UNA BAMBINA

18.11.2016 14:37

La notizia che oggi vorrei commentare con voi , cari amici di Chiesa controcorrente , è quella relativa all’arresto di un sacerdote a Vibo Valenzia, per abusi su di un immigrato minorenne . Il fenomeno non dilaga , è parte di questa società da sempre e lo sarà per sempre , perché il cuore dell’uomo è un abisso , sentenzia il salmo , e non è un fenomeno che riguarda casa d’altri , consultavo vecchi articoli di giornali locali di qualche anno fa di sacerdoti immischiati in storie di molestie e atti di libidine anche e non solo , nei confronti di immigrati . Il fatto di Vibo Valenzia mi riporta alla mente quanto mi è capitato qualche settimana fa . Avvicinato da un confratello a commento di quello che è successo in terra brasiliana ad un nostro missionario condannato per il reato di pedofilia là commesso ed oggi qui residente e fino a pochi mesi fa nominato viceparroco in una parrocchia locale , sono stato testimone di una mistificazione a dir poco incredibile . A difesa del condannato dalla giustizia brasiliana , il confratello giustificava che i costumi in quel Paese sono diversi dai nostri , e concludeva che “ quella “ ( la vittima dell’abuso una bambina di nove anni ) non era altro che : “ una puttanella da strada “ . Sono inorridito a sentire proferire quelle parole , sopratutto da un ministro di Dio . In un incontro che ho avuto con il vescovo qualche giorno fa , ho riferito questo fatto , salvaguardando l’identità del confratello ( che affido alla misericordia di Dio ) quella misericordia che da uomini , solo da uomini , non è stata a me tributata nell’anno del Giubileo della Misericordia . Il vescovo non ha commentato …… Al confratello , che mi ha avvicinato , ho ricordato che stava parlando di una bambina di nove anni e non mi sono speso in altri commenti ….. come uomo e padre per quella persona , in quel momento ho provato ribrezzo , schifo ….. ma è prevalsa in me l’educazione cristiana e la formazione sacerdotale , dunque l’ho affidato alla Misericordia divina nella celebrazione della Santa Messa , come mi è stato imposto in assenza di popolo e, accostandomi al sacramento della riconciliazione , in quella stessa giornata , ho accusato quel mio sentimento che ho a voi confidato , cari amici di Chiesa Controcorrente . Nel racconto al vescovo ho paragonato , per analogia , quella bambina al Cristo , al Cristo abusato , usato , brutalizzato perché piccolo , indifeso , fisicamente e visibilmente debole nel corpo di una bambina ,di una creatura ( … fatta poco meno degli angeli …. ci insegna il Salmo ) il Cristo sfruttato , ingannato abbandonato , vilipeso ….. quella bambina ha vissuto la passione e la morte , la morte dentro di sé , l’analogia con la Passione del Cristo è evidente , da scoprire , da meditare . Non sapremo mai nulla di quella bambina …. sappiamo solo che si sono spese ( e io dico sprecate qualche mese fa , in un goffo tentativo di difesa ) parole di encomio circa l’operato di chi si è macchiato di quell’orrendo delitto, si è arrivato persino a presentarlo come persona sofferente e per questo fatto si imposto rispetto , ma non è stata spesa una parola , una sola parola per la passione cristica che quella bambina ha vissuto , la passione del Cristo che era e che è in lei , anzi nell’opinione di qualcuno dopo l’abuso le si getta fango addosso … forse proprio perché donna ? Sono stato accusato pochi mesi orsono di non mettere la faccia in ciò che dico , ( lascio ai lettori giudicare ) ora però gradirei che chi ha proferito quelle parole su quella bambina , se uomo , se cristiano , se prete , ci mettesse la faccia , così come la mettessero quelli che mai si sono preoccupati della vittima , ma solo del carnefice forse perché bianco , uomo ( oggi di ciò con la stessa leggerezza si identifica chi ha votato il nuovo presidente USA ) e prete? Il problema della pedofilia e di una neanche tanto celata misoginia e maschilismo è evidente anche in ambienti ecclesiali , è brace sotto la cenere , non è il caso di drammatizzare o ridicolizzare evocando l’Inquisizione come qualche politico con quell’estrema leggerezza , che ricorda più la goliardia che l’azione politica , liquidò il caso , dobbiamo solo renderci conto della sua esistenza qui , ora e non solo a casa d’altri , l’affermarlo è il primo passo sulla strada della risoluzione . Nell’era delle scuse doverose , sento io a nome e per conto di questa diocesi di avanzare pubbliche scuse a quella bambina , al suo candore , dopo quell’atto di violenza sento il dovere di asciugare quelle lacrime , di ricomporre quei vestiti scomposti di pettinare quei capelli scompigliati ( l’analogia …… la corona di spine e la tunica buttata sul corpo martoriato del Cristo per irriderlo “ Salve re dei Giudei “ …… e per irriderla “ … puttanella da strada …. “ ). Siamo troppo cresciuti , siamo divenuti cinici , razzisti , classisti e maschilisti ….. se non ritorneremo come bambini non entreremo mai .