TU
“ Tu sei un bene per me “ è il motto scelto quest’anno da Comunione e Liberazione per il Meeting , un appuntamento ormai vecchio di 37 anni , un uomo maturo , nel pieno delle sue facoltà fisiche e mentali . E’ in quel “ Tu “ che dobbiamo soffermarci , è su quel Tu che dobbiamo riflettere ….. come cristiani abbiamo il dovere di riflettere . Smembrando , sezionando la frase per comprendere , conoscere l’intenzione , non tanto di chi l’ha generata e partorita , ma ciò che a noi richiama quello slogan , evoca quando non invoca ….. Essere un bene significa avere valore , valere , essere prezioso , essere ricercato , essere tesoro e qui il passo al Vangelo , nel Vangelo , è breve : “ Perché là dove è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore “ ( Mt. 6,21 ) . Per un bene prezioso , un gioiello , si ha interesse , e l’interesse è anche attirare l’attenzione e richiama quell’ “ I care “ di milaniana memoria ….. mi piaci , vali , mi interessi , un antropocentrismo dichiarato , anche un innamoramento proclamato , tanto che la parola tesoro è usata nell’intimo dialogo tra amanti , tra innamorati o anche manifestazione di amore materno o paterno verso i loro beni , i loro tesori ….. su quel modo di esprimersi ( il mio tesoro ) Tolkien costruisce racconti interminabili ed avvincenti , più che fantasiosi , significativi , comunicativi di un profondo pensiero radicato . Circa l’ essere il “ sei “ contenuto nella frase , presuppone l’esistenza , è come dire vale la tua esistenza , la tua vita , il tuo essere vita , movimento , divenire , ma anche ciò che sei o sei stato e che presumibilmente sarai . Quell’essere significa che non si può essere altrove ma presenti fronte a fronte , faccia a faccia , in un confronto , che può essere anche scontro ma pur sempre confronto … fronte contro fronte , sguardo nello sguardo …… ed è ancora linguaggio tra amanti … amore . Quel “ per me” con cui si conclude la frase , il motto , lo slogan , coinvolge , “ tira in ballo “ per usare il linguaggio di strada , chiama e richiama , estrae dall’anonimato , pone al centro di un interesse … del mio interesse , dunque in ciò c’è considerazione dell’altro, coinvolgimento dell’altro nel mio ambito . Quel “ per me “ personalizza , mi personalizza , ti personalizza , rende co-protagonisti , protagonisti con …. Con chi ? Con te , quel “ Tu “ con cui si apre il motto . E’ significativo che la consonante sia maiuscola e la stessa posizione nella frase ne indichi la primazialità , avrebbe potuto essere spostato nel centro della frase , ma avrebbe perso la primazialità della posizione e la vocale maiuscola . La vocale maiuscola e la primazialità indicano , danno una indicazione come il quadro di Carvaggio “ la chiamata di Matteo “ o come il dito di Dio disegnato da Michelangelo sulla volta della Sistina , l’atto è quello di indicare chi è posto al centro dell’attenzione , chi è soggetto , colui che interessa , che ha valore , che , nelle opere citate , è sempre l’uomo e a indicarlo è sempre Dio . L’uomo è importante per Dio ( è la sua creatura, fatto “ poco meno degli angeli , di gloria e di onore lo hai coronato , gli hai dato potere sulle opere delle tue mani, tutto hai posto sotto i suoi piedi “ così recita il Salmo 8 ) , e l’uomo è posto al centro del pensiero di Dio che è pensiero Trinitario . Ma ha anche un altro significato quel “ Tu “ , sdoppiando lo slogan , l’uomo rappresentato dal Tu è quel Cristo che è tutto per me , è Dio e uomo e come tale , e perché tale , occupa il primo posto mentre io , nel motto ,l’ultimo … Tu …… me . Ma per Dio è esattamente il contrario , l’uomo nella sua scala di valori è posto al primo posto e lui si pone all’ultimo … al suo servizio … Tu ( uomo )….. me (Dio ) , è l’abbassamento , la chenosis . Non cerchiamo di sostituire altro a quel “ Tu “ …… ci lascino sognare ….. e da cristiani trasfigurare ……. di andare oltre la figura …. l’apparenza …. e cogliere l’essenza e non ….. l’assenza .