VOI FARISEI DI OGGI SIETE L’ANTICREAZIONE!
Giovanni ci descrive Gesù intento ad insegnare , cioè a trasmettere sé stesso , perché sappiamo fratelli cristiani che la sua parola è l’atto di trasmettere se stesso , la rivelazione di sé all’universo perchè la parola è affidata al vento e il vento la diffonde ovunque infatti : “ il vento non si sa di dove viene ne dove va “ precisa la scrittura. Gesù dunque è posto di fronte a “ tutto quel popolo “ ci informa il cronista ….. infatti si insegna stando di fronte a chi è lì per ascoltare , guardando chi è lì convenuto e si ascolta stando di fronte a chi parla , proclama , insegna . E’ la nostra condizione fratelli cristiani , qui oggi convenuti , il Signore ha parlato attraverso la proclamazione della sua parola , lo abbiamo ascoltato ponendoci davanti a chi ha proclamato la sua parola prestando a Dio la sua voce , facendosi araldo della Parola . La situazione che Giovanni descrive è dunque quella stessa che noi ,qui , ora , poc’anzi , abbiamo vissuto , esperito . “ Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio , la posero in mezzo …..” Giovanni testimone del fatto , con quelle parole racconta ciò che ha vissuto , il suo vissuto e cioè che gli scribi e i farisei si pongono davanti al popolo lì convenuto per apprendere , per comprendere la Parola …. Gesù stesso …. e avendo Gesù di fronte pongono tra loro e Gesù una donna . I farisei e gli scribi dunque prendono il posto del popolo,lo escludono , sono loro ,ora, di fronte a Gesù . I farisei e gli scribi non hanno rispetto né per Gesù che viene interrotto nel suo atto di insegnare , né per il popolo che viene escluso dall’ascolto , viene tolto ad esso il Signore . Ora il dialogo tra Gesù e gli scribi e i farisei è a tutti noto , tanto da divenire un modo di dire ….. io vi leggo ( trascrivo ) la vecchia traduzione che non è poi dissimile dalla nuova : “ Chi di voi è senza peccato scagli la prima pietra “ moralmente pregnante . Ma andiamo con ordine . Gli scribi e farisei ,esperti della legge e della religione indicando in Gesù un Maestro , così lo chiamano … cioè colui che della legge è a conoscenza tanto da poterla insegnare e gli ricordano che secondo la legge di Mosè una donna colta in adulterio deve essere lapidata . “ Ora Mosè nella legge ci ha comandato ….” queste sono le parole trascritte per noi da Giovanni , riportando le dichiarazioni degli scribi e dei farisei . Ma la legge di Mosè non è il decalogo perché nel decalogo noi leggiamo …. “ non uccidere o non ucciderai “ e noi sappiamo che Gesù , venuto a dare compimento alla legge ed ai profeti , riduce di fatto il decalogo nel solo comandamento dell’amore …. l’amore per Dio, riconoscendolo creatore , l’amore per se stessi , riconoscendosi creature cioè non Dio , quindi l’amore per l’altro perché come me , come noi , creatura . Cioè che ha comandato Mosè non è dunque la legge di Dio , ma la legge di Mosè , la legge dell’uomo e ciò che viene dall’uomo è fallibile , cioè finito , non infallibile nè tanto meno infinito come ciò che proviene da Dio . L’uomo , gli scribi e i farisei attraverso le loro leggi si fanno dio , si pongono come si sono posti davanti al popolo , si pongono davanti a Dio , ne voglio assumere il posto ed il ruolo , ma nel modo più negativo , subdolo , nel modo contrario , se Dio dà la vita , loro , le loro leggi, la vita la vogliono togliere , perché l’uomo non può creare … ma distruggere sì , può essere , e spesso lo è …. anticreazione . “Io sono colui che sono “ è il nome di Dio , è ciò che Dio dice di sé a Mosè , con quelle parole manifesta , comunica la sua pienezza se stesso , la sua identità piena . L’uomo di sé non lo può dire , perché l’uomo è sempre in divenire , è sempre in crescita , in progressione , o al contrario …. che pure comunque è divenire ….. dunque non può essere Dio pienezza , l’uomo deve cambiare continuamente , l’età , le stagioni dell’uomo nella sua vita sono lì a dimostrarlo a testimoniare il cambiamento . Gesù alza il livello della conversazione , perché il piano di Gesù è alto e vuole portare in alto quello scambio di vedute con gli scribi ed i farisei , li vuole portare … su ali d’aquila …. si legge nella scrittura . Gesù , scrivendo nella polvere , assume un atteggiamento non distaccato , ma comunica a coloro che si credono i depositari della legge che Dio ha scritto sulla pietra la sua legge …. mentre l’uomo le sue leggi le scrive nella polvere ….. nella pietra rimane scolpita la Parola , dalla polvere , nella polvere non rimane nulla , neppure l’uomo che fatto di polvere , ritorna polvere , “ Tu sei polvere ed in polvere ritornerai “ siamo stati ammoniti nel mercoledì delle Ceneri …. ma la Parola scolpita, resta perché scritta su pietra e sulla pietra si può fondare , non sulla polvere . Quindi rivolge a loro la celebre frase : “ Chi di voi è senza peccato scagli la prima pietra “ per poi continuare a scrivere per terra nella polvere , un atto che invita ad una riflessione profonda , ad alzare il basso livello di intenzioni e linguaggio che gli scribi ed i farisei lì convenuti sino ad allora avevano tenuto . Non faranno il passo , gli scribi ed i farisei , non si innalzeranno al livello di Gesù preferendo abbandonare il campo , dai più anziani , da coloro che avevano più senno , sino ai più focosi giovani , a dire che quelle classi , quel modo di ragionare non ha futuro ,perché era ed è tutt’oggi talmente radicata la loro arroganza da non permettere di restare , di aderire , di convertire il loro pensiero , il loro cuore , mischiandosi e confondendosi con il popolo … i discepoli …. che gli è alle spalle . Quel girare i tacchi e andarsene è la loro pubblica e libera scelta , quel costruire sulla sabbia , quell’ essere polvere e non pietra su cui fondare . La donna peccatrice , adultera specifica Giovanni , interrogata da Gesù a lui si rivolge chiamandolo non Maestro , ma Signore , cioè Dio mio , come Tommaso quando incontrerà ,stupito , a tu per tu il Signore : “ Signore mio , Dio mio “ . Se gli scribi e i farisei non vogliono riconoscere Gesù Dio solo per tradizione , la donna lo riconosce Signore e lo riconosce pubblicamente davanti a chi è rimasto , davanti al popolo , cioè lo manifesta e, a manifestarlo è una peccatrice inserita in quella classe ….. pubblicani e peccatori che conoscendo la loro condizione , conoscendo se stessi sanno ascoltare cioè sono disponibili alla conoscenza dell’altro . Si è ricostituito l’iniziale stato , l’Eden , Gesù è di fronte al suo popolo ai suoi discepoli , si è di nuovo nel giardino, infatti quella donna è nuova creatura è nuova vita , restituita alla vita , ricreata , inoltre è ricreata l’unità tra Dio ed il suo popolo , siamo in un contesto di ricreazione , Gesù infatti parla ad unica voce , parla anche per il popolo in sua vece … i discepoli … lì convenuti , se non condanna il Signore dunque non condanna il suo popolo e quel silenzio dice la totale adesione del popolo di Dio al suo progetto : libertà , verità , misericordia e perdono .