UN TAPPO DI CERA DA RIMUOVERE
Il santo Padre si è rivolto ieri , a 130 presuli nominati nel corso dell’anno , ciò che ha detto a loro vale per tutto il popolo cristiano compresi i presuli di vecchia nomina . Tra le altre cose ha fatto riferimento con durezza “ alla dignità del lavoro umano di cui sono prive generazioni intere , ridotte a statistiche …. “ e qui non per essere ripetitivo ,ma sono mesi che “martello” il presule di questa diocesi , ricordando che non puo’ dare lavoro ai pensionati solo perché raccomandatogli dai suoi amici o direttamente suoi amici e poi predicare e condannare dall’ambone , i mali della società che condanna i giovani alla disoccupazione … lui è il primo che dice e non fa , che potrebbe fare ma non muove un dito , ma che preferisce assecondare borghesi e gente che conta solo per opportunismo . Ancora il Papa fa riferimento : “ alla desertificazione dei rapporti , alla deresponsabilizzazione diffusa , a disinteresse per il domani , alla crescente e paurosa chiusura “ questa osservazione è per chi non è capace o , per opportunismo , non vuole leggere i segni dei tempi , e non riconoscendo i propri limiti , non permette, nega, a chi ha il carisma di leggerli , di trasmetterli , dunque alla comunità di progredire , quindi condannandola a regredire . Il comportamento di questo presule come dice il Papa porta “ allo smarrimento di tanti giovani …..” e il suo volere ritirare forzatamente ,in casa di riposo , certo clero anziano ha come risvolto la condanna : “ alla solitudine di non pochi anziani “ ancora parole del Papa, ma è una denuncia che da mesi riporto su questo sito . I miei pressanti appelli al dialogo con monsignore non hanno portato a nulla , non ho avuto nessun tipo di riscontro , non ha argomenti perché non sa cosa rispondere a giuste osservazioni , non deliranti come lui ed i suoi amici e collaboratori sostengono . Non sono certamente lontano dalla Chiesa né mi allontanerò mai , dove andrei ? “ Solo tu Signore hai parole di vita eterna “ , io cerco queste parole , non certo quelle di monsignore , se ci sono bene , ma se non ci sono la mia fede non ne risente , forse la sua , perché io continuo a chiedere dialogo , mentre lui continua a negarsi , problema suo , direi che dovrebbe come afferma Papa Francesco rimuovere con delicatezza e cura la cera che lentamente si è depositata negli orecchi impedendo di ascoltare Dio . Chi non vuole ascoltare il fratello non vuole ascoltare Dio che è nel fratello , chi si nega al fratello , si nega a Dio che è nel fratello , e questo è materia di richiesta di perdono e di misericordia , cioè in ginocchio in confessionale . Ancora il Papa afferma : “ … riscaldate il loro cuore con l’ascolto umile e interessato al loro vero bene …… “ Credo proprio che monsignore abbia un tappo di cera da rimuovere , perché non ascolta e che dovrebbe cambiare gli occhiali perché non riesce neanche più a leggere ciò che il Pontefice gli indirizza . Poi consapevole dei modelli che vengono proposti nelle parrocchie e nelle diocesi , nei gruppi e nelle associazioni cattoliche il Papa ha messo in guardia i presuli con queste parole : “ … vegliate perché non si insinui pericolosamente nelle vostre comunità quella superbia dei – figli più grandi – “ :da noi in diocesi vengono ancora proposti i modelli di famiglie , le famiglie modello , i modelli di fedeli e i fedeli modello , i modelli di preti e i preti modello , categorie sulle quali monsignore ha fatto degli scivoloni e delle figure che lo hanno segnato per sempre agli occhi di parecchi fedeli e preti , proponendo personaggi sui quali bisogna stendere un velo pietoso , chiedendogli di fare mente locale , di rinfrescarsi la memoria e di vergognarsi per essersi permesso di proporre come modelli , figure che non hanno niente a che fare con l’unico modello che dovrebbe proporre : Gesù Cristo , il Figlio di Dio . I figli prediletti di monsignore sono dunque demoliti e spazzati via dalle parole che il Papa ha indirizzato ieri ai presuli .