... vedere, credere , comprendere ...

20.04.2019 16:01 Ascoltando la parola del Signore , che nella solennità di oggi la Liturgia della Parola ci propone ,sembra che il vedere e il credere siano slegati dal comprendere , o meglio sembra che il comprendere ne sia una conseguenza ed infatti lo è . Giovanni , autore e attore , protagonista del racconto poc’anzi ascoltato , giunto al sepolcro e, ceduto il passo a Pietro nell’accedervi , nel vedere i teli che avevano avvolto il corpo di Gesù annota che : “ … vide e credette … “ , ma subito aggiunge che lui e Pietro : “ … non avevano ancora compreso la Scrittura , che cioè egli doveva risorgere dai morti … “ . Dunque Giovanni e Pietro nella e della Pasqua del Signore vedono , credono ma non comprendono. VEDONO ! Vedono l’evidenza , cioè che il corpo di Gesù non c’è più in quello spazio , nel sepolcro . Il corpo cioè è fuori dallo spazio , dall’àmbito , non è più compreso nei limiti certi, è fuori dai loro limiti , è fuori dallo spazio e dal tempo , dalla o dalle realtà spazio temporali . CREDONO ! Credono nel Signore , in ciò che aveva detto , ciò che aveva loro raccontato e credono solo allora , quando i loro sensi , il loro limite , la loro umanità , la loro povertà non percepisce più la forma , il corpo . La forma , l’evidenza sono messe duqnue in discussione , sono discutibili , è discutibile quindi ciò che sino allora si riteneva indiscutibile . NON COMPRENDONO ! Non comprendo l’Eterno , l’eternità , sono fermi al visibile , alla forma , dunque lontani dalla sostanza , dal profondo , dall’intimo , dallo spirituale , da ciò che è spirito o da ciò che proviene dall spirito . Scrisse Paolo nella sua seconda lettera alla comunità che era in Corinto ( 4,18 ) : “ …. le cose visibili sono d’un momento , quelle invisibili sono eterne … “ . I discepoli , gli apostoli sono fermi , statitici , fissi al momento , si consegnano al limite , non vanno oltre , non fanno il salto che la fede richiede , che non è un salto nel buio ma è posare saldamernte il piede sulla pietra su cui si fonda , la pietra angolare , il Cristo che è sì corpo , ma Spirito cioè da sempre e per sempre presente : “ … Non avete forse letto questa Scrittura : La pietra che i costruttori hanno scartata è divenuta testata d’angolo … “ sono parole di Gesù tratte dal Vangelo secondo Marco ( 12,10 ) . Non comprendono e non comprenderanno , neppure nella Pentecoste , allora i loro occhi sì, si apriranno ma non comprenderanno ancora ,o meglio non comprenderanno pienamente ; ascoltiamo a questo proposito cosa scrisse l’Apostolo Paolo nella sua prima lettera alla comunità che era in Corinto ( 13,12 ) : “ …. Ora vediamo come in uno specchio , in maniera confusa …… ora conosco in modo imperfetto …. “ . Non è questo il mondo per comprendere , è nell’eternità che comprenderemo ; Paolo così completa il suo pensiero : “ … ma allora vedremo faccia a faccia …. allora conoscerò perfettamente , come anch’io sono conosciuto … “ . In questo mondo si crede , e si crede all’eternità, nell’eternità ( “ la vita eterna “ parole proferite ogni domenica durante la recita del Credo, la nostra professione di fede ) . Siamo chiamati a credere , benchè vediamo in maniera confusa dunque a comprendere secondo le nostre capacità . Se accettiamo di percorrere questa strada , se ci accontentiamo di ciò che siamo allora : “ …. niente vi sarà impossibile …. “ ( Mt .17,20 ) perché : “ ….. Nulla è impossibile a Dio …. “ ci insegna Gesù ( Lc.1,37 ) . La possibilità per noi di accedere all’impossibile ci è data : “ …. per quella volontà che noi siamo stati santificati , per mezzo dell’offerta del corpo di Gesù Cristo, fatta una volta per sempre ….. “ scrive Paolo nella lettera agli Ebrei ( 10, 10 ) e la nostra possibilità ci è data , donata, in virtù di ciò che Paolo annuncia ai Filippesi nella lettera a loro indirizzata ( 4,10-13 ) : “ …..Tutto posso in chi mi dà la forza ….. “ . Il corpo di Cristo non è più nel sepolcro perché l’offerta è gradita al Padre e il Padre l’ha accolta . Nella santa Messa il sacerdote presentando , elevando il pane ed il vino consacrati , ovvero il corpo ed il sangue del Cristo ripete a viva voce , conforza virile : “ Per Cristo , con Cristo e in Cristo a te Dio Padre Onnipotente nell’unità dello Spirito Santo ogni onore e gloria per tutti i secoli dei secoli … “ ( dal Messale Romano ) ricevendo in riposta , dall’assemblea radunata, amen … cioè , così sia , sia così . L’eternità è sicuramente un mistero , la consacrazione è un mistero , al termine della consacrazione infatti il scaerdote proclama il mistero: “ … Mistero della fede … “ ricevendo in risposta dai fedeli l’annuncio di altri misteri : “ … annunciamo la tua morte Signore , proclamiamo la tua resurrezione , nell’attesa della tua venuta …. “ ( dal Messale Romano ) . Scrisse San Massimo il Confessore nella sua opera , 500 Capitoli : “ … Soltanto la fede arriva a questi misteri , essa …. che è la sostanza e la base di quelle cose che superano ogni comprensione della mente umana … “ e per fede dunque, per comprendere il mistero è necessario accoglierlo , disporsi , come indica il Salmo 54 ( versetto 23 ) : “ … Getta nel Signore il tuo affanno ed egli ti darà sostegno …. “ invito ripreso anche da Pietro nella sua prima lettera ( 5,6-7 ) . La comprensione , la nostra comprensione fratelli cristiani , circa i misteri della fede è racchiusa in ciò che Paolo scrisse nella sua prima lettera ai Corinti ( 2,7-10 ) : “ … quelle cose che occhio non vide , né orecchio udì , né mai entrarono in cuore d’uomo , queste ha preparato Dio per coloro che lo amano … “. Comprendere , l’atto di comprendere fratelli deve passare attraverso alla ragione , sì che la conversione sia ragionata . Ragione ciè il pensare , mettere insieme eventi , avvenimenti , sentimenti come si prega in un versetto del Salmo 118 : “ … ho ripensato la mia vita Signore …. “ . Penso ,ripenso per comprendere , capire. Dobbiamo accettare fratelli cristiani ciò che scrisse S.Agostino nelle Confessioini , ciò che pensò , ripensò della sua vita : “ … ci hai fatti per te , e il nostro cuore non ha posa finché non riposa in te …. “ , quella ricerca sofferta , quel pensare e ripensare apre gli occhi ad Agostino dunque comprende , cioè vede come in uno specchio : “ …. Che io ti cerchi , Signore invocandoti , e ti invochi credendoti , perché il tuo annunzio ci è giunto … “ ancora leggiamo nelle sue Confessioni . Ma comprendere significa anche mettersi alla sequela del maestro e ascoltare i suoi insegnamenti : “ … Insegnami a cercarti e mostrati quando ti cerco : non posso cercarti se tu non mi insegni , né trovarti se non ti mostri . Che io ti cerchi desiderandoti e ti desideri cercandoti , che io ti trovi amandoti e ti ami trovandoti …. “ ci insegna di S.Anselmo nel suo Proslogion . Buona Pasqua fratelli cristiani , abbiamo , visto , abbiamo creduto ora dobbiamo comprendere .