UNA PRESENZA INGOMBRANTE

13.07.2016 06:22

E’ sempre più singolare questo consiglio episcopale , uno dei suoi membri è stato ricoverato presso la struttura ospedaliera nelle quale per tre giorni alla settimana celebro la Santa Messa …. quasi esclusivamente per il personale infermieristico religioso che lì presta il suo operato , svolge il suo ministero , la sua azione pastorale .Tutti i preti che sono stati ricoverati sino alla scorsa settimana ( e in questo anno e mezzo della mia attività liturgica sono stati cinque ) o hanno partecipato alla S.Messa o hanno richiesto di ricevere la santa Comunione presso la camera che li vedeva degenti . E’ singolare che il membro del consiglio episcopale , che tra le tante deleghe detiene quella di vicario episcopale per il clero, non abbia sentito la necessità o il dovere istituzionale di incontrare chi in quel momento svolge funzione di cappellano . Per dovere di cronaca , non ha mai sentito il piacere , la curiosità , nella sua carica istituzionale , di incontrarmi , per capire , conoscere il mio aperto dissenso nella chiesa istituzionalizzata che lui rappresenta e che io aborrisco e rifiuto , preferendo la Chiesa di Gesù Cristo , anti – istituzionale , non convenzionale , rivoluzionaria , controcorrente ,lontana da quella chiesa invischiata in intrighi , intrallazzi e porcherie di palazzo . Solitamente il personale infermieristico religioso, per cui celebro la S.Messa , mi ha sempre informato del ricovero di confratelli ….. l’assenza di questa informativa , mi fa dedurre la volontà , del degente , non tanto di tenermi all’oscuro del suo ricovero per riservatezza , ma della sua volontà di non volermi incontrare …. volontà che io rispetto … ci mancherebbe …. prima di tutto la libertà …. spero solo che per la mia ingombrante presenza non abbia dovuto rinunciare all’Eucarestia , anche se l’episcopaliano vicario appartiene alla ultra- modernista e bosiana corrente del “ più Messa , meno Messe “ e del digiuno eucaristico , che per certi preti in diocesi , anche docenti nel, e del “FU “ seminario cittadino , ( quello che Gabriel con gli episcopaliani suoi vicari ha provveduto a cancellarne anima e spirito , conservandone solamente il corpo con la nomina , di uno di loro a rettore …. un fantasma ) significava celebrare il meno possibile ,a loro detta per provare , sentire la necessità , il desiderio dell’Eucarestia ……. in realtà una incombenza in meno per questi mestieranti del sacro .Questi mi ricordano e riflettono ciò che i telegiornali nazionali in questi giorni ci hanno abituato a vedere …… impiegati pubblici che per non farsi riprendere dalle telecamere mentre “ marinano “ il lavoro ( eterni adolescenti ) timbrano il cartellino indossando come copricapo uno scatolone ….. siamo alla frutta cioè nella più totale decadenza delle istituzioni . Che io faccia schifo a questa gente , lo capisco perfettamente , rappresentano il vecchio che affonda in un mare di fango a cui io chiedo conto ,e per questa mia richiesta comprendono che nella loro vita hanno prodotto fango e lo producono ancora e continuamente , dicono con la loro esistenza l’incapacità di rinnovarsi , ma quella di adattarsi , l’incapacità di rinascere a vita nuova , di reagire ….. , rappresentano l’uomo vecchio che Paolo indica in chi non accetta il cambiamento per puro opportunismo , comodità … per potere … per puro esercizio di potere . Hanno capito poco se non nulla dell’Eucarestia , dunque della Comunione , della Comunità , della Ecclesìa , sanno gestire soldi e mestiere , pagano bollette ma non sanno amministrare la carità neppure l’elemosina ….. fanno pena e paura , il loro fallimento è pericoloso perché trascina in basso …. come gli angeli decaduti … sempre più in basso ignari fedeli che si fidano … mal si fidano . E’ arrivato e se né andato senza volermi far sapere della sua presenza e senza volermi incontrare e rispetto il suo silenzio e la sua volontà , con ciò ha perso un ulteriore occasione di incontro nel Signore e se manca questa volontà , mi chiedo perché dovrebbe essercene un ‘altra …. quello che questa gente auspica , non è l’incontro alla mensa Eucaristica , ma a tavola , in un ristorante di lusso e di classe ( quelli che amano frequentare ) tra una portata e l’altra , tra una bevuta e l’altra ….. non sono interessato all’azione pastorale proposta cioè a introdurre cose che poi devo espellere …… no grazie alla filosofia della tre giorni del clero a cui ho già purtroppo partecipato .