare per cercare un posto per poter chiudere la mia esistenza, un posto in cui come scrive Giovanni della Croce: un solo pensiero dell’uomo vale più del mondo intero. Ho capito che nella nostra diocesi non esiste l’idea di uomo, ma di uomo utile, cioè che serve, e se sei un maiale tutto serve, perché di lui non si butta via nulla, o almeno un tempo usavano tutto, ciò vuol dire che il maiale vale, in questa diocesi se sei un maiale, cioè se non sei uomo ma utile e a disposizione, vali. Ciò significa reprimere la personalità e rinunciare alla dignità. Nel vangelo di venerdì della XXIX settimana del T O, Gesù il Cristo di Dio arringa la folla dicendo:” è perché non giudicate voi stessi ciò che è giusto?” E’ il Cristo stesso che ci spinge a giudicare, cioè osservare, possibilmente attentamente, comparare a largo raggio, quindi esprimersi, essere cioè uomini, non rinunciando ad esserlo perché il maiale non è uomo e non può esserlo, mentre l’uomo può essere maiale se rinuncia a essere uomo. Se poi a rinunciare a esser uomo si è indotti da preti, cioè da uomini di Dio, beh qui scatta la mia reazione e il mio giudizio: me ne voglio andare. La mia battaglia è questa, il dissenso: e resto sino a che non trovo un’altra sistemazione, sino a che non si chiude il mio ciclo lavorativo, e me ne vado perché come dice giustamente quel pretuncolo del mio confratello sono “Giuda”, “porco Giuda”, ma non maiale, uomo, traditore sì (se quello è questo che intende per tradimento), ma maiale no, scelgo di non farmi crescere a vitamine ed estrogeni, buono e tranquillo, in un recinto circondato da liquami olezzanti, e poi usato, mediante macello. Solo in quel momento nell’attimo dell’uso, allora qualche grugnito e poi quelle urla assordanti che chi è addetto alla macellazione non sente neppure perché probabilmente per la normativa del lavoro in materia di sicurezza porta le cuffie a protezione delle orecchi. Eppure Giovanni della Croce interpretando pienamente il sogno di Dio sull’uomo scrive: un solo pensiero dell’uomo vale più del mondo intero.