... Trinità .. P+F+SS ...

15.06.2019 14:49 Fratelli il Padre crea , ha creato dal nulla e dalla polvere, dalla terra ha creato l’uomo e l’ha creato per porlo non solo sulla terra , ma della terra , di questa terra in un giardino . Il Figlio che il Padre ha inviato , è venuto a ristabilire a ri-creare le condizioni perdute del giardino , di Eden dove l’uomo era stato posto a risiedere . E’ venuto a riproporre l’armonia perduta del giardino dove tutto era presente e tutto era alla portata dell’uomo , alla portata della sua libertà , della sua conoscenza dove regnava la verità e dove la mortifera menzogna ancora non aveva ancora infestato quello stato paradisiaco, quel paradiso in terra . Lo Spirito è nel mondo , è stato posto nel mondo , è qui presente , per ristabilire la verità perduta , per condurci alla verità , come si legge nel brano di Vangelo di Giovanni poc’anzi proclamato : “ … lo Spirito della verità , vi guiderà a tutta la verità … “ è dunque qui presente per condurci , per accompagnarci alla verità in questa VII domenica del tempo ordinario , solennità della Santissima Trinità . Noi fratelli cristiani , secondo le parole di Gesù , siamo coloro che lo Spirito guiderà non solo alla verità , a parte della verità , ma a tutta la verità , alla verità tutta intera a quella Sapienza cioè di cui parla la prima lettura tratta dal libro dei Proverbi : “ … Così parla la Sapienza di Dio – Il Signore mi ha creato come inizio della sua attività , prima di ogni sua opera , all’origine …. – “ . Noi siamo dunque parte di quella Sapienza presente nel mondo sin dall’inizio , già presente nel giardino , in Eden : “ … Dall’eternità sono stata formata , fin dal principio , dagli inizi della terra …. “ . Siamo coloro dunque a cui questa Sapienza , la Sapienza di Dio , è offerta , proposta , donata e grazie a questa Sapienza eterna cioè completa , esauriente , possiamo comprendere o meglio siamo messi in grado di comprendere . Siamo coloro dunque che possono comprendere , che sono messi nella condizione ottimale di comprendere , infatti ai discepoli Gesù , nel Vangelo odierno , dice : “ … Molte cose ho ancora da dirvi , ma per il momento non siete capaci di portarne il peso … “ ma poi aggiunge che la comprensione sarà possibile : “ … quando verrà lui , lo Spirito …. “ . Siamo dunque noi i beneficiari dell’azione dello Spirito Santo , dunque della conoscenza e della sapienza divina , che sono con noi perché è questo che Gesù , Dio promette ; promette la sua totale assistenza , che è l’assegnazione del Paraclito , del Consolatore , colui che : “…. ci consola in ogni nostra tribolazione perché possiamo anche noi consolare quelli che si trovano in qualsiasi genere di afflizione con la consolazione con cui siamo consolati noi stessi da Dio … “ si legge nella seconda lettera ai Corinti di San Paolo Apostolo ( 1,3 ). Attendiamo , dunque , il Consolatore per essere consolati , e consolati , da consolati potere consolare . Siamo chiamati a ricevere ciò di cui ci è chiesto di dare , di trasmettere , di restituire , perché ciò di cui beneficiamo sia per …. cioè sia aperto , sia verso , sia oltre , sia al di là di noi . Non solo , Gesù ci fa comprendere attraverso l’evangelista Giovanni che siamo capaci , abbiamo la capacità , la capienza per essere riempiti , siamo capaci , abbiamo le possibilità di caricarci di un peso , di portare il peso di ciò che ci riempie , di ciò che ci invade , di ciò che ci satura , di ciò che penetra in noi che prende dimora in noi come afferma Gesù dello Spirito di verità nel vangelo di Gv ( 14,17 ) : “ …. Voi lo conoscete , perché egli dimora presso di voi e sarà in voi … “ e ancora Gesù attraverso Giovanni afferma questa verità “ … Se uno mi ama …. noi ( Gesù e il Padre ) verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui … “ ( Gv.14,23 ). Il peso dunque di cui l’uomo è caricato , di cui l’uomo se vuole ( per sua scelta ) si carica , è la presenza di in se stesso di Dio , del Dio Trinitario ( Padre e Figlio e Spirito Santo ) . Da monade l’uomo diviene comunità. Sin dall’origine del mondo , sin dal suo concepimento , l’uomo , noi fratelli cristiani , non veniamo lasciati soli ma inseriti , dunque membri , inclusi nella comunità divina diveniamo , siamo parte di un vivere comune che è eterno , che è da sempre , che è per sempre e, che in noi , è presenza rispettosa e discreta , ma è cerrtezza di presenza , è ciò che assicura a noi Gesù : “ … e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso lui …. “ . ( Gv.14,23 ) Il portare in noi il Dio trinitario , esserne dimora ci apre orizzonti , svela un mondo nuovo , ci fa entrae nella novità , nel nuovo , ci fa prendere coscienza della nostra vera essenza cioè del nostro particolare modo di essere , di esisestere quel modo che spesso , troppo spesso rimane nascosto , celato , non conosciuto . Il contenere , l’essere capaci , il fare spazio al Dio trinitario nella nostra esistenza , nel nostro particolare modo di essere , nel nostro esistere ci introduce in un mondo nuovo , nella modalità del credere , dove il finito diviene l’infinito , l’eterno , l’eternità , dove l’impossibile diviene il possibile , dove l’invisibile diviene il visibile , dove lo sperato diviene il certo , il reale perché , come afferma Gesù ( Gv.6,29 ) : “ … questa è l’opera di Dio : credere in colui che egli ha mandato … “ .