UNA GIORNATA AL PULITO LONTANA DALLA SPAZZATURA
Voglio rivolgermi direttamente a te mio Signore e ringraziarti per questa giornata (quella di ieri ndr). Ho presieduto io prete, tuo sacerdote per sempre un rito funebre civile, è il segno dei tempi, si coglie la profezia del Santo Giovanni XXIII, i segni dei tempi, il cambiamento, come affermava Thoreau: “ desidero fare un affermazione estrema e per questo sarò enfatico: la civiltà ha già fin troppi paladini, il pastore, il comitato scolastico, e ciascuno di voi potrà assumersi questo compito”. Attraverso questi uomini, tuoi pensatori Signore dai una via, indichi una strada. La giornata iniziata con una pioggia torrenziale ci ha poi regalato il sole perché quella piccola folla potesse essere convenuta per ascoltare la tua parola, ognuno come l’ha pronunciata,ognuno come l’ha percepita, ognuno come l’ha interiorizzata. La terra si è riversata su quelle assi, ed è stata la pace, il silenzio, ci si è dispersi portando dentro di sé parole e immagini, vita vissuta, sono poi salito a celebrare il tuo sacrificio, ti ho tenuto stretto tra le dita, ti ho assunto e distribuito, avendoti incontrato prima in quelle pagine scritte nella mia lingua, che è la tua manifestazione. Sei penetrato nelle mie orecchie per raggiungere il cuore e l’hai dilatato quanto basta per contenerti. Mi Sono prestato e tu mi hai usato lasciandomi un senso di gioia e pace. Mai mi sono sentito più utile. Ho poi raggiunto i miei affetti, quelli più stretti, intimi. Li ho baciati tutti, li ho osservati e li ho amati come un torrente in piena, un sentimento di benessere mi ha invaso e mi ha fatto sentire il peso della stanchezza la voglia di stendermi e di riposare al tuo cospetto. Il ritmo della preghiera pregata e quello della preghiera silenziosa ha scandito il tempo che è passato, tu hai voluto che vivessi questa giornata in cui la tua Chiesa, madre e sposa ricorda un uomo del silenzio Bruno, il certosino: oggi non ho sentito il peso della gerarchia locale, mi sono sentito pulito, lontano dalla spazzatura, in mezzo agli autunnali colori di un bosco, le prime foglie a terra, i ricci aperti che riversano le castagne color mogano e la terra nera che ovatta il susseguirsi dei miei passi. Capisco ora dopo questo immergermi in Te, che sei ovunque e come scrisse uno dei tuoi pensatori:” gli uomini cercano pellegrinaggi e i pellegrini terre sconosciute”. Tutto è da scoprire perché con te si è liberi e se sei un uomo libero allora sei pronto a metterti in cammino. Alzo gli occhi verso il cielo…