URLABAT!

01.10.2015 09:33

Sì …..  entro nell’argomento perché c’è già entrato Francesco , il Santo Padre , ma prima di lui i suoi predecessori Giovanni Paolo II  e Benedetto XVI anch’essi si sono permessi di entrare nell’argomento : la pedofilia , gli abusi sui minori commessi dai chierici …. Il delirio di onnipotenza  . Tutto questo mentre , proprio in questi giorni , la pochezza della politica, ha mostrato il suo vero volto in quello del sindaco di Roma che per spot , opportunismo si è infilato nella cronaca godendo poi  della copertura e delle giustificazioni del partito a cui appartiene, che ha sempre vomitato addosso alla Chiesa, per ideologia spicciola , da quattro soldi , accuse di coperture e giustificazioni ….. chi di spada ferisce ,di spada perisce .

La Chiesa attraverso i suoi pontefici  , senza rottamare nessuno (vanto il leader del partito del sindaco capitolino ) ma per giustizia , ha ridotto allo stato laicale 400 preti di cui sono stati dimostrati abusi su minori dunque ha avuto il coraggio di dimostrare che il tempo delle giustificazioni e delle coperture è finito , il segnale ora lo dia la politica rea di conservare a gò gò  scheletri negli armadi.

Andrea Tornielli giornalista , dal volo Filadelfia – Roma scrive che il Papa ha definito la pedofilia “ una cosa bruttissima “; il Pontefice ricordava ai presenti ,affinché il mondo fosse informato, che tanti vescovi hanno sofferto perché non sapevano , e alle famiglie degli abusati che ciò che hanno subito  “ è stato quasi un sacrilegio “ ; ha poi giustamente ricordato , non per giustificare , ma per giustizia che  “ gli abusi avvengono dappertutto , ma che quando li commette un sacerdote è gravissimo perché la vocazione del sacerdote è quella di far crescere quel bambino o quella ragazza verso l’amore di Dio , verso la maturità affettiva verso il bene “. “ Invece di fare questo “ , scrive Tornielli riferendosi ad una domanda diretta al Santo Padre , “ lo ha schiacciato con il male e ha tradito la vocazione , la chiamata del Signore “ ; poi prosegue , “ nella Chiesa sono colpevoli anche quelli che hanno coperto , anche alcuni vescovi che hanno coperto “ ; per poi concludere : “ ma Dio è un campione per trovare le vie di perdono “ .

Da noi in diocesi non è mai trapelato  nulla , eppure a detta del clero anziano sulla pedofilia si è pronunciato il tribunale , qui da noi in diocesi e fuori diocesi in altro continente , ci sono dunque delle sentenze ?

Io , circa questo delitto , ho ricevuto alcune segnalazioni , una mi ha colpito molto , in quanto chi mi ha scritto è andato a colloquio con monsignore il quale neanche tanto velatamente lo ha invitato a tacere ( per convenienza sua ) , e a cambiare chiesa se non gradiva la presenza di quel prete e questa persona mi ha confidato che  , dopo quell’incontro , sente un certo disagio nel professare la fede , e ciò è da imputare a monsignore per la prepotenza con cui ha accolto un fedele giustamente scandalizzato e dalla volontà di nascondere e coprire ( in barba a ciò che sostiene il confratello , secondo il quale a sproposito, imputerei tutto ciò che succede in diocesi al re travicello ) .

Circa il sottoscritto , ricordo e ricorda bene anche monsignore , che a lui  ho indicato un confratello che scherzava non convenientemente con ragazzine che frequentavano le scuole medie , ma non ho avuto risposta , mentre il comportamento del confratello ha continuato imperterrito , direi protetto e taciuto dalla massima autorità di questa diocesi . In ultimo per descrivervi  il clima che si respirava in  seminario qualche anno fa , vi racconto del tentativo di approccio , respinto , di un seminarista con una ragazza e le minacce di questo nei confronti della malcapitata , la quale nel confidarsi con un altro seminarista è stata consigliata di tacere , di non dire nulla , omertà imparata, trasmessa , in fondo,  dalla massima autorità di questa diocesi che travisa il verso attribuito a Dante Alighieri : “ il più bel tacer non fu mai scritto “ . Quando si viola la libertà e l’ intimità di un individuo  ,non si deve tacere ma denunciare quel tale, che di fatto  si è già legato da solo una macina da mulino al collo , secondo l’insegnamento di Gesù ….. tacere … quel tacere che quel genio di monsignore consigliava al sottoscritto , portandomi ad esempio le parole di Gesù , che secondo lui durante la Passione “ tacebat “ ( smentito e smentibile , basta leggere attentamente  il racconto della Passione nei  quattro vangeli  ) me lo scrisse in quella sua lettera che io pubblicai per voi cari amici di Chiesa Controcorrente in data 30 ottobre 2014 e leggendola allora e rileggendola oggi ancora si coglie il tono minaccioso che consiglia al dissidente dissenziente , di avere qualcosa da perdere , lui , il poveretto si riferiva a quel “ normale avvicendamento “ che di lì a poco è arrivato  e non si ha il coraggio di chiamarlo con il suo vero nome “ forzato e voluto avvicendamento “ vendetta , congiura tramata nel buio della notte, commentata dai 4 pettegoli di piazza del faraone , di cui uno di questi è stato a sua  volta “avvicendato” nella faida delle nomine  tra i pensionati di lusso ( chi di spada ferisce di spada perisce ) . Per monsignore dunque per quanto riguarda la pedofilia il consiglio , molto  poco evangelico  è tacere “ tacebat “ mentre per il Papa , per quanto riguarda la pedofilia il consiglio evangelico è urlare “ urlabat “  ( Il mio latino maccheronico , non è quello di monsignore …… la sua è alta cultura , altra cultura ) … e allora diciamolo …….. almeno diciamolo anche da noi il problema del delirio di onnipotenza si pone ! O solamente si è posto ?  Si risponda , si dimostri di avere gli attributi , perché il Papa dimostra di essere uomo , perché il prete deve essere uomo non basta che sia un mezzo uomo  .

Il Salmo ci avverte che “ il cuore dell’uomo è un abisso “ non dunque trasparente , non se  scorge il fondo , siamo in balia del dubbio , che è lecito tanto da essere divenuto metodo di ricerca ( è ciò che ha incarnato Pietro Ingrao  secondo un commentatore politico ) ma il dubbio è stato introdotto dal peccato , e la libertà , la trasparenza , il controllo , la pace avvengono con la confutazione del dubbio con la fede dunque frutto della speranza e dell’amore , la carità è chiarezza , luce dunque non nascondimento , dialogo , apertura ad ogni problematica dove non c’è posto per coperture e giustificazioni faziose e partigiane .