.... Vivere ? E' Cristo ...

19.09.2020 07:06 “ … Per me infatti il vivere è Cristo e il morire un guadagno …. “ scrisse Paolo alla comunità cristiana che era in Filippi e che la liturgia della Parola ha proposto e proclamato , quale seconda lettura , oggi XXV domenica del Tempo Ordinario. Dunque i cristiani , noi fratelli vogliamo morire ? Desideriamo morire secondo quanto scrisse Paolo ? No ,non è così , non bramiamo morire , né possiamo definirci aspiranti suicidi , perché eravamo morti , almeno lo eravamo sino dal momento in cui fummo battezzati . Il battesimo ci ha conferito una nuova vita , una nuova identità , facendosi passare dalla morte ,alla quale appertenevamo , alla vita , la nuova vita , la vita cristiana appunto . Con il battesimo siamo divenuti figli di Dio , figli , cioè eredi come più volte Paolo ha ribadito nelle sue lettere indirizzate alle comunità cristiane sparse nell’allora impero romano e che oggi sono ovunque in questo piccolo mondo se messo a confronto con l’universo . In questo senso il “ … morire è un guadagno … “ ! Divenendo figli di Dio siamo divenuti divini e con la divinità abbiamo ereditato la vita eterna , viviamo eternamente , per sempre , che è sempre stato il sogno dell’uomo e sempre lo sarà . E’ chiaro che la vita eterna non è la continuazione di ciò che siamo noi qui adesso in vita e neppure un miglioramento per come intendiamo noi la vita sociale , politica , economica . No , nulla di ciò . Lasciaremo il nostro corpo che ci sarà restituito nell’ultimo giorno , quando risorgeremo e il nostro corpo sarà glorioso come quello con cui il Cristo si presentò ai suoi discepoli dopo la sua Morte e la sua Risurrezzione . Sappiamo che il nostro copro glorioso ci identificherà così come Cristo è stato riconosciuto dai suoi , sarà diverso ? Immateriale ? Non ci è dato di sapere con certezza come sarà , ma dai racconti che si treggono dai Vangeli , Cristo dopo la sua Risurrezzione apparve agli apostoli nel luogo dove erano volontariamente segregati , nascosti per paura dei Giudei ,e apparve a porte chiuse si legge nel vangelo scritto dall’apostolo Giovanni ( 12,19 ): “ …. La sera di quello stesso giorno, il primo dopo il sabato, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!» … “ . E’ lui , è Gesù ed è il suo corpo a manifestarlo a identificarlo : “ … Detto questo, mostrò loro le mani e il costato . E i discepoli gioirono al vedere il Signore …. “ annota ancora Giovanni ( Gv.12,20-21 ) . Più avanti nel racconto , l’apostolo ( 12,26 ) nel ribadire l’eccezionalità , i segni aticipi di quelle apparizioni commenta : “ … Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa ….. Venne Gesù, a porte chiuse, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!» … “ e invita Tommaso a toccarlo: “ … Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani ; stendi la tua mano, e mettila nel mio costato … “ ( Gv.12,27 ) . Gesù dunque perché Dio , perché di natura divina non è morto , è vivente , è eternamente vivo egli : “ … non è Dio dei morti, ma dei vivi … “ è Gesù stesso ad affermarlo ( Mt. 22,32 ) nella disputa con i sadducei , coloro : “ …. i quali affermano che non c'è risurrezione … “ annota Matteo nel suo Vangelo ( 22,23 ) . Se dunque siamo figli di Dio , come Figlio è Gesù , come Lui è divino , di natura divina per generazione essendo stato generato da Dio ( lo ripetiamo ogni domenica , lo reciteremo tra poco nel Credo “ … generato non creato … “ ) così noi fratelli , figli di Dio siamo divini , dunque riceveremo nell’ultimo giorno , nel giorno della nostra risurrezione quel corpo glorioso come quello che il Cristo ha ricevuto dopo la sua Risurrezzione. Ecco perché la nostra morte a detta dell’Apostolo delle genti è un guadagno , perché divenendo figli di Dio si muore sì , ma per vivere eternamente ; così infatti si prega con il Salmo 81 : “ …. voi siete dei , siete tutti figli dell’Altissimo , ma certo morirete come ogni uomo …. “ L’essere , il divenire figli di Dio è una promessa che Dio ha fatto all’uomo e che lo impegna nei confronti dell’uomo , e Dio è fedele alle sue promesse ,non è certamente come l’uomo che di indole è infedele . Dio parla da Dio e pensa da Dio non come l’uomo ; è l’accusa che Gesù muove a Pietro ( Mt.16,23 ) : “ …. Lungi da me, satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini ! … “ . Siamo dunque figli di Dio : “ … e lo siamo realmente … “ annota Giovanni nella sua prima lettera ( 3,1 ) e ribadisce ( 3,2-3 ): “ …. Carissimi, noi fin d'ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato. Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è . Chiunque ha questa speranza in lui, purifica se stesso, come egli è puro … “ . Ecco il nostro guadagno , ecco la nostra economia . Cosa guadagnamo , qual è dunque il nostro guadagno ? La vita eterna , quella pace interiore che Gesù vive in seno alla Trinità e che augura ai suoi discepoli quando ad essi appare , un augurio estoso dunque a noi secondo quanto promesso da Gesù e annotato da Marco nel suo Vangelo ( 10,29-30 ) : “ … non c'è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi a causa mia e a causa del vangelo, che non riceva già al presente cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e nel futuro la vita eterna … “ . E quando , e come appare a noi il Cristo ? Quando e come , sì che si possa ricevere il guadagno promesso ? Nella Parola , nella frazione del pane,l’Eucarestia , nella preghiera , nel vivere insieme , nel fare comunità , nel vivere nella pace e nella concordia , strade , autostrade verso l’amore , verso Dio perché “ … Dio è amore … “ scrive nella sua prima lettera l’apostolo Giovanni ( 4,8 ) ma tutto ciò non basta . Ciò che si riceve , ciò che si guadagna ad essere cristiani sono anche le persecuzioni : “ … Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi … “ afferma Gesù ( Mt.5,1-12 ) perché il guadagno dell’uomo , di ognuno di noi fratelli è la Grazia di Dio lo scrisse Paolo nella sua seconda lettera indirizzata alla comunità cristiana che era in Corinto ( 12,9-10 ) : “ … Ti basta la mia grazia; la mia potenza infatti si manifesta pienamente nella debolezza». Mi vanterò quindi ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo. Perciò mi compiaccio nelle mie infermità, negli oltraggi, nelle necessità, nelle persecuzioni, nelle angosce sofferte per Cristo: quando sono debole, è allora che sono forte … “ Si legge negli Atti degli Apostoli ( 2,42-47 ) : “ …. Erano assidui nell'ascoltare l'insegnamento degli apostoli e nell'unione fraterna, nella frazione del pane e nelle preghiere. Un senso di timore era in tutti e prodigi e segni avvenivano per opera degli apostoli. Tutti coloro che erano diventati credenti stavano insieme e tenevano ogni cosa in comune; chi aveva proprietà e sostanze le vendeva e ne faceva parte a tutti, secondo il bisogno di ciascuno. Ogni giorno tutti insieme frequentavano il tempio e spezzavano il pane a casa prendendo i pasti con letizia e semplicità di cuore, lodando Dio e godendo la simpatia di tutto il popolo … “ è il modo , il metodo , l’indicazione di una nuova economia , della nuova economia , della sola economia che un cristiano dovrebbe, deve praticare , vivere , perché fondante per ogni cristiano è quanto afferma Paolo nella sua lettera indirizzata alla comunità che era in Filippi 8 4,13 ) : “ …. Tutto posso in colui che mi dà la forza … “. Questo Paolo ci insegna , sì che anche noi , fratelli cristiani , si possa dire : “ … il vivere è Cristo e il morire un guadagno … “ .