... triangolo ...
28.12.2019 14:14
Fratelli , cristiani , il brano del libro del Siracide , proclamato in questa domenica , otto giorni dopo il Santo Natale , che la Liturgia dedica alla Santa Famiglia , richiama la nostra attenzione al quarto comandamento del Decalogo : “ Onora il padre e la madre “ .
Io , figlio , proprio perché figlio devo onorare , cioè stimare rispettare , riverire chi mi ha voluto , pensato , generato , atteso , amato !
Paolo nella lettera alla comunità cristiana che era in Colossi , invece richiama la nostra attenzione su quel comportamento che deve vigere tra i componenti di una famiglia , che è quello di rispettare e riconoscere i ruoli . La famiglia cristiana è armonia non caos , sapiente e amoroso intreccio di relazioni e rapporti .
In essa vi sono ruoli e carismi che vanno riconosciuti da ogni suo componente ; la sapienza , l’intelligenza , la maturità dei componenti del nucleo famigliare verte nel riconoscere i carismi e i ruoli propri e degli altri componenti perchè i carismi vivificano la famiglia e i ruoli la governano ; così in questo modo il governo della famiglia è l’autogoverno sapere conoscere e riconoscere il proprio dovere in seno ad essa : ascoltare e ascoltarsi , accogliere e accogliersi , obbedire e sottomettersi reciprocamente e liberamente .
L’obbedienza è quel sapere ascoltare , proprio dell’etimologia del verbo latino ob – audire da cui è tratto il verbo obbedire , che significa ascoltare stando di fronte , dinamica di uno che parla ad un altro che ascolta e risponde , altro che passivo azzeramento della volontà come si intende , errando , la parola obbedienza . L’azzeramento della volontà operato da chicchesia nei confronti di un proprio simile è peccato contro la verità dunque contro la libertà .
L’evangelista Giovanni ( 8,32 ) riporta queste parole di Gesù: “ …. conoscerete la verità e la verità vi farà liberi … “ . Siamo fatti liberi , pensati , voluti , creati e amati ; fatti liberi di obbedire e sottomettersi alla verità per essere liberi .
Con rispetto propongo e con amore ricevo ciò che è proposto perché il proposto è tale perché non imposto. Lo stesso verbo sottomettere è da leggere secondo un’ interprezione biblica , perché noi fratelli siamo cristiani e non pagani siamo in ascolto della Parola di Dio per noi raccolta nel libro della Bibbia .
Ci si sottomette liberamente e per amore ad una autorità perché ad essa si riconosce , si riconoscono quelle virtù e quei valori che servono , sono necessari alla mia crescita e formazione . Sottomettersi è un atto libero , è libera accettazione di colui che provvede , di chi provvede a me , al mio benessere , fisico , spirituale , morale ,intelletuale , psicologico .
Scrive l’apostolo Giacomo nella sua lettera ( 4,7 ) : “ … Sottomettetevi dunque a Dio; resistete al diavolo, ed egli fuggirà da voi … “ .
Colui che nega la libertà , colui che rende schiavo , fugge da chi si sottomette a Dio , da chi accetta , riconosce , accoglie il Dio creatore e provvidente .
Così la famiglia , essa si fonda su di una sua propria gerarchia , gerarchia che esercita un’ autorità e ciò non è in discussione perchè è indiscutibile . Se in famiglia si mettono in discussione i ruoli si sovverte la struttura stessa della famiglia e i risultati sono i danni che oggi sono alla vista di tutti coloro che vogliono vedere , di tutti coloro che vogliono capire . Le battaglie per i diritti che vengono sbandierati come civili , in fondo hanno provocato un arresto al progresso del modello di famiglia , che è modello cristiano .
Le parole di Paolo , che abbiamo sentito proclamare nella seconda lettura , che tanto hanno scandalizzato i movimenti così detti progressisti sono dirette e lineari e vanno intese rivolte ad ogni componente della famiglia . La sottomissione , è riconoscere l’autorità , e ciò vale per tutti ; l’ auctoritas è ciò che integra l’attività dell’altro , potremmo dire il complementare . Nel matrimonio che è unione , l’autorità è composta dai coniugi , entrambi i coniugi ( marito e moglie , maschio e femmina in barba a chi si definisce maschilista e femminista ) . Si definisce la propria sposa “ la mia metà “ , ed è vero , è giusto e gratificante , ma l’altra metà è lo sposo . Sul piatto della bilancia le due metà , sono l’equilibrio , si equivalgono , hanno lostesso peso, lo stesso valore .
Per voi che conoscete la mia storia vi posso testimoniare che quando mia moglie è mancata , è mancata la mia metà , il mio complementare ciò che mi completava , cioè ciò che mi faceva essere e sentire uomo : unità .
Dunque la famiglia è formata da una gerarchia di tipo piramidale con al vertice l’autorità . I componenti dei vertici ricoprono ruoli diversi proprio perché formati da persone diverse ma tra di loro complementari , cioè che si completano , perché si compenetrano . La base è formata dai figli che vivono , e crescono della provvidenza del vertice , dell’autorità , collaborando all’equilibrio , a mantenere quell’equilibrio in atto , e intatto , unito e distinto , l’equilibrio delle due metà . Insegna il libro della Genesi ( 2, 24 ) : “ … Per questo l'uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una sola carne … “.
Tutto unisce , tutto verte all’unione , tutto e tutti si devono amore , rispetto , obbedienza e sottomissione reciproca ed in egual misura ma secondo i propri ruoli che devono essere riconosciuti liberamete e non impositivamente da tutti coloro che li ricoprono . Le cose funzionano se ho percezione di chi sono , se conosco la mia identità e mi comporto secondo la mia identità . Il figlio non può ricoprire il ruolo del padre e viceversa . Nella famiglia non può esserci confusione , il padre è padre , non è figlio , né amico . La figura è la piramide , il triangolo equilatero , tre lati uguali , tre angoli uguali . Il triangolo è l’immagine dell’unione trinitaria e della perfezione di una figura geometrica . L’unione dei vertici costituisce la perfezione della figura , ognuno dei vertici è distante dall’altro la misura del lato , la stessa distanza , la stessa misura , ma la figura è determinata , è figura proprio per l’unione dei vertici . E’ triangolo , formato da vertici , lati , perimetrio , base , altezza , area che uniti determinano la figura , ciò che appare , l’unità , ciò che è identità, ciò che identifica . Se diviso il triangolo può essere uno più dei suoi componenti ma non la figura , non l’intero , non l’unità . La forza della famiglia può , superarare , andare oltre la figura , può trasfigurare la figura può sfociare , entrare , invadere il campo della fede , del credere , del creduto , beh allora fratelli cristiani buon viaggio , perché quel triangolo diviene amore trinitario , oltre al nostro che viviamo una altro mondo , un senso che dà senso ai sensi .
Gesù , lo ascolteremo tra qualche giorno nella lettura del Vangelo , quando sarà ritrovato , dopo che i suoi genitori lo pensavano disperso durante il ritorno da Gerusalemme , rivendicherà il suo ruolo di figlio : “ … I suoi genitori …. lo trovarono nel tempio … sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto così? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?» …. “ ( Lc. 2, 41- 46 – 48 , 50 ) e il racconto si conclude : “ … Partì dunque con loro e tornò a Nazaret e stava loro sottomesso. Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore. E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini … “ ( Lc.2,51-52) .
In queste poche righe è riassunta la famiglia , Maria e Giuseppe , l’autorità insieme provvedono al bambino Gesù , e lui , il bambino rivendicando la sua libertà ed autonomia si sottomette all’autorità e ciò accresce in lui sapienza e grazia .
Concludo , facendo risuonare le tuonanti parole del profeta Isaia ( 58,7 ) , Parola di Dio , a voi fratelli cristiani che in questi tempi e di questi tempi siete spinti anche da un’ insistente omiletica ad adoperarvi per gli altri spesso e sovente dimenticando coloro che sono a voi più prossimi , più vicini , i parenti , i famigliari , coloro che sono all’interno , sono l’area , il nucleo di quella perfetta figura geometrica modello della perfezione trinitaria che è la famiglia .
Ascoltate dunque , dalla voce di Dio ciò che è a lui gradito : “ … Non consiste forse nel dividere il pane con l'affamato,nell'introdurre in casa i miseri, senza tetto,nel vestire uno che vedi nudo,senza trascurare i tuoi parenti ? … “ .