UN TELESCOPIO NEL DESERTO
Sapete cari amici di Chiesa controcorrente che nel deserto di Arecibo in Cile , è stato costruito il più grande telescopio del mondo , è stato costruito lì per le favorevoli condizione climatiche che consentono una accurata esplorazione dell’universo , tra l’altro tra gli scienziati di tutto il mondo che si avvicendano per osservare l’infinito o il finito Universo ( la creazione diciamo noi cristiani ) c’è anche un figlio della nostra terra biellese . Intervistato , uno di questi astronomi , asseriva che non esiste il presente ma solo il passato , perché la luce che noi percepiamo la percepiamo solo dopo che la fonte l’ha generata e ciò vale anche per il pensiero , per la parola , siamo sempre nel passato , viviamo sempre nel passato , siamo dunque del passato , quindi siamo tradizione , quel complesso di memorie , notizie , testimonianze , trasmesse da una generazione all’altra . Solo il Creatore vive il presente , perché crea, ha creato le condizioni del passato ….. della tradizione e la tradizione è il trasmettere oltre . Il futuro è lasciato da Dio all’uomo , è a lui consegnato , suo appannaggio ……. e qui metto una serie di puntini di sospensione per ciò che sono i risultati , l’impronta che l’uomo ha impresso all’ambiente una macchia d’unto su di un vestito candido ….. Ma il Creatore nonostante tutto affida il futuro all’uomo e lo dota della libertà di scegliere responsabilmente , di determinare dunque il futuro , come ? Facendo memoria del passato ( quel passato che è dunque la sola condizione propria dell’uomo ) ma attingendo ( se vuole , per scelta , liberamente ) dal presente che è Dio , il Creatore ….. mentre il futuro è ciò che caratterizza l’uomo è ciò che l’uomo lascia di sé e che condiziona il creato ….. è ciò su cui saremo giudicati . Sappiamo , perché cristiani , che la Tradizione che ci è trasmessa è la verità rivelata lo sappiamo dalla Sacra Scrittura ….. e dai Padri della Chiesa , quella tradizione dunque ci è data , è stata resa possibile attraverso il sacrificio e l’esperienza di generazioni ….. ma prima di tutto dall’esperienza e dal sacrifico di Dio attraverso il Figlio , il Cristo …. ebbene ciò …. ci dovrebbe aiutare a progettare il futuro che , essendo futuro ….. cioè ciò che ancora non è , ciò che deve ancora diventare ….. ciò che non appartiene a noi ma a chi non è ancora ….. ovvero le generazioni che seguono la nostra , le generazione future , quelle che ancora non sono . Ora cosa manca all’uomo per vivere il suo passato , cioè la sua vita che , non avendo presente è sempre passato ma rivolto e tendente al futuro ? Il non credente radica il suo credo nel caso , nella casualità , ciò che può capitare , il capitabile …. senza che questo sia finalizzato ….. dietro a questo modo di concepire la propria esistenza c’è il nulla , Margherita Hack in un confronto con il Vescovo di Verona Mons. Zenti affermava che siamo , l’uomo è , un pugno di atomi che si disperdono nello spazio ….. per il credente, la vita , la sua esistenza , il vivere il suo passato è la speranza , dunque la fede , la fiducia nel Presente che è garanzia del futuro . La lettura del libro degli Atti degli Apostoli , che è la storia , la Tradizione trasmessa , il vagito delle prime comunità cristiane , la loro strutturazione , organizzazione cioè il futuro …. risponde alla domanda poc’anzi posta ….. per vivere la sua esistenza , la sua vita , l’uomo ha necessità del Presente , Dio , che lo indirizza al futuro che non è solo la conservazione del creato , ( che è poi il nostro presente anche se noi lo percepiamo come passato ricordando ciò che affermava l’astronomo dell’osservatorio di Arecibo ) ma la nostra eternità …. il nostro futuro è l’eternità , la vita eterna , la confermazione della nostra dignità che davanti a Dio , al Presente diviene presente ….. l’uomo vive il presente quando sarà ammesso alla presenza di Dio , del Presente . Questa speranza , questa fede ci viene offerta dalla promessa che Dio ha fatto a questo popolo in cammino , a noi fratelli cristiani , e lo leggiamo in Atti : “ … voi invece tra non molti giorni sarete battezzati in Spirito Santo “ . Oggi abbiamo lo Spirito Santo , ci è stato in dono lo Spirito di Dio , che è Tradizione , Presente che ci traghetta nel futuro ……. tra le sua braccia . Abbiamo senso , un senso , non siamo nulla o del nulla , non siamo un pugno di atomi dispersi nell’universo …….. ma, nello Spirito , con lo Spirito diveniamo protagonisti del passato , del presente e del futuro . Il Signore lascia la scena ? C’è un avvicendamento tra il Cristo e lo Spirito Santo ? No , Luca che è l’autore ispirato degli Atti degli Apostoli e del brano di Vangelo che oggi la liturgia ci offre , scrive che Gesù : “ …. fu elevato in alto …. “ in Atti …… e nel Vangelo : “ … si staccò da loro e veniva portato su , in cielo . “ Non c’è nessun avvicendamento , ognuno di noi , di noi credenti fratelli cristiani , viene portato in cielo , viene innalzato ed a ognuno di noi è conferita una dignità eterna , universale , perché come ci dicono quegli astronomi dal lontano Cile l’Universo non ha confini , o forse sì , ma non li hanno ancora delimitati , né avvistati , confermano però che il presente non è da noi , non siamo noi , non lo viviamo noi , noi siamo il passato , viviamo il passato , siamo dunque l’uomo del passato , l’uomo vecchio di cui Paolo scrive …… la novità , la vera novità è che per spaziare ,fluttuare , vivere quell’universo e giungervi ai confini o comprendere che in quell’Universo non ci sono limiti dobbiamo lasciarci elevare , lasciare ciò che siamo per divenire ciò che dobbiamo essere , ciò per cui siamo stati voluti creature …. Dio , divini perché Lui è divino , eterni perché Lui è eterno ,Presente perché Lui è Presente .
Oggi celebro a Vaglio alle 10,00, a Pavignano alle 11,00 e alle 17,30.