... vivere la morte ...

14.08.2021 08:13 Mi domando e domando a voi fratelli cristiani : l’uomo è stato creato complesso oppure è stato creato più semplice di quanto si creda ? Complesso perché infarcito di contraddizioni , lo abbiamo testè ascoltato nella seconda lettura che la Liturgia dlla Parola ci propone oggi solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria , lettura tratta dalla prima lettera che Paolo indirizzò alla comunità cristiana che era in Corinto . Scrisse l’apostolo : “ ... Come infatti in Adamo tutti muoiono , così in Cristo tutti riceveranno la vita .... “. Dunque il credente , noi , coloro cioè che sono in Cristo e di Cristo , sono preda della morte o sono nelle rassicuranti mani della vita ? Come è possibile morire e al tempo stesso vivere ? Paolo scrivendo ai Corinti ( 15,45 ) afferma che : “ ... Il primo uomo Adamo , divenne un essere vivente , ma l’ultimo Adamo ( intendendo Cristo ) divenne spirito datore di vita ... “ . Dunque non si muore , ma sempre si vive , si riceve vita ; e ad abbundantiam l’appartenere a Cristo , il credere , credendo , il cristiano ottiene la vita eterna lo afferma Gesù ,il Figlio ,nel dialogo con il Padre trascritto dall’evangelista Giovanni nel suo Vangelo ( 171-26 ) : “ ... Padre ... “ dice Gesù riferendosi a se stesso al Figlio “ ... tu gli hai dato potere sopra ogni essere umano, perché egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato . Questa è la vita eterna: che conoscano te, l'unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo.... Ho fatto conoscere il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo ... Ora essi sanno che tutte le cose che mi hai dato vengono da te .... custodisci nel tuo nome coloro che mi hai dato, perché siano una cosa sola, come noi ... Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato ... Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell'unità e il mondo sappia che tu mi hai mandato e li hai amati come hai amato me... Padre giusto ... io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l'amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro ... “ . E in un altro passo del Vangelo di Giovanni (6,29 ) l’evangelista , di Gesù , riporta questa affermazione: “ ... Questa è l'opera di Dio : credere in colui che egli ha mandato ... “. Dunque fratelli siamo nelle rassicuranti mani della vita , meglio ancora della vita eterna , cioè siamo per sempre e per sempre siamo , e a proposito di ciò Gesù afferma (10,20 ) : “ .... i vostri nomi sono scritti nei cieli ... “ e i cieli sono eterni perché : “... I cieli sono i cieli del Signore ... “ si prega con il Salmo 115 ( 16 ) . Credendo, pronunciando e vivendo il nostro credo ,la fede, professando la fede viviamo già qui , in questo mondo , subito , ora , in questo preciso istante la vita eterna, viviamo il Regno dei cieli . Questo è il tempo ,la pienezza del tempo , l’unico tempo , il solo tempo , non ve ne sono altri. Recita un noto canto liturgico , un canto di noi credenti , un nostro canto fratelli cristiani : “ ... il Signore è la vita che vince la morte ! ... “ . Già , perché vinta la morte , ottenuta la vittoria sulla morte , in campo rimane solo la vita , dunque l’eternità. Scrisse Paolo ai corinti nella sua prima lettera a loro indirizzata ( 15,54-55 ) : “ ... Quando poi questo corpo corruttibile si sarà vestito d'incorruttibilità e questo corpo mortale d'immortalità, si compirà la parola della Scrittura: Dov'è, o morte, la tua vittoria? Dov'è, o morte, il tuo pungiglione? ... “ . Dunque l’uomo , noi fratelli siamo un corpo corruttibile che si riveste di incorruttibilità nel momento stesso in cui crediamo, in cui ci consegnamo corpo , anima , spirito e divinità nelle mani di Dio . Consegnamo tutta la nostra persona , il nostro essere , tutta la nostra essenza ed esistenza . Dobbiamo divenire polvere, terra ed in essa e con essa confonderci , fonderci attraverso un gesto di umiltà che è appunto allontanare da noi il nostro vissuto che è il nostro modo di apparire , per essere invece ciò che siamo realmente , polvere , terra , sostanza feconda , concime : “ ... polvere tu sei e in polvere tornerai ...” si legge nel libro della Genesi ( 3,19 ) perché l’umiltà è una dimora , una condizione, si legge infatti nel libro del Qoelet : “ ... tutto è venuto dalla polvere e tutto ritorna nella polvere ... “ . Tutto ha avuto origine , ha avuto inizio dall’umiltà perché Dio è umile , semplice , lineare . Fabrizio De Andrè compose , nel secolo scorso , una canzone di cui vi ricordo una strofa : “ ... dai diamanti non nasce niente , dal letame nascono i fior ... “ ; l’apparenza ( i diamanti ) è sterile ; la terra ( il letame ) l’humus ( binomio inscindibile con la parola homo cioè uomo e umiltà) è feconda . Riprendendo le parole dell’apostolo Paolo ,l’incorruttibilità la guadaniamo , la conquistiamo , ci è riconosciuta , accreditata attraverso il nostro consegnarsi all’Altro , all’umiltà : “ ... Getta sul Signore il tuo affanno ed egli ti darà sostegno,mai permetterà che il giusto vacilli ... “ si prega con il Salmo 54 . L’incorruttibilità , la vita eterna , la vita con e nel nostro corpo glorioso la otteniamo fidandosi , compiendo l’atto di fede , aderendo all’opera di Dio che è per bocca di Gesù credere in Lui mandato dal Padre ; dunque fidarsi , riporre fede , fiducia , sperare nell’Altro che non vedo è un gesto di umiltà , l’unico gesto che conta , che ha spessore . La fede in fondo insegna San Paolo è un atto concreto che si manifesta con il fidarsi e lo sperare cioè con ciò che non si vede perché ciò che non si vede è eterno . Essa , la fede , è prova e fondamento di ciò che invisibile , di ciò che non si vede dunque il nostro credo si fonda in ciò che Paolo scrive agli Ebrei ( 11,1 ): “ ... La fede è fondamento delle cose che si sperano e prova di quelle che non si vedono ... “ a differenza del cartesiano “ cogito ergo sum “. Credere , il credere è un unico atto , è un’unica opera , è la sola opera che fa di me , di noi fratelli , cristiani , discepoli , apostoli, lo afferma Gesù suggellando questa affermazione salendo volontariamente sulla croce , dando , donando la propria vita per rimanere fedele alla sua promessa . A tal proposito giungono a noi queste rassicuranti parole dal Vangelo di Giovanni ( 3,16 ) : “ ... Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna ... “. Adamo dunque è un vincolo ,è ciò che ci lega alla terra , che ci tiene inchiodati alla terra , al nostro limite , ai nostri limiti ; diversamente il Cristo , egli si lascia inchiodare sulla Croce, in alto , dove si posa lo sguardo dell’umanità , quella croce , quel segno , quel simbolo che oggi si vuole rimosso , lo si vuole portare in basso a livello di Adamo . La Croce, per la sua posizione geografica , è destinata ad essere sotto lo sguardo di chiunque e guardando l’appeso in lui si riconoscono le fattezze umane e quelle fattezze, quel corpo è stato creato eterno , perché viva passando attraverso la morte per vincerla . La Croce dunque è simbolo di vita, è segno di vita e di vita eterna e l’uomo in essa e per essa vive già dell’eternità se ad essa sale . Siamo, fratelli , uomini come Adamo e divini come il Cristo , perché figli dello stesso Padre ; la nostra natura umana perché così generati si arricchisce della divinità,e ciò per adozione come affermò Dio per mezzo dell’apostolo Paolo , figli , eredi dunque divini ,eterni ... ma quando smetteremo di pensare e di affermare che moriremo ? Come può l’eterntà , moririre ? Come può la vita morire ? No , fratelli cristiani si vive la morte , non la si subisce , questo è il nostro credo ed è giunta l’ora di credere : “ ... e non essere più incredulo ma credente! ... “ . ( Gv.20,27 )