VECCHIARLAMENTO
Oggi , la Chiesa fa memoria di San Carlo Borromeo ed è l’onomastico di mia madre quasi novantaduenne , una arzilla vecchietta direi saggia perché sa occupare il posto che, più che la sua storia , la sua età gli ha riservato . E’ malferma sulle gambe ma con il suo deambulatore , che lei chiama , la sua automobile , si sposta agevolmente sia in casa che fuori casa . A novant’anni bisogna sapersi limitare , dare dei limiti , segni e perle di saggezza . E’ completamente autosufficiente , è molto lenta , rallentata , frenata nei movimenti e nel ragionamento ….. direi tutto normale considerando la veneranda età . A quell’età tutto è permesso , si è più che nonni , bisnonni , anche la gente si dimostra benevola e comprensiva , rispettosa verso queste persone divenute personaggi e volentieri le si festeggia sempre con sorrisi e gentilezze . Grave sarebbe se con quell’età pretendesse di imporsi o per il fatto di essere arrivata a quel traguardo si dimostrasse arrogante , scostante , saccente . E’ ciò che è successo ieri sera in un salotto televisivo tra il direttore e fondatore del quotidiano Repubblica ed un giovane parlamentare penta stellato . Il vecchio direttore coscritto di mia madre , con il suo stesso vigore cioè quello di un ultra novantenne ha dimostrato tutto il livore verso la gioventù e poca lucidità , quella lucidità che forse un tempo aveva , ma che ora ha naturalmente perso . Diversamente da mia madre non sa accettare la sua condizione , non sa stare al suo posto , anzi vuole occupare anche quello degli altri , il posto che non gli appartiene . Fare il proprio tempo significa accettare ciò che si è , quello che si è stati , dunque quello che non si è più , e il direttore non è neanche più una persona educata , infatti con la sensibilità di un elefante in una cristalleria e una forte dose di arroganza ha aggredito verbalmente , non solo il parlamentare penta stellato , ma il movimento stesso , oggi il primo partito del Paese , reo di non piacergli a pelle , di non essere di suo gradimento . Nell’alto della sua saccenza e arroganza ha dichiarato di avere telefonato al premier per invitarlo a cambiare la legge elettorale perché questo movimento ( non solo di giovani , ma anche di novantenni e intellettuali ricordiamo il premio nobel per la Letteratura di qualche anno fa , Dario Fo , recentemente scomparso ) non possa giungere al governo , e accusando il giovane parlamentare di avere un padrone ( e mi fa specie sentirlo dire ad un direttore di giornale …… ) e di appartenere ad un movimento comico ,dunque ridicolo che va a caccia di voti , fotografando e descrivendo , in una sua fantasiosa , improbabile , quanto improponibile prima pagina “ l’arlecchinesca “ composizione del partito di governo . Penso che nel confronto diretto , il vecchio direttore di Repubblica abbia dimostrato di essere vecchio , non come la mia mamma ingobbita ( la chiamo gobbino ) ma fresca , positiva , solare , ottimista ma non vecchia , capace di vedere nel nuovo e nei giovani il futuro , ciò che lei è stata . Il vecchio direttore vede nei giovani quello che lui non può più essere e questo lo accende di livore . Ad un certo punto lui , un parolaio , che ha fatto della parola il suo mestiere ha accusato il giovane parlamentare di essere un parlatore e lo ha invitato a tacere perchè , a sua detta , voleva prendersi una lunga requisitoria ….. capisco la telefonata con il presidente del consiglio , solo tra arroganti ci si può intendere . Il parlamentare ha detto la sua , pacatamente ha espresso le sue ragioni e ha fatto una gran bella figura , non certo come quella cariatide che dovrebbe avere il buon senso e gusto di sapersi mettere da parte . Mia madre , spesso quando vede altre persone più o meno della sua età che non sanno stare al loro posto li definisce, scuotendo il capo contrariata , con il nomignolo “ vecchiarlamento “ in buona sostanza li definisce vecchi , perché lei che ha saputo farsi da parte a favore delle giovani generazioni è giovane …. buon onomastico mamma .