ZITELLE DALLE GAMBE PELOSE

17.09.2015 09:14

 

“ Il colore di Adriano ci dà speranza . Quella speranza che Biella e il Biellese sembrano avere perso lasciando spazio a una mediocrità che avanza . Invece dobbiamo prendere coscienza delle bellezze che abbiamo : come la Passione di Sordevolo , vista da moltissime persone provenienti da fuori provincia ma non dai biellesi . E la città di Biella sempre così spenta , deserta : non facciamoci abbattere dalla mediocrità . E non nascondiamoci dietro la crisi economica . Questo processo non è solo frutto della crisi , che pure si fa sentire . Cambiamo invece la testa ed il cuore “ .  Questo , per il giornale diocesano sarebbe l’intenso e appassionato intervento del moralista della diocesi , a cui si deve dare risposto al più presta e darla da biellese per i biellesi .

Chi ricorda a noi biellesi che siamo spenti e mediocri è quello che dopo sei anni di studio non ha ancora concluso il corso la cui durata era di due . Possiamo dire la mediocrità in persona , l’immoralità , la amoralità l’etica spenta di uno che si fa mantenere non dal vescovo , perché i soldi , con cui viene mantenuto da anni in facoltà , sono dell’Associazione don Ferraris , soldi raccolti per la formazione dei preti non per gli studenti fuori corso da almeno tre se non quattro anni , soldi usati per ogni tipo di orgia perché chi fa incetta , non importa se di cibo , di denaro , di potere , di sesso pratica l’orgia , ciò che è smodato , che non ha modo , che non ha ordine , che non si controlla, che non è serio , che non ha fine né un fine  . Certo che per lui la crisi economica non esiste essendoci paparino ,che invece di richiamarlo all’ordine come farebbe ogni buon padre , gli permette di fare il figlio di papà nella metropoli lombarda tra trattorie e chissà cos’altro . Non è Biella spenta e deserta , è il comportamento di questo prete e di quelli come lui , spento e deserto come quello di chi lo mantiene e pensare che hanno tolto lo stipendio ad un prete che in meno di due anni ha concluso il suo corso e prima del moralista ne conseguirà la licenza e che ha viaggiato in treno e studiato in  treno , mangiando in treno , facendosi rimborsare solamente dalla Associazione don Ferraris iscrizione alla facoltà e viaggio , non il pranzo ( un panino ) né il libri  , eppure la malelingue , i pettegoli di piazza del faraone e di fuori piazza , le zitelle che sono nel clero e fuori dal clero spargono veleno diffondendo che questo prete si è fatto mantenere dal vescovo e poi ha lasciato la diocesi . Ha lasciato solo un ambiente mediocre , spento che è formato da una  classe dirigente incapace al governo , che si attornia di carrieristi  , tra cui il moralista, di pensionati avidi e di preti raccomandati che sottraggono i contributi a chi ne dovrebbe avere diritto  . Lui non sente crisi , batte cassa a paparino , che si bea di avere un figlio così intelligente ( monsignore ( paparino ) vede non ciò che deve vedere , me ciò che vorrebbe vedere … è psicosi   ) che ha mandato a studiare sulle spalle del santo popolo di Dio e non sulle sue e ancora una volta , come nelle tante ordinazioni mal riuscite, ha dimostrato incapacità di discernimento, ha sbagliato persone e non le sa gestire , ed è un dramma , un pastore che porta le sue pecore in “ terra deserta , arida senz’acqua “ annota il Salmo ,in un sentiero che finisce nel baratro ….. si legga questo principe decaduto il Discorso sui pastori de suo confratello  S.Agostino e si vergogni di avere accettato di guidare in questo modo , il santo popolo di Dio , il gregge a lui affidato . Per il moralista , cari biellesi , non c’è crisi , d’altra parte lui è abituato a viaggiare non pagando di tasca sua , ma facendosi regalare viaggi , la crisi la soffrano pure gli altri e sale in cattedra , quella che sogna , per bacchettare la popolazione di Netro , per i migranti , e siamo tutti in fervida attesa che divida la sua jacuzzi con un migrante .  E’ stato nominato rappresentante del vescovo alla Passione di Sordevolo , ed ha inviato una lettera ai parroci redarguendoli che non hanno organizzato nelle loro parrocchie viaggi alla rappresentazione della Passione , ma non si è accorto che chi tra i biellesi è andato a vedere la Passione lo ha fatto privatamente senza avere avuto bisogno dell’ autobus ….. a proposito mi chiedo se la parrocchia di Pollone ha organizzato il viaggio in autobus alla Passione , se l’ha fatto è assurdo , se non l’ha fatto allora  il parroco , che è poi il moralista non è coerente , ma a paparino piace che qualcuno dei suoi riprenda il clero , quel presbiterio che lui ha spaccato , diviso , infatti ha permesso lui, quella lettera che se trovo pubblicherò , ma può sempre pubblicarla chi l’ha vergata, a mezzo del giornale diocesano ,il giornale di paparino ,  se non ha la coda di paglia . Lo abbiamo visto su facebook con il cocktail in mano durante il pellegrinaggio del clero , presente monsignore ,a Fatima …. ma a brindare nella Lisbona by night …. alla faccia di chi contribuisce economicamente  all’associazione don Ferraris …..mediocrità …   tanta tristezza ….. e tanta ingiustizia .

Nel giornale diocesano qualche tempo fa sempre a proposito della Passione una fotografia ritraeva il moralista in compagnia del Vicario generale di Milano , il nostro,  ha rappresentato monsignore alla Passione , ebbene meglio sarebbe stato delegare come rappresentante per incontrare il vicario della chiesa ambrosiana un prete biellese , stimato e molto apprezzato presso la  facoltà teologica milanese  : don Davide quel sacerdote , già stimato insegnante di religione presso le scuole medie superiori cittadine ( non come quelli che hanno introdotto la pastorale delle discoteche o quelli che hanno fatto dell’insegnamento della religione non una missione ma un lavoro perché raccomandati da monsignore ), al quale  monsignore ha sospeso ingiustamente e arbitrariamente il contributo dell’Istituto Diocesano perché reo di aver chiesto di passare un periodo di discernimento presso un ordine mendicante . Questo prete ha avuto un unico difetto essere più intelligente di tutti i pupi che monsignore ( il puparo ) muove ,( l’invidia è una brutta bestia di fatto è diabolica ) . E’ monsignore in diocesi che , anziché discernere , estrae  dalla sfera di cristallo o dal cilindro le sorprese e tali devono essere , ma l’incapacità di discernimento da anni,  lo condanna a fare continue brutte figure che spesso lo hanno reso anche ridicolo .

 Mediocrità ? …..tanta , è meglio che il moralista quella mediocrità di cui parla la cerchi , la legga in casa sua , nel suo ambiente clericale che è  ristretto , chiuso , borghese , mediocre , spento , apatico , amorfo , inconcludente , fallito , asfittico , ignorante , incapace . La speranza , è vero ,  sta ……“ nei colori di Adriano” ed è  sperabile che gente come questa se ne vada al più presto , monsignore in testa seguito a ruota  dalla sua classe dirigente, le loro preghiere e speranze  di carriera vengano al più presto esaudite ….. via da questa terra che di mediocre ha solo …… la loro presenza .